venerdì 28 dicembre 2012






IL DIARIO DI GUERRA DELLA NUOVA AMERICA Parte 2.

L'esistenza di Frank Castle è incompatibile con ogni forma di politica correttezza: in quasi 40 anni di attività ha rotto pressochè tutti gli standard di violenza: nell'ultima pagina di MARVEL PREVIEW 2 (la sua terza apparizione pubblica)piazza una fucilata al ventre di una donna - per autodifesa (si trattava di una killer e stava per pugnalarlo), ma fino ad allora MAI si era vista una cosa del genere. Il repertorio si precisò ulteriormente in SPIDERMAN GIANT SIZE 4 del 1975 e in  MARVEL SUPER ACTION 1 di inizio 1976, ma l'Editore continuò a preferire limitare le apparizioni del personaggi a costosi speciali per il pubblico adulto, anzichè rischiare una serie che avrebbe di sicuro attirato attenzione e creato polemiche indesiderate per una Casa che destinava comunque gran parte delle sue testate alla lettura di adolescenti.
La situazione cambiò soltanto negli Anni Ottanta, quando la moda dei giustizieri alla Rambo suggerì alla redazione un tentativo di cavalcare l'onda del reaganismo imperante e provare una miniserie pilota, che nel 1986 venne affidata all'esperto scrittore di BATMAN Steven Grant e disegnata da Mike Zeck.
CIRCLE OF BLOOD toccava temi delicati come la situazione carceraria e la possibilità di una lobby in grado di finanziare un suo sistema di giustizia privata: mostrava situazioni scabrose e dipingeva figure di una zona grigia tra bene e male, dove il tema eroico scompariva per lasciare il posto alla lotta per la sopravvivenza,all'inganno e alla manipolazione, al teatro della debolezza e della meschinità umana su cui il Punitore si staglia come una figura spietata ma dolente, quasi shakespeariana.
Superata la prova del grande pubblico, il semaforo si fa verde per la prima serie ufficiale dedicata a Frank
Castle. L'anno seguente debutta THE PUNISHER, e il suo successo immediato porterà addirittura a una
seconda testata di nome PUNISHER WAR JOURNAL (dall'abitudine di Frank di registrare quotidianamente il suo diario di guerra) nel 1988.
Gli americani non sembrano avere mai abbastanza delle sanguinose gesta di Castle, che abbatte criminali  senza distinzioni di etnìa, colore e genere (anche se per una regola non scritta tende ad evitare le donne).
Il solo limite che il Nostro si pone è di  non colpire mai le forze dell'ordine che normalmente cercano di arrestarlo e/o gli sparano addosso , neppure se si tratta di poliziotti corrotti. Questo principio verrà meno solo nel 1993, quando al termine della lunga saga SUCIDE RUN Frank eliminerà lo psicopatico agente Blackwell,colpevole però di aver ucciso un suo stesso collega.
La richiesta popolare giungerà nel 1992 ad attribuirgli addirittura una terza serie, WAR ZONE, disegnata
dallo straordinario figlio d'arte John Romita jr., mentre le comparsate di Frank sulle altre testate, da SPIDERMAN a DAREDEVIL a GHOST RIDER, si moltiplicheranno sino all'inflazione.
Difficile dire se il declino successivo delle testate sia stato dovuto a saturazione del mercato o a un mutamento dei gusti del pubblico: ma sicuramente l'America di Clinton, più socialmente consapevole e scottata dalla Prima Guerra del Golfo, è molto più tiepida nei confronti del Punitore. Le sue serie si riducono
man mano ad una, sino a scomparire di nuovo con PUNISHER 104 del 1995. Il Giustiziere viene lasciato solo con la sua crociata , ormai percepita come il ripetersi monotono di un ciclo di violenza fine a se stesso.

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mercoledì 19 dicembre 2012







IL DIARIO DI GUERRA DELLA NUOVA AMERICA:
IL MONDO SECONDO IL PUNITORE

 Frank Castiglione nasce nel 1974.
Nel 1971 l'America delle strade delle grandi città aveva decretato il successo di "Dirty Harry" del regista Don Siegel, il film iniziale del celebre ciclo dell'ISPETTORE CALLAGHAN. Clint Eastwood, poliziotto
duro e impietoso, aveva dato voce al malcontento dei cittadini delle metropoli invase dalla violenza e dal
disagio sociale: sono gli anni in cui New York è considerata la città più pericolosa del mondo - e, inciden-
talmente, è anche quella che ospita la sede della Marvel Comics.
Lo sceneggiatore Gerry Conway è uno degli interpreti della ventata di rinnovamento che sta aggiornando e arricchendo l'organico Marvel con personaggi espressione delle nuove realtà e subculture: il detective ex-carcerato afroamericano LUKE CAGE (versione superumana dello SHAFT che sempre dal '71 spopo- lava nei cinema), i nuovi X-MEN intercontinentali e multietnici,il demoniaco biker vendicatore GHOST RIDER etc. Il mito del giustiziere è tradizionale nell'America erede dell'epopea western, fatta di Tom Mix, John Wayne, Gary Cooper e cavalieri delle valli solitarie: ma è rischioso se portato in un contesto metropoli- tano, dove le permissive leggi sul porto d'armi rendono potenzialmente esplosivo ogni invito alla giustizia privata - realtà che verrà di lì a poco documentata dal mitico "Taxi Driver" di Robert DeNiro.
 L'operazione PUNISHER viene quindi gestita con grande prudenza, introducendo dapprima il personaggio
come ospite in una puntata della serie più seguita del Paese, AMAZING SPIDERMAN 129, esaminando i risultati e ripetendo la cosa sei mesi dopo, nel 135. I responsi sono entusiasti, e lo staff Marvel decide di proseguire raccontando le origini di Frank in un numero di una serie "adulta", MARVEL PREVIEW 2 coi tempi e le atmosfere di un romanzo noir.
Il cognome di Frank verrà subito ri-anglizzato in CASTLE per timore delle reazioni presso la comunità italo-americana, già sufficientemente associata alla violenza criminale dal serial "Il Padrino" di Coppola , e solo negli anni 2000 verrà ribadito che il cognome italiano è l'originale, poi cambiato dallo stesso Frank per cancellare il ricordo del ghetto dove era cresciuto. Verrà confermato il suo dossier di militare decorato e di reduce dal Vietnam, e dettagliata la strage della sua famiglia dopo la casuale testimonianza ad un'esecuzione criminosa durante un picnic a Central Park. Incidentalmente, notiamo che anche la moglie di Harry Callaghan era stata uccisa da un rapinatore in fuga in automobile. La motivazione alla vendetta, frequente e iconica fin dai tempi di Batman, acquista però in Castle un'ampiezza e un estremismo mai visto prima: il simbolo stesso,il grande teschio che indossa sul petto,è un programma inequivocabile del fatto che il Punitore non fa domande e non prende prigionieri. La legge del taglione già gli suonerebbe come un compromesso: Frank conduce una guerra solitaria al crimine ed attua la sua personale legge marziale. Il sangue chiama altro sangue, in un ciclo di violenza senza fine.

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lunedì 10 dicembre 2012






LE MOLTE CENERI DEL SOGNO AMERICANO - Conclusione
G U E R R A   C I V I L E

L'America di Reagan, dei McDonalds e della Coca Cola Light non ebbe mai cittadinanza nelle serie Marvel,
nate nell'era del maccartismo e sempre profondamente diffidenti nei confronti del paternalismo conservatore
e della cultura della competizione che intanto invadeva gli altri media, soprattutto il cinema. La parabola del
secondo Capitan America - il sostituto prescelto dalla Commissione per le Attività Superumane al posto di Steve Rogers - è pienamente significativa. Militare di carriera dall'ironico nome di John Walker (sostanzialmente una marca di whisky), il nuovoCap si rivela rapidamente uno psicotico reazionario manipolato dal nazista Teschio Rosso, la vera forza nascosta dietro la Commissione. A un anno e mezzo  dalla sua uscita di scena, Rogers nel n.350 della serie tornerà trionfalmente al suo ruolo storico, per vedere in poco tempo il sogno reaganiano spiaggiato sulle sabbie del Golfo Persico.
La Prima Guerra del Golfo è un colpo pesante per l'America dei ceti medi, il cui sogno di consumatrice acritica di benessere si infrange sulla prima grande crisi economica che il conflitto si porta dietro. La risposta politica porterà alla filosofia dell'"I CARE" di Clinton, all'interventismo in campo sociale e alla riscoperta della solidarietà: ma i fumetti degli anni '90 porteranno a lungo i segni del trauma, riflettendo un incupirsi dei toni e un inasprirsi dei modi simboleggiati dall'epopea della Morte di Superman (1992): sono gli anni del sorgere della Casa Image, editrice fondata da disegnatore fuoriusciti dalla Marvel e autori di una generazione di eroi cinici e violenti in cui il lettore medio può trovare sfogo alle sue frustrazioni. Anche i nomi più classici risentono della tensione generale: Batman,ferito gravemente,lascia la scena a un giustiziere psicopatico di nome Azrael,Lanterna Verde impazzisce e diventa un assassino,e via dicendo.
In questo panorama la figura di Capitan America cessa di essere un riferimento, e si ritrae nelle retrovie a lungo. Emblematica sarà la storyline "Fighting Chance", in cui uno Steve Rogers progressivamente abbandonato dagli effetti del siero che lo ha reso Capitan America scivola alla fine in un coma quasi simbolico, dal quale riemergerà grazie a una scaltra operazione di rilancio quasi umoristicamente ri-nominata OPERAZIONE RINASCITA, condotta dal rampante scrittore Mark Waid, fautore della linea di ritorno agli elementi classici dell'universo eroico Marvel.
Da CA 445 del tardo 1995 Cap assumerà lo status di cardine morale dello scenario Marvel , sancendo lo standard morale dal quale altri personaggi misureranno la distanza (il Punitore,Wolverine,Ghost Ridet etc).
Questo ruolo acquisterà un rilievo assoluto e definitivo con la svolta psicologica epocale dell'America post-
Undici Settembre.
Il Capitan America del nuovo decennio riprenderà quelle caratteristiche di libertarismo ispirate allo spirito della Costituzione che già lo avevano portato in urto col Governo nei tardi '80: e di fronte alla realtà del neoconservatorismo espressa in leggi come il Patriot Act, di fronte all'imperialismo paranoico dei Bush e dei Cheney e alla sindrome da controllo giustificata dalla lotta al terrorismo (vedere il celebre documentario
e Oscar APOCALYPSE 9/11 di Michael Moore), era solo questione di tempo prima di arrivare allo scontro frontale chiamato Guerra Civile (CIVIL WAR).
Casus belli è una legge sulla registrazione obbligatoria degli individui dotati di capacità supernormali, in quanto potenzialmente pericolosi per la popolazione civile, e l'arruolamento obbligatorio degli eroi alle dipendenze del Governo. La legge spacca in due la comunità superumana, dividendone i fautori - capeggiati da un Tony Stark/IRON MAN profondamente diverso da quello estroso e anarcoide ritratto dal cinema - e gli oppositori, guidati da Cap stesso, la cui esperienza diffida profondamente della deriva autoritaria di ogni Stato che discrimini i cittadini e ne violi il diritto a privatezza e libera scelta.
L'esito del contrasto è uno scontro di immane violenza, per porre termine al quale Steve sceglie di costituirsi  per perorare la sua causa in sede giudiziaria anzichè su un campo di battaglia metropolitano. Ma all'ingresso del tribunale l'eroe viene apparentemente abbattuto da un cecchino di Teschio Rosso, il quale ha visto nel disordine e nella paura forze da fomentare per favorire il possibile instaurarsi di una dittatura.
L'ennesima dipartita di Cap, che avrà durata di circa un anno, servirà questa volta all' autore di punta Marvel
Brian Michael Bendis a precipitare l'America immaginaria in una sorta di stato di polizia sorvegliato da un'esercito superumano chiamato l'Iniziativa dei 50 Stati, poi a destabilizzarlo tramite la scoperta di un'infiltrazione aliena e a portarlo al parossismo con l'incarico di guida della difesa del Paese al folle Norman Osborn, l'omicida nemico dell'Uomo Ragno, il quale porterà rapidamente la situazione al disastro.
Dalle macerie di una inverosimile campagna contro Asgard (regno degli Dèi nordici temporaneamente installato nel bel mezzo della nazione) il redivivo Steve Rogers uscirà ancora una volta come l'Uomo al servizio dell'Idea, l'eroe che per quanto maltrattato ed emarginato dal suo Paese legale, in nome del Paese reale si ripresenta ad argine delle forze del caos e del totalitarismo. Capitan America appartiene al Sogno Americano di libertà e giustizia, che nulla ha a che fare col dominio delle corporations , delle operazioni di polizia internazionale e dell'irresponsabilità sociale delle lobbies finanziarie.
Per questo nel 2011 si vedrà assegnare la direzione di tutti i corpi di sicurezza governativi, diventando ad ogni effetto - e secondo le sue parole - il "top soldier" d'America, simbolo e garanzia di un' America ancora sana e ad ogni costo determinata a ritrovare se stessa, in quella che la Marvel brillantemente presenterà come la nuova HEROIC AGE: l'Età degli Eroi di cui Steve Rogers, figlio di poveri immigrati irlandesi della Lower East Side di Brooklyn, è stato il primo e il più grande, autentico protagonista.

