lunedì 22 aprile 2013







HIC SUNT DISNEY  :   80 Anni di Topolino & Co in Italia

Il 30 Marzo del 1930 (30.03.30) la rivista L'ILLUSTRAZIONE DEL POPOLO ospita per la prima volta in Italia le strisce a fumetti di un nuovo personaggio americano, firmato da un giovane regista di animazione di nome Walter Disney, detto Walt. Il titolo della strip è "Le Avventure di Topolino nella Giungla".
Mickey Mouse, questo il suo nome originale, è nato nel marzo-aprile del 1928 dall'incontro di ingegni tra
Disney - che aveva appena perso i diritti sul suo Oswald il Coniglio Fortunato, e cercava qualcosa di nuovo da lanciare - e il disegnatore e suo amico Ub Iwerks. Su consiglio della moglie di Walt, Lilian, il primo infelice nome Mortimer era stato cambiato nel vezzeggiativo del più familiare Michael: e un cortometraggio
creato in poco tempo dal titolo "Plane Crazy" viene presentato il 15 Maggio in una proiezione privata. Comprimario è un topo femmina pressochè identico al protagonista, di nome Minnie, oggetto di insistenti attenzioni e profferte amorose durante un volo amatoriale, al punto da dover sfuggire paracadutandosi su un campo, dove vediamo un terzo personaggio molto simile alla futura mucca Clarabella.
Non è però "Plane Crazy" a entrare nella storia mondiale, bensì un altro corto muto e in bianco nero che debutterà, per mancanza di altre offerte, in apertura a uno dei nuovi film sonori che sbancavano in quel periodo nei teatri di Broadway, dal titolo "Gang War". Il cartoon si intitola "Steamboat Willie", e stavolta ha luogo su un battello fluviale a vapore, e vede il futuro Topo più Famoso del Mondo in lotta con un enorme gatto dall'aria truce di nome Tom Terribile (creato già nel 1925 e comparso in varie storie,quindi antecedente la nuova Era Disney), presto ribattezzato Pietro Gambadilegno.
Questa volta, il pubblico è entusiasta di questo spavaldo e incontenibile topo dall'aspetto che richiama chiaramente per colore e taglia il già celebre Gatto Felix, stella dei comics americani degli Anni '20.
L'Italia lo saluta  quindi due anni dopo, con ottimo riscontro da parte dei lettori. Nel corso del 1932, curiosamente, il Topo compare in forma anonima alla fine dei vari capitoli di un libro di fiabe dell'Editore Cappelli dal titolo "Sua Altezza il Principe Codarello"; si tratta della primissima apparizione - seppure di puro ornamento - nel formato libro, e quindi oggi ricercatissima.
Alla fine di Dicembre dello stesso anno, invece, la Nerbini che ha appena rilevato da Disney i diritti di pubblicazione esce il giorno di San Silvestro col numero 1 dello storico TOPOLINO GIORNALE.
Il formato e l'impianto della testata sono gli stessi del leggendario CORRIERE DEI PICCOLI, con storie provviste di didascalie in rima, prima di Giove Toppi e poi  dal nipote di Collodi, Paolo Lorenzini. Il materiale Disney viene mescolato a storie e soprattutto adattamenti letterari di firma italiana, solo in parte a fumetti.
La pubblicazione proseguirà ininterrottamente - con il passaggio dei diritti da Nerbini a Mondadori con il numero 137 del 1935 - fino allo stop imposto dal regime fascista a tutti i personaggi di provenienza anglosassone, nel 1942. Quasi da subito a T. verrà affiancata una storica spalla, che avrà rapidamente soppiantato l'insipido cavallo Orazio, e il cui nome verrà nel '35 cambiato dal ridicolo Medoro alla versione definitiva: Pippo (Goofy, alla lettera Imbranato).
Il primo libro siglato Topolino, invece,  esce a Torino nel 1933 con la casa Frassinelli: vengono editati due libretti, uno dalla copertina gialla (nella foto di testa, la mia copia personale) e un secondo dalla copertina verde: entrambi rarissimi, soprattutto il secondo, a causa della perdita di molte delle copie nell'incendio di un magazzino. Si tratta di storie create inframmezzando scene di cartoon americani con testi rimati tradotti - dice la leggenda - da un Cesare Pavese in cerca di lavori aggiuntivi.
In quel di Firenze, invece, le edizioni Salani traducono nella serie dei Grandi Piccoli Libri i BIG LITTLE BOOKS americani - 11 libretti, i primi 8 dedicati a Topolino: il primo, intitolato semplicemente "Topolino",
esce nel 1935. Nello stesso anno, Nerbini inaugura la storica serie "Nel Regno di Topolino" : 95 albi in cui verranno presentati molti dei classici del grande Floyd Gottfredson, seguiti dai 41 della prima serie degli ALBI D'ORO.
Tutte queste pubblicazioni consacrano T. come il massimo successo popolare del mondo del fumetto, e ne vedono la progressiva trasformazione da spigliato e irresponsabile scavezzacollo nell'eroe americano dotato di acuta coscienza morale e spiccata intelligenza, il cui gusto dell'avventura porta regolarmente all'impegno nel risolvere enigmi e misteri legati allo spionaggio e al crimine: "La Banda dei Piombatori","Il Mistero di Macchia Nera","L'Uomo Nuvola" e tante altre ampliano e definiscono l'universo nel quale il Nostro agisce,dotandolo di comprimari e antagonisti memorabili: Macchia Nera e il Bandito Pipistrello, Giuseppe Tubi e il Pirata Orango tra i malvagi, la buffa coppia di poliziotti Basettoni/Manetta, il gorilla Spettro e soprattutto l'ineffabile Eta Beta, l'uomo del futuro, dall'altra.