Janisch




giovedì 6 dicembre 2012




LE MOLTE CENERI DEL SOGNO AMERICANO : PARTE SECONDA
"Sono Fedele Soltanto al Sogno"

Dopo la breve parentesi trascorsa nelle vesti di Nomad, riflettendo sul bisogno della nazione di un simbolo di ciò che ancora è integro nell'America di oggi,  Steve Rogers ritorna al suo ruolo storico. Il manto di Nomad passerà a Jack Monroe, un giovane che negli Anni '50 era stato scelto come equivalente di Bucky per affiancare un Capitan America governativo e anti-comunista (un modo per la Marvel dei '70 per distanziarsi dall'effimero e imbarazzante tentativo dei predecessori Atlas di schierare Cap nella Caccia alle Streghe della
Commissione McCarthy).
Sempre più spesso Cap verrà a confrontarsi con realtà scomode come la segregazione razziale, i rigurgiti di nazifascismo sintetizzati dal suo memico per eccellenza TESCHIO ROSSO, la diseguaglianza sociale e l'omosessualità - nel 1982 accetterà serenamente la decennale convivenza del suo ex-compagno di scuola Arnie Roth ( ebreo e gay) con l'insegnante Michael, che verrà ucciso dal criminale nazista Zemo in una toccante e intensa storyline del franco-americano Jean-Marc DeMatteis, esperto in temi scabrosi e responsabile anche di una famosa Spider-storia in cui per la prima volta si parla di pedofilia ("Il Bambino Dentro").
La Storia, però, tra le sue scelte di marcia ha anche la retro: e l'America di Reagan, della prosperità, degli yuppies e del neo-conservatorismo era dietro l'angolo.
Nel 1985, al culmine della leggendaria saga BORN AGAIN, in cui il vigilante DAREDEVIL sta cercando di proteggere il suo quartiere di nascita (Hell's Kitchen, zona degradata della periferia newyorkese) da un folle commando di nome NUKE, Cap interviene e di fronte al questa psicotica macchina omicida è colto da un dubbio angosciante. La fisiologia  potenziata e inumana del marine  (si noti,un reduce del Vietnam paranoico che è a tutti gli effetti una polemica trasposizione del RAMBO di Stallone che spopolava all'epoca) è molto, troppo simile alla sua.
Nel confronto con un generale per scoprire se il Dipartimento della Difesa  abbia ripreso il Progetto Rinascita che aveva portato alla nascita di Capitan America creando una nuova generazione di super-soldati, Steve si sente ricordare il suo grado militare inferiore, e il dovere di fedeltà al suo Governo.
"Io non sono fedele a niente altro che al Sogno" risponde lui, accarezzando la bandiera nell'ufficio senza nemmeno guardarlo. E' un momento definitorio, che attraverso lo scrittore Frank Miller toglie Cap da ogni
schieramento politico collocandolo al di sopra delle parti, nello spazio dei principi fondanti della democrazia
e infinitamente distante da chi trasforma soldati in pazzi assassini noleggiati al migliore offerente a rischio della popolazione civile. Una prova di indipendenza che avrà delle conseguenze, generando un filone narrativo che chiarirà ulteriormente la distanza della linea editoriale Marvel dalla filosofia dell'era reaganiana.
Con il famigerato n.332 del 1987, infatti, Steve si troverà di fronte a una Commissione che gli ordinerà di assumere un ruolo ufficiale di rappresentanza e difesa del Governo degli Stati Uniti, oppure di abbandonare nome,divisa e scudo in quanto legale proprietà della Casa Bianca. Per tutta risposta i funzionari si vedranno consegnare maschera e costume appoggiati sullo scudo più famoso dedl mondo, mentre il Primo Vendicatore se ne andrà nella sera e in un futur incerto, senza dire una sola parola.

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giovedì 29 novembre 2012






LE MOLTE CENERI DEL SOGNO AMERICANO
La Morte Ciclica di Capitan America

Dal 1964 in avanti Steve Rogers, attraverso il suo alter ego in un costume che susciterebbe ampie risate se non ci fosse lui dentro , interpreterà il percorso politico e spirituale di un'America sempre più tormentata e
dubbiosa. Il segno caratteristico della storia del personaggio diventerann le crisi periodiche che sembreranno
determinarne la fine e poi l'inevitabile resurrezione.
Una prima volta nel 1969 il genio dei comics Jim Steranko simulò la scomparsa di Cap facendo ritrovare una maschera con le fattezze di Rogers (C.A.111),per convincere il mondo che si trattasse di un'identità fittizia dietro la quale si celava un mistero governativo. Questo per proiettare l'eroe nel mondo narrativo dello spionaggio internazionale che spopolava all'epoca attraverso il successo di James Bond, che aveva il suo equivalente Marvel nella figura di NICK FURY, capo dell'organizzazione SHIELD.
Gli interventi per aggiornare il personaggio e renderlo attuale sia per il pubblico più giovane che per quello
progressista, che tendeva a identificarlo con i valori conservatori dell'establishment, proseguì l'anno successivo con l'introduzione di FALCON (CA 117): primo eroe afro-americano Marvel ( il PANTERA NERA presentato in FANTASTIC FOUR 52 era interamente africano,e regnante dello stato di Wakanda) e di estrazione schiettamente popolare e metropolitana. I due presto comporranno una squadra operativa, fino ad associare per un pò il nome di Falcon al titolo stesso della testata.
La seconda "operazione rinascita" raggiungerà il culmine nel 1971, quando con il n.139 Steve Rogers prenderà la storica decisione di arruolarsi nel corpo di Polizia di New York per essere vicino ed imparare a
conoscere la gente comune che protegge, libero dall'ombra oppressiva della sua identità in costume.
In questo modo gli echi della rivoluzione culturale del '68 si esauriranno dopo aver fatto di Cap il prototipo
dell'eroe impegnato ma non ideologico, socialmente attivo ma non socialista, servitore pubblico ma critico di
un sistema politico che ha dimostrato grande difficoltà nel correggere se stesso. Famosa la frase pronunciata
da Falcon al proposito: "In questo Paese c'è qualcuno che lavora per rendere i ricchi più ricchi e i poveri più poveri, e questo a me non sta bene!"
Questo ci porta alla seconda grande crisi nella storia di Cap,nata come l'ennesima trama di lotta contro un
gruppo di potere criminale di nome IMPERO SEGRETO, ma che avrebbe acquisito in corsa uno sviluppo dirompente: perchè nello stesso periodo 1973-74 si disegnava alla cronache la fosca vicenda dello scandalo
Watergate,che avrebbe alla fine provocato le dimissioni dello stesso Presidente Richard Nixon.
Malgrado le successive smentite dello staff Marvel, l'autore di allora Steve Engleheart decise polemicamente
di mostrare la fuga del capo dell'Impero all'interno della Casa Bianca e il suo suicidio finale alla scrivania dell'Ufficio Ovale, la sala di lavoro del Presidente (CA 175). Il volto rimane nell'ombra e si dichira soltanto (in didascalia) che si tratta di "un alto funzionario del governo": ma lo shock della scoperta per Cap si giustifica solo alla luce dell'intendimento dello scrittore, ed è tale da causare in lui la decisione di rinunciare al ruolo di difensore pubblico di uno Stato che gli appare irrimediabilmente compromesso.
Con il n.176 Steve Rogers abbandonerà per la prima volta l'immagine di Capitan America, per assumere poco dopo l'identità alternativa di eroe popolare e senza bandiera, dal significativo nome di NOMAD.

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mercoledì 21 novembre 2012







LA SECONDA VITA DI CAPITAN AMERICA: UN UOMO FUORI DAL TEMPO

1964.
L'America di Kennedy si sveglia diversa da quella sorridente e repressa che l'isteria conservatrice della Caccia alle Streghe aveva cercato di congelare come un dipinto di Norman Rockwell.
L'America di Kennedy, prima di tutto, ammette i suoi problemi. Il disagio giovanile e l'ingiustizia sociale
portano la violenza nelle strade metropolitane. La popolazione nera sfila con Martin Luther King per reclamare i suoi diritti: I HAVE A DREAM, dice a Washington, il centro politico della nazione.
Poi, l'America di Kennedy perde Kennedy: ucciso da chi,poco importa. Il trauma è inimmaginabile per chi,
come gli europei,  guarda senza capire a un Paese così vicino e così lontano, che aveva sognato di essere perfetto e si scopre diviso, diseguale, tradito.
Stan Lee e Jack Kirby hanno tracorso dieci anni a creare storielle brevi su mostri,fantasmi e minacce aliene per riviste-contenitori dai titoli tipici - STRANGE TALES, JOURNEY INTO MYSTERY, TALES OF SUSPENSE e TALES TO ASTONISH. Il successo nel 1961 di FANTASTIC FOUR - una serie di gruppo su supereroi dall'aspetto inquietante e dalle dinamiche interne da famiglia litigiosa, con un mostro,un teenager e una donna guidati da uno scienziato nerd  che sembravano uno spaccato del Paese dell'epoca - aveva dato loro forza economica e commerciale. Il boato di SPIDERMAN nel '63 aveva messo in scena i
disagi della gioventù americana, dalle difficoltà economiche ai problemi d'integrazione e di lavoro. X-MEN aveva per la prima volta fissato col concetto di "mutante" il valore positivo della diversità in sè, dopo esser stata la realtà rimossa dell'intero decennio precedente.
I due autori decisero che era il momento per riproporre uno standard morale al di sopra delle parti, un simbolo di unità e di integrità che potesse superare i sospetti e le divisioni e dal medium popolare del fumetto lanciasse un appello di speranza all'America orfana della sua guida spirituale. E l'unico candidato possibile era Steve Rogers, il James Stewart dei comics, l'uomo perfetto nella sua onestà e modestia, limpido ed esemplare aldilà del genere,la razza,il credo e l'opinione politica.
L'unico problema era che Capitan America era svanito dalle cronache, era poco più che un ricordo.
L'operazione di recupero che Lee architettò per riportarlo nel presente fu scaltra al limite del geniale.

La testata anziana della neonata Marvel (che aveva rilevato le serie Atlas ex-Timely degli anni '50) era STRANGE TALES, che dal n.101 ospitava le storie della Torcia Umana, il popolarissimo eroe teenager dei Fantastici Quattro. Il fatto che il personaggio riprendesse di fatto la primissima creazione della Timely - la
prima Torcia datava Ottobre 1939, ed era comparso in MARVEL COMICS 1, in onore del quale era stata ri-nominata la nuova casa editrice - agli occhi di Stan Lee era una circostanza in più per il piazzamento dell'Operazione Rinascita.
Fu così che nel n.114 del Novembre '63 un abile impostore si presentò sotto le spoglie di Capitan America per coprire, in realtà, un progetto criminale poi sventato dalla Torcia: ma per la prima volta il Paese rivedeva il suo antico eroe, assistendo a una sorta di prova generale del suo ritorno; e alla fine della storia la redazione invitatava i lettori ad esprimersi sulla possibilità di un ritorno vero e proprio.
L'improvvisato referendum ebbe un esito incoraggiante, per cui Lee e Kirby si misero al lavoro: si decise di non rischiare un rilancio su una testata singola, ma di andare per gradi inserendo Cap in un contesto di gruppo. Fu scelta la serie AVENGERS, un contenitore che già riuniva eroi provenienti dai loro titoli indivi-
duali: THOR, HULK, IRON MAN e GIANT-MAN. Lo storico numero 4 del Marzo 1964, il cui prezzo si
aggira oggi sui 7000 dollari, vide questo eterogeneo team ritrovare nelle acque dell'Artico un blocco di ghiaccio contenente il nostro eroe, rimasto congelato in animazione sospesa fin dagli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale.
Una metafora ironica, cui fu data sostanza narrativa con un intervento di Ret-Con (retro-continuity, termine per designare la riscrittura di eventi passati in un continuum di narrazione) che vedeva Cap disperso nel '45 in un'azione bellica in territorio europeo, volta a sventare il lancio di un missile contro l'America da parte dello scienziato nazista Zemo.
Nello stesso episodio perdeva la vita Bucky, trauma il cui senso di colpa diventerà un tormentone negli anni a venire- e cui porrà fine in tempi recenti la discutibile resurrezione della giovane spalla, che verrà rivelato essere stato salvato e catturato dai Sovietici per divenire poi un temibile agente al servizio del KGB.
Ora, l'abilità di Stan Lee fu di ridisegnare la periferia narrativa di Cap, mantenendo intatti i valori e i principi che lo definivano, ma spostandoli nel contesto problematico e in divenire dei nuovi anni '60: Steve Rogers si
troverà quindi ad essere un uomo fuori dal tempo, sintesi e bandiera dello spirito costituzionale americano ma portato di fronte ai dilemmi e alle spaccature che il cambiamento sociale ha comportato. Cap dovrà affron-
tare i temi della contestazione e del razzismo, della diseguaglianza e dell'alienazione con un impatto e una partecipazione che nessun altro eroe del fumetto  avrebbe potuto presentare.
Ancora più del SUPERMAN della DC, la sua resterà nei decenni la voce autentica dell'America di fronte al mondo: un'America con gli occhi aperti, che cresce e si interroga confrontando di continuo i principi a cui si ispira con la realtà della vita e della Storia.

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domenica 18 novembre 2012




IL VOLTO DELL'AMERICA : I TEMPI CHE CAMBIANO

Il primo Capitan America di Simon & Kirby fa sfoggio di uno scudo di forma tradizionale, forse leggermente ridicolo,e porta una pistola alla cintura. Questa fisionomia muterà rapidamente a causa delle rimostranze di una casa editrice di nome MLJ, che osserverà la somiglianza dello scudo con il simbolo sul costume di un
loro eroe patriota di nome, appunto, SCUDO, inducendo l'editor Goodman a chiedere agli autori una modifica immediata. Così, col n.2 della serie Cap riceverà in dotazione il  celebre scudo circolare stellato,
mentre la pistola scomparirà in favore di un approccio interamente atletico all'azione.
Nessun intervento invece sulla figura di BUCKY, l'aiutante teenager chiaramente analogo al Dusty di Scudo,
che aveva riscosso ampio gradimento presso il pubblico più giovane.
Tra il 1941 e il 1945 Steve simboleggiò con immensa conosonanza popolare il sogno sia il sogno americano
dell'Uomo Qualunque la cui volontà trascende ogni difficoltà , sia l'immagine della Democrazia che l'ombra nazifascista sembrava oscurare in Europa.
Steve Rogers compone, con le sue qualità totalmente terrestri - è semplice e sobrio-quasi-schivo di carattere, solido e posato ma con una squadratura incompatibile con ogni compromesso - , una triade di elementi con i suoi due alleati dell'epoca: la Torcia Umana, un uomo artificiale in grado di infiammarsi a volontà e volare, e il principe di Atlantide Namor, anfibio invicibile nel mare suo elemento.
Stanley Lieber, altro ebreo di origine germanica, entrerà nello staff creativo col n.3 della testata : sarà lui a
riprendere la sostanza del personaggio Torcia a vent'anni di distanza, e a inserirlo in un nuovo gruppo di
eroi chiamati FANTASTICI QUATTRO, che porteranno l'ex Timely (poi chiamata MARVEL) a nuove
vette di popolarità mondiale. Ma per tutto il periodo bellico, sarà CAPT.AMERICA COMICS il periodico più venduto del Paese, tanto da sorpassare col suo milione e più di copie mensili la stessa rivista principe
TIME.
Con la fine del Conflitto, però, il personaggio si troverà privato delle condizioni da cui era nato, e l'interesse dei lettori andrà rapidamente scemando. La prima vittima del calo di vendite sarà Bucky, messo a riposo e
da parte nel 1948 a favore di un'eroina fidanzata di Cap, nel tentativo di cavalcare il successo di serial d'azione e di coppia come L'UOMO OMBRA cinematograficocon Dick Powell e Myrna Loy, o gli stessi FLASH GORDON e MANDRAKE, sempre affiancati dalle loro Dale e Narda.
Ma il sotterfugio non diede esiti, e nel giro dei due anni successivi il pubblico abbandonò la testata insieme al genere bellico in generale. Dopo un maldestro tentativo di convertire la serie in una delle antologie horror pulp allora di moda, il febbraio del 1950 vide col numero 75 l'ultima apparizione del nostro eroe.
Tre anni dopo, la nuova casa ATLAS che aveva rilevato i diritti delle uscite Timely si segnalò per il bieco
tentativo di rilanciare Cap in veste di "Spacca-Comunisti", proseguendo la numerazione interrotta con tre
beceri episodi di ruffianeria nei confronti della dilagante atmosfera di caccia alle streghe. L'infamia ebbe fortunatamente termine già col n.78, nell'indifferenza generale.
Capitan America a tutti sembrava editorialmente finito, e per sempre.

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mercoledì 14 novembre 2012


CAPITAN AMERICA ovvero  IL PRIMO VENDICATORE

I personaggi del mondo del fumetto ( o arte sequenziale) hanno due storie: una interna al fumetto stesso, ed una esterna nel mondo reale , il nostro, che li ha creati.
Una loro biografia completa deve quindi scorrere ambo le vite parallele che gli appartengono, quella della loro narrazione e quella di chi li ha narrati.
Il caso di CAPITAN AMERICA è esemplificativo più di qualsiasi altro perchè, come personaggio scelto
come simbolo e sintesi delle qualità di una nazione, ha accompagnato ogni passo significativo di quella nazione stessa.

STEVEN GRANT ROGERS  nasce inevitabilmente il 4 Luglio, nell'anno 1922 in un quartiere popolare di
New York. E' figlio di poveri immigranti irlandesi, e rimane da subito orfano di padre. Viene cresciuto dalla madre Sarah, che muore di polmonite aggravata dagli stenti e dalla fatica quando lui è ancora adolescente:
magro al limite del macilento, è però portato per le arti grafiche, studia disegno e inizia a lavorare come il-
lustratore quando il destino lo porta in una sala cinematografica dove prima di un film viene proiettato un
cinegiornale sull'ascesa del regime hitleriano in Europa.
L'odio immediato per il nazismo induce Steve a offrirsi volontario in un centro di reclutamento dell'Esercito,
dove, respinto per debolezza di costituzione, colpisce però per convinzione e caparbietà l'attenzione del
generale Phillips il quale lo propone come cavia per il test umano di un siero destinato a produrre una generazione di super-soldati americani. Il progetto, codificato come Operazione Rinascita, è condotto da
uno scienziato ebreo tedesco fuggito dalla Germania, il dr.Abraham Erskine. Questi viene ucciso da un infiltrato nazista subito dopo il successo del test, lasciando Steve come unico esponente di una nuova armata
che non sarà mai, causa l'irriproducibilità della formula, nota al solo Erskine.

Joseph Simon, scrittore, e Jacob Kurtzberg (per la Storia JACK KIRBY), disegnatore, sono autori di origine ebrea allarmati e indignati per la ritrosia americana ad entrare nel conflitto dilagante in Europa contro
la Germania delle leggi razziali e dell'aggressione a Cecoslovacchia e Polonia. E' l'autunno 1940 quando il
nuovo simbolo della democrazia militante prende forma nelle loro menti come protagonista consapevole di
una rarità come un fumetto esplicitamente politico, fin dalla clamorosa copertina di CAPTAIN AMERICA
COMICS che esce in Dicembre vendendo quasi 1.000.000 di copie.


Il primo nome studiato da Simon è "Super American", ma la presenza sul mercato di un "super" precedente e illustre per la concorrente DC è di ingombro e alla fine l'Autore opta per una qualifica militare, dotandolo di un attendente ("sidekick") adolescente come era in uso all'epoca per attrarre il pubblico dei teenager, sulla scorta del ROBIN di BATMAN. La datazione di copertina ha fatto spesso collocare la nascita del personaggio al 1941, ma la prassi editoriale americana era di postdatare la data di uscita formale di 3 mesi,
ma le edicole accolgono CA Comics 1 nel 12.40, un anno prima dell'attacco giapponese a Pearl Harbor.
Le reazione popolare è entusiasta, e le cifre di vendita saranno imponenti per tutti gli anni del Conflitto, ma
la destra radicale e i gruppi anti-interventisti opporranno aspre critiche al fumetto, definendolo di volta in volta militarista, guerrafondaio e strumento  ora della borghesia conservatrice ora della lobby ebraica newyorkese. La redazione della Timely Comics dovette essere messa sotto scorta di polizia, e il Sindaco La Guardia espresse la sua solidarietà agli Autori per il flusso costante di minacce subite dalle opposte frange dell'estremismo politico.

Due importanti dettagli dello scenario di Operazione Rinascita verranno successivamente alterati: intanto il processo medico di intervento su Steve passerà da una serie di inezioni a una semplice assunzione orale ,
causa le disposizioni del Codice di Autoregolamentazione che dal 1954 proibirà di illustrare qualsiasi atto di somministrazione di droghe (in fondo Steve viene sottoposto a una sorta di doping definitivo!). Quindi, la goffa fine di Kruger, la spia tedesca che uccide il Dr.Erskine, nel 1968 verrà rettificata da incidente - il nazista fuggendo dalla collera di Steve andava a urtare un macchinario ad alta tensione - in giustizia sommaria
in quanto sarà lo stesso Rogers a scagliare il nemico contro la macchina. Il primo atto di CAPTAIN AMERICA sarà dunque, per quanto preterintenzionale, un'esecuzione capitale - una differenza forte, che
vuole caratterizzare la natura responsiva e vendicativa del torto che sarà attribuita al personaggio.

1- continua


martedì 23 ottobre 2012







Questo è un elenco ragionato degli episodi più interessanti della serie ZAGOR, che per comodità elencherò con la numerazione della 1a ristampa (gli albi in origine usciro a partire dal 52 di ZENITH GIGANTE, ed ora almeno i primi 50 hanno costi proibitivi).