1 - Continua 








martedì 9 aprile 2013







F  L  A  S  H  F  A  C  T
Cose che Vi Stupiranno del Fumetto 

1. YELLOW KID di Richard Outcault non è affatto il primo fumetto dell'era moderna. Questo primato va allo svizzero HISTOIRE DE M.VIEUX BOIS di Rodolphe Toppfer, edito nel 1837
e pubblicato negli USA col titolo THE ADVENTURES OF OBADIAH OLDBUCK 5 anni dopo.
Lo stesso Y.K. non è neppure il titolo, ma solo il personaggio principale della strip a sfondo sociale HOGAN'S ALLEY , comparsa tra il 1894 e il 1898 sul quotidiano NEW YORK'S WORLD e ambientata tra gli abitanti dei vicoli della metropoli.
I dialoghi del piccolo homeless calvo e scalzo comparivano sul suo abito-tonaca giallo, e il tono ingenuo e positivo del personaggio precorreva le atmosfere di virtù pauperista del cinema di Frank Capra, che echeggiano nel Totò il Buono di "Miracolo a Milano" di De Sica.

2. TOPOLINO non compare per la prima volta, come tutti sempre celebrano, nel cartoon "STEAMBOAT WILLIE" che il 18 novembre 1928 fu proiettato in sonoro al cinema prima del film muto "Gang War". Il personaggio esordisce cinque mesi prima nel cartoon muto "PLANE CRAZY", in cui per imitare l'aviatore solitario Charles Lindberg costruisce un aeroplano su cui invita MINNIE per poi molestarla, al punto che la sventurata si paracaduta fuori bordo per sfuggirgli (nella scena dell'atterraggio in un  campo si vede un personaggio del tutto simile alla futura CLARABELLA, che è quindi il 3° DISNEY ufficialmente venuto al mondo). 
Il nome MICKEY MOUSE viene da Lilian Disney, che sconsigliò al marito il MORTIMER che il marito Walt aveva deciso per la nuova creazione, sua e dell'amico e collaboratore Ub Iwerks.La leggenda , riferita dallo stesso Disney, vuole che il visual del personaggio nasca dalla giustapposizione di quattro cerchi, due per le orecchie, uno per il volto e uno per il corpo. La sua nascita avviene come ripiego dopo la perdita dei diritti di pubblicazione di OSWALD IL CONIGLIO FORTUNATO, ed è quindi estemporanea e quasi casuale. Il nome Mortimer deve comunque piacere al suo autore, che lo adopererà per ben 3 altri topi a venire , due parenti di Minnie e un suo detestabile corteggiatore.