1 ZAGOR (La Foresta degli Agguati). Un piccolo truffatore messicano che risponde al soprannome di CICO, basso di statura e sovrappeso, incontra il Signore di Darkwood e stabilisce con lui un rapporto di amicizia che diventerà una curiosa convivenza, peraltro protrattasi fino ai giorni nostri senza mai sollevare uno iota della torbida curiosità che ha sempre avvolto la relazione BATMAN/ROBIN (forse è mancato il punto saliente della differenza d'età a sollecitare il bisogno di scandalo).
11/12 L'ISOLA DELLA PAURA-SULLE ORME DI TITAN. Z .incontra quella che diventerà la sua regolare nemesi, il professor Hellingen, folle inventore padrone di un gigantesco automa con cui tiranneggia
le popolazioni indiane. Dato per morto, lo scienziato resterà sfigurato e tornerà molti anni dopo minacciando le città americane nientemeno che con dei missili.
49 L'UOMO LUPO. Primo scontro con i classici mostri della Universal Pictures: completamente ricalcato
sull'immagine del classico film con Lon Chaney, il licantropo è un medico e studioso contagiato dal contatto
con un lupo mannaro polacco in America da lui ucciso.Un episodio di culto, straordinariamente raro e pregiato in quanto n.100 della numerazione originale ZENITH.
55/56 ZAGOR RACCONTA-IL RE DI DARKWOOD. Per la prima volta Z.svela a Cico il suo passato,
narrando dell'eccidio dei genitori da parte degli indiani su cui il giovane Patrick organizzerà la sua vendetta,
solo per scoprire (con geniale coup de theatre) di essere dalla parte del torto fin dall'inizio. La storia evolve quindi nel racconto dell'ascesa al ruolo di Za-Gor-Te-Nay, eroe protoambientalista e difensore dedi diritti degli indigeni.
63-65 SFIDA ALL'IGNOTO-RAMATH IL FAKIRO-LA NAVE PIRATA. Prima Odissea marina di Z.,
imbarcato col capitano Fishleg per investigare sulla scomparsa di una serie di navi da carico,per trovarsi
proiettato in un'America alternativa scoperta dai Vichinghi e rimasta sotto il loro dominio.
77 MOLOK! Secondo mostro di provenienza Universal: stavolta una versione di Frankenstein, un uomo
preistorico (?) rinvenuto ibernato tra i ghiacci,che riportato in vita si lancia in una prevedibile furia distruttiva
contro un mondo che non capisce.
84 INDIAN CIRCUS. Episodio a colori in cui Z.si scaglia contro un circo che sfrutta e aliena indiani strappati dalla loro cultura ed esposti al ridicolo davanti a un pubblico ignorante.Il chiaro riferimento polemico è l'analogo spettacolo itinerante messo su da Buffalo Bill, al secolo William Cody, oggetto di
un caustico film di Robert Altman di 4 anni dopo.
85/87 ANGOSCIA-ZAGOR CONTRO IL VAMPIRO-ALBA TRAGICA. Terzo e più famoso incontro
di marca Universal: il Dracula Bonelli è il Barone Rakosi, elegante e letale nobile ungherese giunto in America in una cassa di legno portata da servitori in una carovana stranamente funestata da una serie di morti misteriose, tutte notturne.Epico il duello finale,concluso solo dai raggi del sole.
88/89 ODISSEA AMERICANA-LA NEBBIA INFERNALE. Seconda Odissea, stavolta interna a un
territorio ancora selvaggio e denso di pericoli alla Indiana Jones, che gli incauti esploratori diretti verso il
sinistro Lago delle Nebbie sembrano attirare su se stessi a castigo della  prometeica presunzione di violare
il grembo oscuro di Madre Natura. Conturbante la sequenza in cui Z.stesso cade preda,seppur per ultimo,
delle visioni evocate dalla foschia psichedelica del Lago,che gli mostra l'immagine dei suoi genitori scomparsi.
93/95 VUDU-LA NOTTE DEI MAGHI-ZOMBI! Avventura haitiana di atmosfera stregonesca e dagli annessi no-global ante litteram, in cui il cattivo è lo spietato sfruttatore a capo di una piantagione e le vittime
i lavoratori neri, che insorgono attraverso la forza della tradizione tribale e con il temibile strumento della
magia rituale.
100 IL MIO AMICO GUITAR JIM. Incontro-scontro con un simpatico furfante di origine irlandese (come si immagina lo stess Z.), bellimbusto armato di chitarra e pistola che, poi redento, diventerà uno dei ricorrenti comprimari in aiuto alle imprese del protagonista.
In seguito l'improbabile coppia Zagor-Cico avrà a che fare con la copia conforme del Mostro della Laguna Perduta ,altro classico Universal (110/112), con malvagi druidi celtici, uomini-tigre indiani etc.
In questa fantasmagoria di avventure nello spazio e nel tempo, paradossalmente a restare sullo sfondo sarà
il personaggio stesso di Zagor, sempre in primo piano nell'azione ma perennemente fuori scena nel suo interiore: aldilà di un carattere dinamico e sanguigno, intollerante verso ogni tipo di ingiustizia e più propenso all'azione che al fine ragionamento, di lui si saprà sempre davvero molto poco.
Dedito all'amicizia virile ma abbastanza schivo nei confronti delle donne, al contrario del partner Cico ( molte volte impegnato in goffi e sfortunati corteggiamenti di esponenti, di solito caricaturali,del gentil sesso) , mai coinvolto in una passione amorosa compiuta - sebbene oggetto del desiderio di molte, principalmente Virginia, la nipote del CapitanoFishleg, e Frida Lang - Patrick Wilding come persona rimane avvolta e celata nel personaggio da lui stesso creato, nell'impenetrabile e sfuggente Za-Gor-Te-Nay, lo Spirito con la Scure.




venerdì 19 ottobre 2012




Il nome di nascita di Zagor è: PATRICK WILDING.
Nell'apparente stereotipia , sorta di Batman western, i suoi genitori vengono trucidati da un assalto indiano alla loro casa. Salvatosi e protetto e istruito da uno scanzonato vagabondo, Z. cresce prevedibilmente con
il culto della vendetta, a cui raggiunta la maturità decide di dedicarsi. Dato alle fiamme un villaggio della tribù
colpevole, gli Abenaki, scopre però la sconvolgente verità: l'assalto indiano è stata una rappresaglia contro il padre Michael, ex-militare di grado, mercante d'armi e responsabile di numerosi eccidi di indigeni.
Questo notevole colpo di scena cambia completamente prospettive e intenti di Z., che in parte per riscattare
le colpe paterne si vota a protettore degli innocenti a prescindere dalla loro razza, stabilendosi in territorio
indiano e facendosi garante della pace fra le tribù: assume il nome autoctono di ZA-GOR-THE-NAY, indossa ua giubbia di foggia indiana sopra pantaloni occidentali e porta alla cintola un'arma per lato:la pistola dei bianchi e la scure pellerossa. Egli diviene così un tramite tra i due mondi contrapposti dei nativi americani e dei nuovi arrivati europei, elevando la giustizia morale a superiore arbitro e criterio di equilibrio e civiltà.
Nel panorama degli eroi western che dominavano la scena italiana del Dopoguerra, si trattava di un'innovazione straordinaria. Tex Willer era, sì, a capo della tribù Navajos per diritto coniugale (avendo sposato la figlia di un capo, Lilith, poi tragicamente scomparsa) col nome di Aquila della Notte: ma i suoi indiani vivevano fieri e perdenti nella loro riserva, rispettosi delle regole imposte dall'invasore bianco. Zagor ha invece con le leggi e con la civilizzazione un rapporto  fortemente critico, e non esita a mettersi contro di esse in nome della difesa dei deboli: l'arroganza dei bianchi, il militarismo e il sistema carcerario, il razzismo e la superficialità culturale borghese a turno sono stati denunciati con il linguaggio semplice e diretto tipico del
nostro eroe ( tratto,questo,comune al Ranger del Texas).
L'altra caratteristica fondamentale di Z. è il suo appartenere a un TERZO mondo che supera e trascende la contrapposizione tra nativi americani e colonizzatori: il più ampio mondo narrativo dell'Avventura in sè, i cui
orizzonti sono immensamente più ampi del suo genere di origine.
Il suo personaggio attraversa fantascienza, horror e fantasy con la massima disinvoltura, per poi ritornare alla quiete della sua base a Darkwood. Nei primi 100 episodi ha affrontato vampiri e uomini lupo, zombie e inventori pazzi con robot assassini , antichi vichinghi e creature alla frankenstein, ragni giganti , pirati, uomini volanti etc. , mentre il suo collega texano ce ne ha messi quasi 80 solo per incontrare Yama, lo stregone figlio
di Mefisto, suo antico nemico e sedicente mago, in realtà poco più che un illusionista.
Nessun altro personaggio prima di lui ha mai spaziato su una così vasta varietà di temi, toni e generi narrativi.

2 - continua


mercoledì 17 ottobre 2012



LO SPIRITO CON LA SCURE ovvero L'EROE DEI TRE MONDI



Il più atipico tra i personaggi classici del fumetto italiano nasce nel 1961 dal desiderio di Sergio Bonelli di creare una serie di avventure a 360 gradi, emancipandosi dalle atmosfere western di TEX, celeberrima creatura del padre Gianluigi. L'ambientazione non è dissimile - l'America di fine Ottocento, allora massima palestra dell'immaginazione cinematografica e fumettistica - ma con una visuale e delle sfumature completamente diverse. Per cominciare, il protagonista non è nè un rappresentante della legge, nè un ribelle
nè alcun altro degli stereotipi di genere (pistoleri,cacciatori di taglie etc.): Z è un vigilante, elettosi al ruolo di
difensore dei deboli e di una giustizia morale e non istituzionale, al centro e a capo di un territorio selvaggio
chiamato DARKWOOD.
Risulta abbastanza evidente anche a una prima lettura come l'Autore abbia sapientemente mescolato varie
matrici narrative cercando una combinazione del tutto originale: se le affinità con Tarzan sono immediate e ovvie in più punti - il re della foresta, l'urlo di battaglia, la vaga assonanza del nome - altre sono meno palesi
ma di maggior sostanza. La foresta e il suo stesso nome richiamano SHERWOOD e il suo signore Robin Hood , mentre le caratteristiche di mistero e sacralità di cui Z si avvolge per mantenere una presa sulle tribù
locali riporta subito a PHANTOM, da noi noto come l'UOMO MASCHERATO. Proprio quest'ultimo è a mio avviso il predecessore ideale del nostro eroe: il "fantasma che cammina" mi pare il più chiaro antenato dello "spirito con la scure", che come lui ama fare le sue apparizioni cerimoniali tra le tenebre ed artigianali effetti speciali, suggerendo una sua valenza sovrannaturale, potente arma psicologica contro molti nemici.
"I criminali sono gente codarda e superstiziosa" afferma il capostipite di tutti i vigilantes, nientemeno che
BATMAN, il Cavaliere Oscuro. E con Batman Zagor ha in comune l'origine nell'uccisione dei genitori, per
vendicare i quali ha inizio la carriera di ciascuno. Ma qui finiscono le somiglianze, perchè proprio dalla vicenda della nascita di ZAGOR si sprigiona quell'unicità che darà un segno distintivo inconfondibile al personaggio, motivandone il fascino.
Gli eroi precedenti erano clear-cut, uomini alla John Wayne, interpreti di un'ideologia binaria di bene e male
chiari e contrapposti come il bianco e nero dei vecchi films: Z sarà l'eroe della dialettica tra i mondi, delle sfumature, esploratore delle tonalità di un grigio cui spesso apparteranno gli stessi suoi nemici, per la prima
volta interrogati nei loro moventi e non sempre condannati, anzi a volte persino redenti.
Come nasce, allora, l'enigmatico signore della foresta di Darkwood?

1- continua

lunedì 15 ottobre 2012







BATMAN : LA CONVERGENZA DEGLI OPPOSTI

Se il valore di un uomo viene misurato dai suoi nemici, allora quello di Batman esce da ogni scala: perchè al suo opposto simmetrico - l'opposto dell'ordine, della logica e della disciplina - sta un'entità sinonimo di caos,
follia ed entropia chiamata JOKER. Da sempre considerato la nemesi del Pipistrello , nato poco dopo
di lui nel 1940, è il solo abitatore del Volto Oscuro di Gotham su cui la cosiddetta ret-con , la retro continuity
che indaga e arricchisce il passato dei personaggi del fumetto, si sia sforzata invano.
Alan Moore, nel suo celebre THE KILLING JOKE, ha dato un passato al Principe del Crimine: anzi, ne ha
fatto una figura tragica, una vittima della casualità del Fato che lo ha privato degli affetti e della famiglia (la moglie incinta è morta per un banale incidente domestico) e poi dell'umanità, spingendolo in un vortice di eventi che trasformano anche il suo aspetto in una caricatura grottesca. Portato oltre ogni limite, di fronte
all'insensatezza devastante della sua vita , il cabarettista fallito Jas*** (l'inizio del nome è stato rivelato in "Immagini", Leggende di Batman USA 50) è sprofondato in una pazzia distruttiva priva di metodo che da allora infuria sulla Città che l'ha generata.
Questa caratterizzazione, benchè suggestiva, non toglie e non aggiunge davvero nulla al fascino terrificante
del clown malvagio che negli anni si è reso (si fa per dire) responsabile delle seguenti efferatezze:
1.Ha ucciso Jason Todd, il secondo ROBIN ("Una Morte in Famiglia")
2.Ha sparato alla schiena della figlia del Commissario Gordon, Barbara, paralizzandola ("Killing Joke")
3.Ha ucciso la moglie dello stesso Gordon, Sarah Essen ("Terra di Nessuno")
Nessuno come lui ha trascinato Batman sulla soglia della rottura dei suoi principi morali, più volte invitandolo
a mettere fine alla sua follia uccidendolo. Nessun come lui è ossessionato dalla figura del Pipistrello (che un autore malevolo come il Frank Miller de IL RITORNO DEL CAVALIERE OSCURO ha trasformato in
fissazione omoerotica ), ultimo baluardo inespugnabile di una ragione che rifiuta di cedere all'istinto e al disordine, non importa a che prezzo. Per questi motivi, la figura estrema del Joker più di ogni altra ha attirato
l'attenzione del cinema, che lo ha posto al centro di ben due film di enorme successo (il primo BATMAN di Burton e il secondo di Nolan) traendone grandi interpretazioni e un Oscar - quello postumo di Heath Ledger,
riuscito nell'impresa di surclassare il personaggio di Jack Nicholson.
Certo, la stessa cosa (meno l'Oscar) è capitata a CATWOMAN, ma per ragioni che hanno molto più a che fare con l'immaginario maschile che allo spessore psicologico del fumetto....

Passo e chiudo,
Janisch

venerdì 5 ottobre 2012







TRA LE PIEGHE DEL PIPISTRELLO
Altri Lati Oscuri di Batman...

Uno tra i luoghi comuni diffusi sul conto di Bruce Wayne, e spesso usato in contrapposizione all'altra icona pop che è Superman, è che si tratti di un'identità fittizia rispetto alla persona reale del Cavaliere Oscuro.
Quindi, mentre il Semidio di Metropolis non è che un costume messo addosso a Clark Kent, l'alieno allevato dal Mulino Bianco americano che esprime le migliori qualità della civiltà umana, Batman è la vera identità di cui Bruce non sarebbe che una maschera senza sostanza.
Quest'idea è suggestiva, ma semplifica la realtà di un personaggio di cui la complessità è il marchio di fabbrica e il tratto distintivo. Bruce Wayne stesso è caratterizzato da più livelli: il rampollo viziato e  fatuo che
alimenta le riviste gossip gothamite ( elemento che sarà in un primo periodo ripreso per il Tony Stark di IRON MAN) è in effetti una finzione messa in piedi non tanto per sviare i sospetti sulla sua identità notturna,che a nessuno dotato di senno potrebbe apparire verosimile, quanto per rendere plausibile le sue continue assenze dalla gestione delle sue industrie e per liberarlo più possibile dagli ingombri che presenza e impegno sociale comporterebbero.
La realtà del secondo livello Wayne è completamente diversa.
Bruce è un uomo iperattivo e ipercritico, con chiari problemi con l'autorità e una certa tendenza ad assumere
ruoli paterni/padronali: ha difficoltà col sonno e gestisce la sua rabbia spostandola sulle sue prede. Predilige i rapporti conflittuali, il che lo porta a intrecciare relazioni con donne impegnative e problematiche, sulle quali tende a fissarsi per poi rimuoverle. Una volta si è innamorato della sua terapista riabilitativa, Shondra (aveva avuto la schienza spezzata da BANE), la quale ha però fatto rapidamente una brutta fine. Di fatto, gli unici
romance duraturi di Bruce sono con due cattive ragazze di altissimo calibro: Talia Al Ghul, dal 1987 madre
dell'unico figlio del Pipistrello - Damian - e l'ineffabile Catwoman, con la quale le vicende sfiorano il segno
di un gioco di dominazione sadomasochista. In realtà estreme e simmetriche - Talia è una donna tradizionale,figlia devota e lieta di soggiacere alla preminenza del maschio, mentre Selina è un'anarchica femminista dalle sfumature quasi-lesbo - , queste due figure si equivalgono nell'attrarre e respingere Bruce
creando due posizioni di eterno stallo. L'una non può rinunciare alla lealtà al padre, uno spietato ecoterrorista e sterminatore di massa , l'altra non vuole abbandonare la sua fiera indipendenza e lo spregio delle leggi costituite.
Inutile dire che, se mai questa situazione venisse risolta da un impavido sceneggiatore a favore dell'una o dell'altra, Bruce/Batman si rivelerebbe un marito ancora peggiore di quanto ciascuna potrebbe essere come compagna. Perchè il vero amore ultimo del Nostro va oltre ogni possibile persona o figura, e nessuna forza
o sentimento al mondo potrebbe distoglierlo a lungo dalla sua implacabile crociata senza fine.
Questo spiega senz'altro come Batman intrattenga rapporti altrettanto intensi con il polo opposto di ogni sua azione, cioè con ogni figura che si avvicini al centro oscuro del disordine,della violenza, del Male Assoluto.
E nessun avversario ha mai svolto questo ruolo meglio del Principe della Follia, il JOKER.

3- continua

mercoledì 3 ottobre 2012






IL LATO OSCURO DEL CAVALIERE OSCURO
Tutto Quello che Pensavate di Sapere di Batman ( e Robin)

Batman è mediaticamente, alla pari di Superman e di spiderman, l'eroe del fumetto più popolare del mondo e di sempre. Ed è quello, però, la cui frammentazione d'immagine a nuociuto di più: il Batman dei fumetti di oggi è immensamente distanteBatman, a quello degli anni '50 e '60, ed altrettanto da quello delle famigerate serie televisive vintage, come pure da quello dei sette film di successo planetario che si sono succeduti in questi decenni. Oggi non esiste un'idea unitaria di B. aldilà del fatto che vive a Gotham, agisce di notte, guida una spettacolare auto ipertecnologica nera opaco e dà la caccia ai criminali vestito come un enorme pipistrello.
Ma B. è primariamente un personaggio dei fumetti, ed è nel suo medium di origine che dobbiamo cercare la risposta ad alcune domande che lo hanno riguardato in modo persistente:
- Batman sta con Robin?
- Che rapporti ha con B.con Catwoman?
- Che rapporti ha B.con Bruce Wayne?
-Chi è il Joker?

La prima domanda, più di tutte, ci dà l'opportunità di chiarire un fatto ovvio a chiunque sia un lettore di qualsivoglia fumetto, ma non al più ampio pubblico dei profani.
Il fatto è che B., come qualsiasi altro personaggio di fantasia,ha l'identità che gli viene data da chi lo scrive.
Già chiedere di una persona se "è gay" ha poco senso se riportata sull'arco temporale di una vita - perchè vi assicuro che poche cose sono veramente stabili nel tempo, e l'orientamento sessuale per il 20-30% della popolazione mondiale NON è tra quelle - , ma chiederlo di una finzione scenica non ne ha del tutto.
Nel tempo, Wayne ha assunto caratteristiche diverse e a spesso incongrue: negli anni '40 è un freddo e spietato vigilante del quale Robin è l'apprendista e l'elemento sdrammatizzatore,  come pressochè tutte le spalle (sidekick) degli eroi: lo Spirit di Eisner ha Ebony, il piccolo e buffo taxista di colore, Capitan America ha Bucky,  recluta impulsiva e arrogante - un modulo che verrà quasi generalizzato e che ha nelle no-stra-
ne  coppie Zagor/Cico e Dylan Dog/Groucho gli esempi più tardivi.
Il B.degli anni '50-'60, viceversa, agirà all'ombra oppressiva del COMICS CODE - un'istituto di autocensura creato dagli editori per scongiurare la temuta attenzione del Comitato per le Attività Anti-
Americane del Senatore McCarthy, che dopo cinema ed editoria stava setacciando anche il fumetto alla ricerca di propaganda socialista,disfattista e degenerata da estirpare. In particolare B. era sotto sorveglianza
per lo stato di ambigua convivenza di un adulto e un ragazzino, come pure la figura di Wonder Woman, vista come modello lesbo-femminista fortemente diseducativo. In questo contesto, scrittori omosessuali daranno
vita a una selva di sottotesti allusivi, sia per sfogo che per dileggio nei confronti della repressione dilagante, che formerà la leggenda del B.pedofilo così caro alla cultura gay post '68. Alla quale sfugge - quando non la ignora stizzita - il succedersi di compagne,complici e amanti che Wayne allinea invece dai primi anni '70: innanzitutto Talia Al Ghul, l'unigenita dell'arcinemico Ra's (opposto e simmetrico di B. per molti versi come lo sarà poi Bane negli anni '90, al punto che il primo finirà per designare il secondo come suo successore criminoso) dal quale Bruce avrà addirittura un figlio, Damian. Poi Vicky Vale, reporter (una Lois Lane gothamita) e la stessa Selina Kyle alias Catwoman, i cui rapporti con B.sono così intricati e torbidi da sfiorare la psicopatologia: indubbiamente, Bruce Wayne predilige le cattive ragazze dal cattivo carattere,che devono stimolare la sua fin troppo evidente propensione a dominare. Selina ne è attratta e lo sfugge in quanto portatore di ordine e di possesso,lo irride come esecutore della legge ma lo ammira come giustiziere, lo rincorre come master salvo poi scivolare al suo abbraccio così ingombrante.
In questa ridda di desideri frustrati e di rinunce ascetiche, Wayne trova buon gioco a privarsi di quell'amore che teme frenerebbe e fiaccherebbe l'unica emozione in cui pare abbandonarsi e trovare un significato alla vita: la feroce sete di vendetta appena trattenuta nell'ordine della  giustizia dal suo rifiuto di uccidere in cui
si traduce il suo slancio animale, e che gli provoca un appagamento che nessun rapporto umano, con qualsvoglia genere, gli potrebbe mai dare.

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martedì 25 settembre 2012

LA SINDROME DI BATMAN
Ovvero: l'Eroe come Figlio della Vendetta

 Torniamo a voi dopo una dovuta pausa successiva a un mese di studio su usi e costumi degli Aracnidi Newyorkesi dagli Anni '60 in poi.