3. Il primo nome di SNOOPY doveva essere Sniffy, ma Schultz lo cambio dopo aver scoperto che era già in uso in un'altra strip. Il visual del cane a fumetti più amato di sempre deriva dall'aspetto di Spike, un beagle che l'autore aveva avuto da bambino, e il cui nome passerà poi al fratello maggiore di Snoopy, il celebre e smilzo cane del deserto californiano. S. compare già al terzo episodio di PEANUTS, il 4 Ottobre 1950: ma in origine è un cane di quartiere, sostanzialmente un randagio.  Inoltre, resterà un personaggio muto per quasi tutti i primi due anni di pubblicazione, fino a che il 27 Maggio 1952 dopo un affettuoso scherzo di CHARLIE BROWN sul pelo delle sue orecchie, penserà le sue prime parole in una pipa: "Perchè devo patire indegnità simili?" Curiosamente, il suo secondo pensiero alla strip successiva sarà: "Buon vecchio Charlie Brown",
mostrando di conoscere il nome del suo teorico padrone, che in seguito dimenticherà per riferirsi a lui sempre come a "quel bambino con la testa rotonda".

4.SUPERMAN , come quasi tutti sanno, esordisce nel 1938 con ACTION COMICS n.1, uno degli albi più ricercati e costosi del mondo (aggiudicato in asta a 250.000 dollari qualche anno fa).Ma il personaggio esisteva già da sei anni, essendo nato nel '32 dalla fantasia di due studenti di origine ebraica, l'americano Jerome Siegel e il canadese Simon Shuster.  L'idea  però non aveva convinto nessun editore dell'epoca, perchè la commistione tra due generi di successo e ben distinti come la fantascienza (simboleggiata dal FLASH GORDON di Raymond) e il noir alla DICK TRACY (per tutto il primo periodo S.combatterà contro crimininali comuni) appariva forzata e senza prospettive
Pur essendo la sua origine aliena fissata dall'inizio, a lungo il Nostro sarà privo del suo potere poi
più caratteristico, il volo: si limiterà infatti a compiere salti incredibili, tratto che sarà poi ripreso
e fatto proprio 25 anni dopo dall'HULK di Lee & Kirby.
E' noto che Mondadori all'atto di pubblicarlo nel 1954 adottò il goffo nome NEMBO KID per rescindere ogni associazione col "superuomo" di memoria nazi-fascista: ma pochi sanno che il
personaggio era in realtà già apparso in Italia addirittura nel 1939 come CICLONE, L'UOMO D'ACCIAIO negli Albi dell'Audace (il suo aspetto ricordava quello dell'eroe nazionale Primo Carnera, e risultava perciò gradito alle commissioni di censura del Regime). Nel dopoguerra l'Editrice Milano aveva già dedicato 27 puntate di una sua collana all'UOMO D'ACCIAIO, tra 1946 e 1948.
La scelta del nome costrinse la redazione italiana a intervenire su ogni singola tavola delle storie
per eliminare la S dallo scudo sul costume: il nome SUPERMAN comparirà per la prima volta solo sul n.529 di fine Maggio 1966. 

1 - continua

RICHIEDETE ANEDDOTI E CURIOSITA' SUL VOSTRO PERSONAGGIO PREFERITO SCRIVENDO a dariojanisch8@gmail.com
OGNI COMMENTO SARA' COME SEMPRE GRADITO E DARA' TITOLO A SCONTI E OMAGGI SULLA MIA LISTA EBAY.

 











giovedì 4 aprile 2013






E' UNA SPECIE DI MAGIA....
L'America alle Porte del Mistero, parte terza - fine

Quando nel 1969 Steve Ditko lascia improvvisamente la Marvel Comics , e di conseguenza tutti i personaggi da lui disegnati all'epoca, STRANGE TALES è in procinto di diventare una serie individuale dedicata al
Signore delle Arti Mistiche: il coinquilino abituale NICK FURY trasloca su una sua collana specifica, mentre
il buon dottore eredita la la numerazione della serie precedente. DOCTOR STRANGE 169 esce nel Giugno
1968, in pieno fermento socio-celturale, gestita per soli tre mesi dal valido Dan Adkins e poi consegnata a
chi ne farà un autentico oggetto di culto per le generazioni future: Gene Colan.
Bambino-prodigio del Bronx, Eugene J.Colan affronta il compito con trasporto a 360 gradi: si immerse nella realtà del Greenwich Village, il quartiere degli artisti di New York dove Strange risiede in Bleecker Street (in una mansion vittoriana di chiaro richiamo a Sherlock Holmes), scatta fotografie nel dettaglio, e arriva ad assumere anfetamine per entrare nel "mood" adatto per riprodurre le scenografie lisergiche ideate da Ditko per le ambientazioni delle storie. Il risultato è strepitoso. Il suo tratto, molto più marcato e pittorico, con chine che riempiono la pagina di ombre e chiaroscuro, offre anatomie realistiche e forte dinamismo contro sfondi deliranti, ipercromatici e indefiniti: Colan rivisita i luoghi ditkiani con precisi riferimenti artistici, che cita per nome in una famosa tavola a tutta pagina ("splash page") che immette il lettore alla sua visione della Dimensione del Sogno.