Proseguiamo quindi il nostro excursus nella galleria dei Tipi degli Eroi Moderni, e voltando la pagina che abbiamo dedicato all'Eroe per Caso Vittima del Destino, veniamo ad uno dei tipi più antichi e più pervasi
da un fascino intenso, spesso malsano.

Ecco a voi il Figlio della Vendetta.

Ulisse che ritorna dopo 20 anni a Itaca e fa strage dei Proci che hanno invaso la sua casa, insidiato la moglie e umiliato il figlio: Robin Hood che raddrizza i torti subiti dalla sua terra e dalla sua famiglia da parte di un re illegittimo e di uno sceriffo corrotto, e Zorro che si erge a campione contro tutte le ingiustizie patite dal suo
popolo. Questi sono alcuni dei predecessori di BATMAN , il più cupo, gotico e fascinoso tra gli Eroi Vendicatori moderni. I suoi successori saranno tanti, spesso poco più che controfigure sbiadite, a volte più
appropriate, come il suo estremo epigone Punitore ( a sua volta, ahinoi, padre dei Rambo di tutto il cinema
e fumetto dagli anni '80 ad oggi).
I tratti salienti del personaggio, che per chi non lo sapesse risponde al nome civile di Bruce Wayne, figlio di
Thomas e Martha, sono:

1.Bruce Wayne è ricco; oscenamente ricco. Fatevene una ragione. Nel 1929, quando Bob Kane delineò il
personaggio, un proletario che giurava vendetta verso il crimine e si cuciva un costume da pipistrello in sof-
fitta non avrebbe avuto alcuna presa sul pubblico. Un ombroso miliardario nella sua smisurata e tetra dimora,
SICURAMENTE memore del conte Dracula reso celebre dal romanzo di Bram Stoker, colpiva molto di più l'immaginazione. Inoltre, permetteva a Batman l'uso di uno sterminato repertorio di gadget fantatecnologici che un impiegato di banca non si sarebbe potuto permettere, e che diverranno dotazione stabile di eroi e antieroi privi di poteri sovrumani, non ultimo l'Agente 007.

2.Bruce Wayne è ferocemente motivato, al limite dell'ossessione, dall'aver assistito da bambino all'uccisione
dei suoi genitori da parte di un rapinatore di strada. All'uscita di un cinema che proiettava IL SEGNO DI ZORRO, un vendicatore notturno vestito di nero che porta il nome di un animale (La Volpe). Il solco è tracciato, quasi un oscuro retaggio imponesse il tramandarsi di un ruolo e di un dovere fatale. Batman nasce nel segno della tragedia. Se SPIDERMAN ha alcuni dei tratti di Edipo, il Cavaliere Oscuro (stesso epiteto
già proprio di Zorro) ha i tratti di un Prometeo dedito a sfatare la condanna divina che vuole l'uomo vittima del male inflitto da altri uomini. Per questo ha bisogno di ergersi al limite delle capacità umane, affinando ogni sua dote con un'autodisciplina ferrea che ne fa una specie di tetro samurai , di monaco zen dedito a una lotta
al crimine che sfiora l'impossibile.
Si calcola che Batman sia l'eroe di cui in assoluto si sia ripresa più volte l'origine, quasi un mantra funesto ripetuto all'infinito: Bruce che chiede di andare a vedere il film del suo eroe favorito,Bruce che chiede alla madre di indossare la collana di perle che attrarrà l'attenzione del ladro...quasi una necessità per giustificare
col senso di colpa una determinazione che spesso pare sconfinare nella psicopatologia.

3. Per questo, Batman NON uccide. Mai. E NON usa armi da fuoco, avendo una pistola causato la fine dei suoi genitori. Ciò che lo distingue - e a volte, nella sua frenesia vendicatrice, è la SOLA cosa che lo distingue - dagli individui distorti e violenti cui dà la caccia, è proprio il rifiuto di uccidere o, come sottolinea il terribile BANE , di non "rompere il sesto comandamento". In effetti, Bruce persegue coloro che portano il segno di Caino, e in ossequio alla Volontà di Dio li punisce senza ucciderli. Qui affiorano i temi ebraici della devozione alla Legge e della vendetta divina, che si devono contemperare per creare una giusitzia kosher, cioè pura,immune dal desiderio individuale di violenza riparatrice. Robert Kahn, in arte Bob Kane, era di origine semita come la coppia Siegel/Shuster - i padri di SUPERMAN - e quella Lieber/Kurtzber - che lo saranno di SPIDERMAN, X-MEN, HULK e tanti altri archetipi degli Eroi Moderni.

4. Batman risponde a un archetipo notturno, e il suo totem animale ne è la sintesi ideale: ancor più dei temuti predatori del folklore come il lupo,l'orso e la volpe, il pipistrello non solo agisce nella notte, ma E' la notte,
della cui oscurità sembra costituito. A differenza degli altri vigilantes del fumetto, per il grande pubblico diurno la sua esistenza non è un dato ma un'ipotesi, un dubbio, una leggenda: "il" Batman (per molti anni l'articolo segnerà il personaggio non come una persona, m come una creatura misteriosa, forse uomo forse mostro) resta vvolto nell'ombra, noto come realtà fisica soltanto ai suoi diretti avversari.

5. Batman è un predatore metropolitano, di cui la sua città è l'habitat e l'espressione. Gotham City e lui esistono in simbiosi, in un rapporto manifestamente insano. Le rare trasferte del personaggio (a Metropolis,regno del Figlio del Sole SUPERMAN, o nella stessa New York) sono intrise di disagio, più
spesso riservate a Bruce Wayne, meglio in grado di gestirne gli aspetti mondani e quotidiani.
Come un vampiro, Batman ha il suo dominio nella notte dell'incubo gotico che Kane ha sicuramente mutuato
dalle decadenti e spettrali città immaginarie di Howard P.Lovecraft, della cui Arkham il nome è andato alla famigerata prigione-manicomio che attende i grotteschi criminali di Gotham City.

6. La sinistra galleria dei nemici di Batman non ha, come per Superman, origine nelle possibilità della fanta/scienza degli Anni Venti che imperversa sulle riviste popolari: nè, come sarà per Spiderman, il connotato animale del personaggio attrarrà se non occasionalmente atri totem animali ostili (non mancano l'Alligatore, la Lucciola e soprattutto la Gatta, ma sono relativamente di nicchia). I villain di spicco sono espressioni di aspetti della psiche, cupi e distorti come il loro antagonista.
Il JOKER è l'insensatezza e il caos fatte persona e violenza; DUE-FACCE è la dissociazione, la dualità che diventa scissione e follia;SPAVENTAPASSERI, CLAYFACE, POISON IVY, MR.SZASZ sono i babau
delle fiabe e delle filastrocche, che assumono nuove identità per spaventare gli adulti.

E nell'America delle metropoli , segnata dall'immigrazione e dal crimine sparso e organizzato (è l'era dei gangster movie, il nuovo western del xx secolo), minacciata dalla prima Grande Depressione, intimidita
dal sorgere delle grandi dittature in Europa, la figura del Cavaliere Oscuro appare come il Messia che gli
anni più tetri della sua storia civile si meritano.

1- continua

Janisch



sabato 15 settembre 2012

LE COSE CHE NON SAPETE DI SPIDERMAN

1. Il suo nome completo è Peter Benjamin Parker,  figlio di Richard e Mary Parker. Il cognome di Zia May è
Reilly (di origine irlandese, come la famiglia di Steve Rogers).Il falso nome del famigerato clone di Peter,Ben
Reilly,è formato dal nome dello zio e dal cognome della zia.

2.La coppia Ben/May compare 2 MESI PRIMA di Amazing Fantasy 15, in STRANGE TALES 97, per un racconto di 5 pagine in cui la coppia ospita una nipote in carrozzella che poi si rivela essere una sirena.
Si tratta di uno degli occasionali "tryout" Marvel,cioè di una prova grafica di certi personaggi. Da Giugno ad
Agosto del 1962 i due, con lievissimi ritocchi estetici,verranno promossi a comprimari del nuovo personaggio.

3. Lo STESSO PETER comparirà praticamente identico in Luglio nel numero  di AMAZING  FANTASY
precedente al suo esordio ufficiale, il 14, in un altro racconto di 5 pg,"The Man in the Sky",in cui un liceale
scopre di avere poteri straordinari, in questo caso telepatici. Verificate voi stessi:l'effetto è decisamente curioso. Questi abbozzi di personaggi vengono anche chiamati "prototypes", e nelle riviste Marvel dei primi '60 ne esistono del Professor X,di Iron Man,del Dr.Strange,dell'Osservatore,del Dr.Destino ; a volte si
sono avuti  invece dei riciclaggi dei nomi (Magneto,Electro,la Cosa e lo stesso Hulk,in origine un enorme
alieno poi reintrodotto come nemico dei DIFENSORI col nome di Xemnu).

4. In Italia NON si è mai vista la copertina di AMAZING 1, perchè in essa comparivano i FANTASTICI QUATTRO all'epoca ancora inediti.Fu sostituta dall'immagine di un poster di J.Romita, mentre quella di
AMAZING FANTASY 15 fu usata,chissà perchè,per UOMO RAGNO 18 -l'introvabile "La Minaccia in Agguato". Quell'immagine era di JACK KIRBY, ripassata a china da Ditko. Stan Lee scartò la versione
di Spidey di Kirby(di cui non abbiamo tracce) perchè ritenuta "troppo eroica",ovvero muscolare e pomposa
com'era caratteristico del Re, e gli preferì il design dello stesso Ditko.

5.L'arcinemico di Spidey, nella sua identità civile di Norman Osborn, NON compare affatto per la prima volta nel n.37 (il 31 italiano), bensì in un riquadro del 25 (il 20 italiano), accompagnato da Jameson e da lui presentato come "un compagno di club", come in effetti sarà poi confermato essere.Il nome non viene usato
ma si tratta di lui,il che conferma come Lee avesse già intenzione di farne il Folletto Verde, idea che poi causò la rottura con Steve Ditko.

6.Copertine originali scomparse dall'edizione italiana:
- A10, giudicata troppo essenziale nel disegno,
-A11, rimossa per l'immagine troppo aggressiva (in un senso quasi sessuale, vedere per credere) da parte del Dr.Octopus nei confronti di Spidey,
-A15,l'esordio di Kraven,che sarà pubblicata per UR 41 eliminando A47,una splendida immagine di Romita
in cui il Cacciatore risulta però predominante rispetto a vari piccoli Spidey
-A21,scontornata e riciclata non si sa perchè in UR 23
-A22,perchè vi compare solo il ragno-segnale ma non l'eroe (stile Batman)
-A23,magnifica immagine di lotta con Goblin
-A25,forse ritenuta impressionante
-A26,l'unica cover con il Signore del Crimine
-A29,sostituita da A21 scontornata senza Torcia Umana e Coleottero
-A30,bellissima ma con Spidey visto troppo da lontano
-A40,piazzata su UR 65 come inesistente 2a puntata dello SPIDERMAN SPECTACULAR 2 (UR 64).
Inoltre, alcuni degli UR italiani non sono affatto storie della collana, ma provengono da altre serie allora secondarie, contrabbandate come ragno-storie per via della presenza del Nostro:
-UR 36 è in realtà AVENGERS 11
-UR 45 è invece X-MEN 35 (ristampata anche su X-MEN 83).

7.Mary Jane appare di persona per la prima volta in A25 (UR 20) e compare di volto in A42 (UR35),ma
la prima volta in cui se ne parla è addirittura in A15 (quando Zia May propone "la nipote di Anna Watson",sua amica e vicina di casa,come appuntamento per Peter), e nel numero successivo viene chiamata per nome.