Nelle sue mani Stephen Strange diviene un uomo reale, insieme tormentato e gravato dal peso del suo compito e dalla solitudine che esso gli impone, e più corporeo e mondano di quanto nessun personaggio Marvel sia mai stato. Clea, principessa esiliata della Dimensione Oscura, assume il ruolo di assistente e di sua amante: il disegno esalta la sua sensuale bellezza di tipo slavo e modella le forme di entrambi, inaugurando il paradosso di un mago che oscilla tra lotte su piani astratti e astrali ed un uomo notevolmente incline all'alcova, in continuità con la sua precedente esistenza di medico di fama con il gusto delle donne,delle auto e della bella vita. Nel suo personale, Stephen tende ad essere comunque compreso in se stesso e un pò arrogante- al punto da dover spesso scusare la sua supponenza con il fedele domestico Wong -e non di rado tendente a un'introversione malinconica. Tutto questo lo rende autenticamente umano, ma non sembra avvicinare il grande pubblico, che nel pieno dell'Anno di Grazia 1969 mostra una netta preferenza per temi di immediata e concreta rilevanza sociale: la contestazione studentesca che esplode nelle università, i diritti civili
dei neri e le tensioni inter-etniche, la piaga della droga, la criminalità metropolitana. tutto ciò è prerogativa delle serie sugli eroi urbani come SPIDERMAN , ma anche come DAREDEVIL e CAPTAIN AMERICA, disegnati dallo stesso Colan. Le trame di DS, per quanti avvincenti e fascinose, appaiono lontane da una realtà quotidiana che non è mai apparsa così pervasiva: Stan Lee tenta una revisione del visuale del protagonista, trasformando il suo aspetto in fattezze aliene che ricordano quelle del Silver Sufrer di Kirby, e inserendo nelle storie ospiti in voga come il Cavaliere Nero, gli stessi Vendicatori al completo e il possente villain di X-MEN, il Fenomeno: ma nessun escamotage produce un vero effetto sulle vendite. Per questa ragione, la serie viene cancellata in Novembre a metà di un ciclo di storie che verrà proseguito in modo spezzato sulle serie SUB-MARINER e HULK, e culminerà con un affrettato e inverosimile abbandono delle arti occulte da parte di Strange nell'Aprile 1970.
La parentesi durerà per un anno e mezzo, sino a che il volgere del nuovo decennio , sembrando portare un mutamento di temperie culturale e una rinnovata disponibilità all'evasione pura, deciderà Lee ad avviare quello che era stato un progetto embrionale e a riportare il dottore sulla scena riunendolo con i due protagonisti delle serie con cui aveva concluso la precedente esperienza. Nel Novembre 1971  il primo numero della nuova testata MARVEL FEATURE vede nascere il gruppo dei DIFENSORI: Dr.Strange,Hulk
e Sub-Mariner, cui si aggiungerà subito Silver Surfer, anche lui orfano della sua serie personale.

Questa volta i dati di vendita saranno abbastanza confortanti, e nel giro di pochi mesi (Luglio 1972) Strange - secondo una prassi Marvel consolidata - verrà dapprima ospitato su una collana-contenitore come MARVEL PREMIERE dal 3 al 14, con una lunga e appassionante saga ispirata alle storie del terrore cosmico di H.P.Lovecraft ( un sotterfugio editoriale per evitare il pagamento dei diritti d'autore attribuirà invece l'omaggio all'opera di Robert E.Howard, lo sfruttamento fumettistico del cui CONAN era prerogativa Marvel, ma che non c'entra assolutamente nulla coi temi e le atmosfere della trama ). Infine, il Signore delle Arti Mistiche riavrà una sua serie nel 1974 , prosieguo ideale del periodo Colan grazie al degnissimo epigono Frank Brunner. E da allora, come la letteratura fantasy , la cultura psichedelica e la musica progressive che da sempre gli fanno da sfondo e da riferimenti esterni, DOCTOR STRANGE si è consolidato come una delle icone e architravi della pop culture nel fumetto americano - pur se con il sottile disagio e il senso di estraneità che il pragmatismo americano sempre manifesterà nei confronti dell'Occulto.

3 - fine