8.Rileggete la leggendaria ultima pagina di A122 (UR134), tenete ben presente che MJ CONOSCE LA VERA IDENTITA' di Peter fin dall'inizio, e poi giudicate se questa non è la più bella scena di Spidey di sempre.

9. Gli episodi 16- 17 di DAREDEVIL con ospite Spidey  furono un esperimento promozionale di Stan Lee, che davanti all'imminente abbandono di AMAZING  da parte di Ditko voleva provare il giovane John Romita come disegnatore di Spiderman. La storia in due parti, disegnata in modo grandioso, andrebbe invece analizzata come esempio di anti-scrittura: la trama è frettolosa e sconclusionata, e Lee pur di far scontrare in continuazione i due eroi commette strafalcioni a ripetizione. Il casus belli sono due gaglioffi che in costume da Devil tirano un finto devil-bastone contro Spidey (!),quindi Spidey che rintraccia il vero Devil col suo senso di ragno come se fosse un radar o i sensi di Wolverine (!!), e il suo senso stesso che poi gli conferma che Matt Murdock è veramente cieco, tipo una TAC incorporata(!!!),e questo dopo che ha scambiato Foggy "Ciccio"Nelson per l'atletico Diavolo Rosso(????). Insomma una trovata di marketing
raffazzonata come mai se n'erano viste,ma il pubblico di allora tanto per cambiare ne fu entusiasta: per cui con AMAZING 39 l'immenso Romita prese le redini del disegno di Spidey.

10. Il primo team-up in assoluto di Spidey (cioè l'incontro/scontro con un altro eroe) non fu in una serie regolare, ma nell'Annual 2 del 1963 di STRANGE TALES, la testata allora dedicata alla Torcia Umana,il membro più popolare dei Fantastici 4. L'idea di arruffianarsi il pubblico adolescente appaiando i due soli eroi teenager della Marvel fece sì che Lee dopo il primo tentativo (una delle storie più insipide e stupide mai prodotte al mondo) costringesse i due a riincontrarsi in AMAZING 8 - numero sfacciatamente dedicato ai soli lettori più giovani -,19 e 21, mentre Spidey restituiva le visite facendo capolino in STRANGE TALES 114. Questa pratica fu poi scherzosamente celebrata nell'Annual 5 di AMAZING, disegnato a sorpresa dal fratello di Stan, Larry Lieber, in un commovente ma disperato tentativo di ricopiare in tutto e per tutto il tratto di Romita.

Gli aneddoti sui retroscena di SPIDERMAN sono inesauribili: se non foste stanchi di conoscerne, scrivete
al mio recapito dariojanisch8@gmail.com , dove accoglierò (forse) le vostre richieste circa i personaggi di
futura trattazione su LONE RANGER.
Ogni commento ai post sarà, come sempre, il benvenuto.

Janisch

venerdì 14 settembre 2012

L'EROE CHE POTRESTE ESSERE VOI

In conclusione, l'avvento di Peter Parker e del suo colorato alter ego ha cambiato per sempre la percezione dell'eroe nella cultura popolare, prendendo di forza un posto, anzi creandolo ex novo, al fianco delle Icone di Sempre del fumetto americano: SUPERMAN e BATMAN. Accanto al messia/sceriffo alieno e al cavaliere oscuro si è fatto largo l'Eroe per Caso e Suo Malgrado, per cui ad ogni episodio pagare conti e bollette o
recuperare un 4 in ginnastica (!) è altrettanto vitale che battere L'Uomo Sabbia, e mentre nell'ultima impresa
riuscirà quasi sempre, lo stessol non sarà per le prime. Il vero arcinemico di Peter è la Realtà, che cozza con
gli ideali e i principi di quello che alla fine, per potente che sia, resta un ragazzo timido e con la testa tra le
nuvole, cresciuto senza genitori e a disagio con tutte le complicazioni della vita pratica.
Per questo è ancor e più che mai oggi l'eroe più amato dalla gente.
A chi altri in un fumetto erano mai capitate cose come:
- Essere pestato, sconfitto e smascherato ma venir salvato dal rifiuto a priori da parte del pubblico e del suo stesso nemico che Spiderman potesse essere un qualsiasi liceale di Forest Hills (AMAZING 12)
-Schivare d'istinto una fucilata e causare la morte di un innocente passante (SPECTACULAR 108)
-Farsi prendere di sorpresa da un russo maniaco della caccia e trovarsi seppellito sotto la propria lapide mentre lo psicotico impazza per New York spacciandosi per lui (WEB 3e1)
-Scoprire che il proprio nuovo costume nero e un-sacco-figo è un mutaforma simbiotico alieno , farsi salvare dai FANTASTICI QUATTRO e tornare a casa con una loro vecchia divisa sdrucita e con un sacchetto del pane in testa perche i FQ non hanno mai usato maschere (AMAZING 258)
-Farsi convincere da un'integerrima figura paterna come il leader degli AVENGERS Tony Stark IRON MAN che smascherarsi davanti al mondo e mettere in pericolo ogni persona cara che si ha al mondo per
il bene del Governo è un'ottima idea.Poi cambiare idea,schierarsi contro la legge che obbliga i supereroi a registrarsi al servizio dello stato e diventare un fuorilegge che dorme nelle pensioni di infimo livello sotto falso nome (CIVIL WAR).
Insomma, Peter negli anni ne ha fatte di tutti i colori, ed ogni volta ha sempre (o quasi, direbbero Gwen e Mary Jane) rimediato, facendosi perdonare dai suoi cari , dagli alleati e soprattutto dal pubblico. Perchè lui
è l'Uomo che Sbaglia,proprio come fate voi...e ciò lo rende,e lo renderà sempre,umano come nessun eroe
era mai stato prima... l'Eroe che Potreste Essere Voi.

6- fine (segue allegato 6b)
 

giovedì 13 settembre 2012

I GRANDI MOMENTI NELLA VITA DI SPIDERMAN

Questo è l'album dei ricordi della storia di Peter Parker lungo le annate di AMAZING SPIDERMAN:il secondo numero si riferisce alla collana italiana delle Edizioni Corno.

AF15/1: Peter viene morso da un ragno radioattivo e si trova investito delle facoltà di un aracnide king-size:
prova ad entrare nello show business,ma quando un rapinatore che lui non si è curato di arrestare uccide suo
zio Ben P.mette da parte ogni narcisismo e decide di usare le sue doti per proteggere gli innocenti.

A11/10: Bennett Brant,fratello dell'innamorata di Peter Betty,viene ucciso davanti a lei durante uno scontro tra dei gangster e Spidey.Ciò segna virtualmente l'inizio della loro relazione e il primo lutto nella carriera del nuovo eroe.

A14/12: esordio di Goblin,il Folletto Verde che diventerà la più grande nemesi sia di Spidey che di Peter.

A28/22:Peter si diploma e si iscrive all'Università.

A31/25: nella vita di Peter entrano Harry Osborn, suo futuro miglior amico, e la bionda Gwen Stacy, sua
futura fidanzata e più grande rimpianto.

A33/27: al culmine della lotta con una gang guidata dal Dr.Octopus, Peter compie uno sforzo oltre persino
la sua forza sovrumana e sposta un enorme ostacolo che lo separa da un raro isotopo che può salvare la
vita di sua zia May. Questo è stato votato nel 2003 come secondo momento più alto nella vita di Spidey.

A39/33: Steve Ditko abbandona la serie in disaccordo con lo sviluppo di questo episodio in cui Goblin
scopre l'identità di Spidey e lo cattura smascherandolo, rivelando a sua volta di essere Norman Osborn,
il padre dell'amico Harry, in realtà criminale schizofrenico.Colpisce il pubblico come forse per la prima
volta un feroce bandito si mostri al mondo come un ricco e stimato industriale di mezza età, mentre l'eroe è un anonimo proletario poco più che teenager. L'America si muove verso il '68...

A42/35: Peter incontra per la prima volta la rossa e pirotecnica Mary Jane Watson, che sposerà molti anni dopo dopo aver scoperto che MJ conosceva la sua identità segreta fin dall'inizio (essendo nipote della sua
vicina di casa lo aveva visto uscire in costume dalla finestra della sua camera).

A50/44: di fronte al fatto che la sua altra identità sembra impedirgli una vita normale e condannarlo alla solitudine e al fallimento,Peter decide di smettere.Dovrà fare retromarcia di fronte al profilarsi di una nuova terribile minaccia per la sua città: Kingpin,il signore del crimine.

A87/88: alterato da un attacco di influenza,Peter rivela a tutti il suo segreto nel bel mezzo di una festa.Una volta ristabilito,si toglierà d'impiccio con l'aiuto di una controfigura, ma il padre di Gwen - il capitano di polizia George Stacy - darà l'impressione di sapere più di quanto non dica.

A90/91: durante uno scontro sui tetti con Octopus, Stacy viene investito da un crollo e ferito mortalmente.
Prima di morire raccomanderà a Peter la protezione della figlia,chiamandolo per nome.

A96/97: di fronte al dilagare della droga nelle strade delle città americane,Stan Lee decide di affrontare l'argomento in una storia che mostra il cadere di Harry in stato di dipendenza, e Spidey che salva un tossico sotto l'effetto di acidi.Per pubblicarla rompe il codice di autocensura sancito dal marchio COMICS CODE,
che per la prima volta dal 1954 scompare dalla copertina di un fumetto. Il pubblico premia fragorosamente
la scelta dell'editore.

A100-102/101-103: per liberarsi dei suoi poteri e insieme delle responsabilità che comportano,Peter prova su se stesso un siero sperimentale,che invece gli fa crescere 4 braccia in più. Chiesto aiuto all'esperto Dr.
Connors in un momento in cui non è una grande lucertola omicida,si trova a dover contendere la cura del suo problema con Morbius, famoso biochimico divenuto un vampiro come effetto collaterale di una terapia fai-da-te anti-leucemica.

A121-122/133-134: Norman Osborn ritrova la memoria, e sotto le spoglie di Goblin rapisce Gwen:all'apice dello scontro finale sul ponte G.Washington,spinge la ragazza di sotto e la ragnatela che Peter usa d'istinto
per fermarla insieme alla caduta le spezza il collo. Folle di rabbia e dolore, Spidey dà la caccia all'assassino
intenzionato ad ucciderlo, ma al momento finale non riesce a compiere il gesto: solo il suo senso di ragno lo
fa scansare la carica dell'aliante di Goblin, che invece investe il suo padrone inchiodandolo a un muro.
La fine di Gwen e di Osborn è una svolta epocale non solo nella storia di Spiderman ma in quella dell'intera Marvel: mai si era vista una vicenda così cruda,dolorosa e definitiva in un fumetto d'evasione. Il che lo insieme lo rende adulto e lo spoglia dell'innocenza. Dopo TURNING POINT e GOBLIN'S LAST STAND
le cose per i super-eroi non saranno davvero mai più le stesse.

5- continua

martedì 11 settembre 2012

SPIDERMAN, IL VOLTO DELL'AMERICA

I modi e i motivi di cambiamento della percezione socio-culturale americana attraverso le storie dell'Uomo
Ragno sono tanti, e spesso sottili: un autore-editore dell'intelligenza di Lee, anzichè prendere di petto le questioni delicate, dall'inizio ha preferito farle passare sotto gli occhi del lettore, nascondendo in piena vista tematiche spesso spinose. Facciamo alcuni esempi:
- La seconda storia di AMAZING 2 è una versione alternativa e politicamente scorretta di FANTASTIC FOUR 2: là la razza mutaforme degli Skrull cerca di screditare gli eroi terrestri per indurre il governo USA a privarsi dei suoi più forti difensori; qui una razza di alieni altrettanto verdi e scagliosi si infiltra tramite un agente travestito da perfido vecchietto dall'aspetto inconfondibilmente ebraico! La fine autoironia di Lee, ebreo come il partner Ditko, prendeva d'infilata sia il sentimento antisemita ancora diffuso - che vedeva nel giudaismo una fastidiosa presenza estranea (specie dopo la massiccia emigrazione dall'Europa sotto la minaccia nazifascista) - sia la convenzional, querula e innocua rappresentazione della terza età. Nella prima
storia il criminale Avvoltoio è altrettanto chiaramente un anziano curvo e calvo, le cui ali artificiali ne fanno un predatore della giungla urbana.
- In AMAZING 3 Otto Octavius, il terribile Dr.Octopus, è sostanzialmente un disabile, cerebralmente lesionato da un incidente e costretto a indossare quattro braccia meccaniche che ne fanno un mostro. Questo aggiunto a un fisico sovrappeso e affetto da miopia - e un cattivo grassoccio e con gli occhiali credo non si fosse mai visto prima.
- AMAZING 6 porta in scena per la prima volta un reduce di guerra, un chirurgo militare la cui vita è stata rovinata dalla perdita di un braccio. Non viene detto in quale guerra il dr.Curtis Connors fosse arruolato, ma
la sua età nel 1963 esclude la Seconda Guerra Mondiale , per cui non può che trattarsi del conflitto in Corea. E questo, si badi bene, negli anni in cui il dibattito sul progressivo coinvolgimento americano in Vietnam - iniziato nel 1960 e sfociato nell'ingresso in guerra del 1965 - era diffuso e intenso. Schierarsi era politicamente pericoloso, ma la rappresentazione di Connors, uno scienziato mite e altruista trasformato dal conflitto in uomo amaro e ossessionato dalla ricerca di una cura per il suo arto mancante, non è casuale. Come non lo è la sua trasformazione in un feroce rettile dedito all'estinzione della razza umana, cioè a una forma di guerra globale e definitiva.
-In AMAZING 8 un calcolatore artificiale antropomorfo, presentato come l'apice del progresso umano e come la risposta a gran parte dei problemi della scienza moderna, impazzisce diventando un'inarrestabile macchina di distruzione. Ogni commento è superfluo.
-In AMAZING 11 assistiamo per la prima volta alla morte drammaticamente illustrata di un comprimario,
il fratello di Betty Brant, morosa più o meno platonica di Peter Parker e segretaria dell'odioso editore J.J.Jameson (grottesca figura che compendia quello che Lee sembrava pensare di tanto giornalismo conservatore americano).
-AMAZING 24 vede Spidey addirittura in cura da uno psichiatra dall'aspetto ebraico e il nome germanico,
che considera l'eroe mascherato un dissociato affetto da gravi turbe mentali. In realtà si tratta di un insidioso
criminale travestito, l'esperto in effetti cinematografici Mysterio,che causando a Peter delle allucinazioni spera di indurlo a liberarsi della sua identità segreta.
Qui la parodia è aperta e spettacolare: 10 anni addietro lo psichiatra ebreo austriaco Frederic Wertham con il suo libro SEDUCTION OF THE INNOCENT aveva sostenuto la natura deviata e pericolosa del fumetto,causando l'istituzione di commissioni di censura a tutela della gioventù da modelli insani come il pedofilo BATMAN, la sadomasochista WONDER WOMAN etc. Mettere il più popolare eroe mascherato del momento sotto analisi e poi svelare la natura truffaldina dell'analista stesso significava tirare una torta in
faccia ai luoghi comuni del pubblico conservatore americano.
Tutto questo faceva di SPIDERMAN  nel 1965 una straordinaria icona democratica : mentre Bob Dylan saliva sul pulpito della contestazione giovanile e nei campus si preparava il clima delle rivolte del 1968, Stan
Lee in AMAZING 28 faceva diplomare Peter, chiudendo la fase infantile del suo eroe e mandandolo direttamente all'Università. Questo era come affermare a titoli cubitali: LA VITA E' CAMBIAMENTO, E
SPIDERMAN CAMBIA CON VOI.

4 - continua

lunedì 10 settembre 2012

"DA UN GRANDE POTERE VENGONO GRANDI RESPONSABILITA'".

Questo è lo Spider-pensiero che Lee eleva a bandiera del nuovo personaggio, e che dall'inizio ne fa un eroe
dell'era kennediana : l'uomo che non si chiede cosa l'America può fare per lui, ma il contrario; basterà questo
a fare di Spidey un'icona duratura della cultura democratica e radicale (l'idea di "sinistra" negli USA). Peter
non combatterà mai contro spie sovietiche, dittatori cinesi e infiltrati comunisti come tra il 62 e il 68 faranno
suoi colleghi come Iron Man, Capitan America,Thor e i Vendicatori in alcune tra le più imbarazzanti e ideologiche storie mai pubblicate: lontano dall'anti-socialismo tipico dei personaggi più influenzati da Kirby,
rimarrà sempre portatore dell'individualismo progressista e problematico di Lee, diffidente verso la politica
vera e propria ma fortemente incline alle tematiche sociali.
Da subito Spidey avrà a che fare col disagio giovanile, l'emarginazione del diverso, la manipolazione dell'opinione pubblica da parte dei media (nel personaggio di J.J.Jameson, l'editore giornalista conservatore e
fanaticamente ostile agli eroi in maschera),la necessità di un uso morale di scienza e tecnologia.
Ma soprattutto, fin dai primi numeri di AMAZING Spidey si caratterizzerà come "eroe universale", non limitato dalla specializzazione che caratterizzava tanti dei suoi predecessori: lo si può vedere fermare una rapina in un vicolo, sventare un'invasione aliena come fronteggiare cattivi sovrumani, spesso prendendo un sacco di legnate ma alla fine trionfando quasi mai grazie alla sua forza e agilità, ma in virtù di una mente pronta e scientifica. Tipico e tipizzante di lui sarà affrontare villains ben più forti , essendone talvolta del tutto
surclassato, ma risultando alla fine sempre vincente di un'incollatura.
Lo scaltro Lee fin dall'inizio lo appoggerà agli eroi già noti e affermati del suo nuovo Universo Marvel: nel n.1
si presenterà ai Fantastici Quattro (già al loro numero 14, e dominatori delle classifiche di vendita) offrendosi
come membro salariato e facendo la figura del fesso; nel 5 verrà invece contattato dal Dottor Destino in persona, che ingannato dalla campagna diffamatoria del Daily Bugle di Jameson lo crederà un criminale con cui allearsi, e ne uscirà vivo a stento; nell'8 stabilirà una tradizione di rivalità adolescenziale con la Torcia Umana,il più popolare dei F4 e unico del gruppo ad avere per sè una testata (STRANGE TALES dal 101 al 134, sul cui Annual 2 ha già avuto un incontro/scontro con Spidey).
Ma il tratto dominante e vincente sarà sempre il suo essere Peter Parker, il liceale imbranato e proletario che le ragazze snobbano e cui per aiutare la zia a pagare l'affitto tocca scattare foto di se stesso in costume da vendere al giornale che agli occhi di tutti fa di Spidey un reietto della società.
Addirittura, nel n.12 verrà sconfitto e smascherato in pubblico dal temibile dr.Octopus da lui affrontato durante una crisi influenzale...ma nessuno crederà che Peter possa essere l'Uomo Ragno, e Octopus stesso griderà: "BAH! lo sapevo che non poteva essere lui...è  solo quello sciocco ragazzino di Peter Parker!"
A Superman o a Batman non sarebbe mai potuto succedere niente del genere.
E più Lee e Ditko infieriscono sul nostro eroe, salvo il fatto che ogni volta alla fine in qualche modo riesce ad avere la meglio sulla minaccia di turno, più l'identificazione del pubblico lo rende il supereroe del momento :
la fine di Kennedy segnerà a fuoco un'America ancora ottimista ma colpita a fondo, imprimendo all'immagine dell'eroe sfortunato ma incorruttibile una valenza ancora più intensa e intima. Progressivamente Spidey diventerà "l'" eroe americano per eccellenza: integro e dolente, solo contro il mondo.

3 - continua

domenica 9 settembre 2012

"ANCHE SE IL MONDO PUO' FARSI BEFFE DI PETER PARKER, IL TIMIDO TEENAGER...PRESTO SBALORDIRA' DAVANTI ALLA TREMENDA FORZA DELL'
UOMO RAGNO!"
Così recita il testo sulla copertina di AMAZING FANTASY 15, dove un individuo alto e snello
in posa plastica dentro uno stranissimo costume rosso e blu trasporta senza alcuno sforzo un figuro
corpulento dall'aria losca, reggendosi a un'esile fune nera.
E così, con scaltrezza inaudita da venditore, Stan Lee sbatte in prima pagina l'identità segreta di un nuovo eroe ancora prima che il lettore apra a pagina 1, ottenendo il duplice effetto di dare a 'sto Parker la notorietà di uno che sembri obbligato a conoscere quasi fosse il tuo vicino di casa; e in secondo luogo dichiara che
sotto la maschera di SPIDERMAN c'è un timido teenager che tutti prendono in giro...scatenando in tre
parole un meccanismo di possente identificazione in tutti gli adolescenti d'America, in particolare l'enorme
maggioranza degli "sfigati". Un genio.
Davanti ai dati di vendita dell'albo Martin Goodman, per quanto non convinto, tenne fede all'impegno e concesse a "Parker" lo spazio lasciato libero da INCREDIBLE HULK.Impose l'aggettivo AMAZING nel
titolo della serie per cercare di mantenere il pubblico (peraltro scarso) dedlla vecchia rivista e lasciò carta
bianca a Lee e al disegnatore Ditko, che aveva ideato al 100% l'aspetto del protagonista.
E così andò in scena la triste storia un 15enne orfano cresciuto da zii da libro Cuore, cui un caso della sorte dà gli stupefacenti poteri di un ragno, e che li usa come ogni adolescente  povero ed emarginato farebbe:per
rivalsa, cercando attenzione e successo presso i media. Il che funziona per circa 5 minuti, sino a che Peter
evita di intervenire nella fuga di un ladro inseguito da un agente...."è il tuo lavoro,non il mio:io d'ora in poi mi
occuperò soltanto di me stesso"...per poi scoprire che l'uomo che quella notte stessa ucciderà suo zio durante un furto in casa sua, è proprio il ladro da lui ignorato.
Romanzo d'appendice,dite? 1 possibilità su milioni di abitanti a New York nel 1962? Senz'altro...ma nel
panorama dei modelli di eroe, Peter Parker è la Vittima del Destino, una variante di Edipo i cui poteri da
dono sconfineranno sempre e di continuo nella maledizione. Non solo non gli migliorano la vita,ma sarà
costretto a nasconderli per non dover rivelare alla zia superstite che la fine del marito è colpa sua.
Altro che Clark Kent che sorride da dietro gli occhiali, altro che Bruce Wayne che rimugina nella caverna
sotto la sua enorme villa...Peter deve subire ogni giorno della sua vita il mobbing di bulletti che potrebbe
fare a pezzi in cinque secondi,farsi trattare come un disabile dalla zia senile e pantofobica,e dedicarsi anima e corpo ad assumersi le responsabilità che i suoi poteri comportano proteggendo gli innocenti dal crimine non solo senza venir neanche ringraziato, ma venendo trattato come una minaccia pubblica dalla stampa e dalla
gente (grazie anche senz'altro al fatto che....tutti odiano i RAGNI!!!).
Ecco perchè la natura di Peter di magnete naturale per la sfiga,il suo essere incompreso e infelice e disadattato a vita,causò l'immane risonanza di un pubblico che per la PRIMA VOLTA DI SEMPRE incontrava un eroe che non suscitava invidia ma compassione e condiscendenza: SPIDERMAN! THE HERO WHO COULD BE YOU!!
Stan Lee,un genio.

2 - continua