martedì 23 ottobre 2012







Questo è un elenco ragionato degli episodi più interessanti della serie ZAGOR, che per comodità elencherò con la numerazione della 1a ristampa (gli albi in origine usciro a partire dal 52 di ZENITH GIGANTE, ed ora almeno i primi 50 hanno costi proibitivi).

1 ZAGOR (La Foresta degli Agguati). Un piccolo truffatore messicano che risponde al soprannome di CICO, basso di statura e sovrappeso, incontra il Signore di Darkwood e stabilisce con lui un rapporto di amicizia che diventerà una curiosa convivenza, peraltro protrattasi fino ai giorni nostri senza mai sollevare uno iota della torbida curiosità che ha sempre avvolto la relazione BATMAN/ROBIN (forse è mancato il punto saliente della differenza d'età a sollecitare il bisogno di scandalo).
11/12 L'ISOLA DELLA PAURA-SULLE ORME DI TITAN. Z .incontra quella che diventerà la sua regolare nemesi, il professor Hellingen, folle inventore padrone di un gigantesco automa con cui tiranneggia
le popolazioni indiane. Dato per morto, lo scienziato resterà sfigurato e tornerà molti anni dopo minacciando le città americane nientemeno che con dei missili.
49 L'UOMO LUPO. Primo scontro con i classici mostri della Universal Pictures: completamente ricalcato
sull'immagine del classico film con Lon Chaney, il licantropo è un medico e studioso contagiato dal contatto
con un lupo mannaro polacco in America da lui ucciso.Un episodio di culto, straordinariamente raro e pregiato in quanto n.100 della numerazione originale ZENITH.
55/56 ZAGOR RACCONTA-IL RE DI DARKWOOD. Per la prima volta Z.svela a Cico il suo passato,
narrando dell'eccidio dei genitori da parte degli indiani su cui il giovane Patrick organizzerà la sua vendetta,
solo per scoprire (con geniale coup de theatre) di essere dalla parte del torto fin dall'inizio. La storia evolve quindi nel racconto dell'ascesa al ruolo di Za-Gor-Te-Nay, eroe protoambientalista e difensore dedi diritti degli indigeni.
63-65 SFIDA ALL'IGNOTO-RAMATH IL FAKIRO-LA NAVE PIRATA. Prima Odissea marina di Z.,
imbarcato col capitano Fishleg per investigare sulla scomparsa di una serie di navi da carico,per trovarsi
proiettato in un'America alternativa scoperta dai Vichinghi e rimasta sotto il loro dominio.
77 MOLOK! Secondo mostro di provenienza Universal: stavolta una versione di Frankenstein, un uomo
preistorico (?) rinvenuto ibernato tra i ghiacci,che riportato in vita si lancia in una prevedibile furia distruttiva
contro un mondo che non capisce.
84 INDIAN CIRCUS. Episodio a colori in cui Z.si scaglia contro un circo che sfrutta e aliena indiani strappati dalla loro cultura ed esposti al ridicolo davanti a un pubblico ignorante.Il chiaro riferimento polemico è l'analogo spettacolo itinerante messo su da Buffalo Bill, al secolo William Cody, oggetto di
un caustico film di Robert Altman di 4 anni dopo.
85/87 ANGOSCIA-ZAGOR CONTRO IL VAMPIRO-ALBA TRAGICA. Terzo e più famoso incontro
di marca Universal: il Dracula Bonelli è il Barone Rakosi, elegante e letale nobile ungherese giunto in America in una cassa di legno portata da servitori in una carovana stranamente funestata da una serie di morti misteriose, tutte notturne.Epico il duello finale,concluso solo dai raggi del sole.
88/89 ODISSEA AMERICANA-LA NEBBIA INFERNALE. Seconda Odissea, stavolta interna a un
territorio ancora selvaggio e denso di pericoli alla Indiana Jones, che gli incauti esploratori diretti verso il
sinistro Lago delle Nebbie sembrano attirare su se stessi a castigo della  prometeica presunzione di violare
il grembo oscuro di Madre Natura. Conturbante la sequenza in cui Z.stesso cade preda,seppur per ultimo,
delle visioni evocate dalla foschia psichedelica del Lago,che gli mostra l'immagine dei suoi genitori scomparsi.
93/95 VUDU-LA NOTTE DEI MAGHI-ZOMBI! Avventura haitiana di atmosfera stregonesca e dagli annessi no-global ante litteram, in cui il cattivo è lo spietato sfruttatore a capo di una piantagione e le vittime
i lavoratori neri, che insorgono attraverso la forza della tradizione tribale e con il temibile strumento della
magia rituale.
100 IL MIO AMICO GUITAR JIM. Incontro-scontro con un simpatico furfante di origine irlandese (come si immagina lo stess Z.), bellimbusto armato di chitarra e pistola che, poi redento, diventerà uno dei ricorrenti comprimari in aiuto alle imprese del protagonista.
In seguito l'improbabile coppia Zagor-Cico avrà a che fare con la copia conforme del Mostro della Laguna Perduta ,altro classico Universal (110/112), con malvagi druidi celtici, uomini-tigre indiani etc.
In questa fantasmagoria di avventure nello spazio e nel tempo, paradossalmente a restare sullo sfondo sarà
il personaggio stesso di Zagor, sempre in primo piano nell'azione ma perennemente fuori scena nel suo interiore: aldilà di un carattere dinamico e sanguigno, intollerante verso ogni tipo di ingiustizia e più propenso all'azione che al fine ragionamento, di lui si saprà sempre davvero molto poco.
Dedito all'amicizia virile ma abbastanza schivo nei confronti delle donne, al contrario del partner Cico ( molte volte impegnato in goffi e sfortunati corteggiamenti di esponenti, di solito caricaturali,del gentil sesso) , mai coinvolto in una passione amorosa compiuta - sebbene oggetto del desiderio di molte, principalmente Virginia, la nipote del CapitanoFishleg, e Frida Lang - Patrick Wilding come persona rimane avvolta e celata nel personaggio da lui stesso creato, nell'impenetrabile e sfuggente Za-Gor-Te-Nay, lo Spirito con la Scure.




venerdì 19 ottobre 2012




Il nome di nascita di Zagor è: PATRICK WILDING.
Nell'apparente stereotipia , sorta di Batman western, i suoi genitori vengono trucidati da un assalto indiano alla loro casa. Salvatosi e protetto e istruito da uno scanzonato vagabondo, Z. cresce prevedibilmente con
il culto della vendetta, a cui raggiunta la maturità decide di dedicarsi. Dato alle fiamme un villaggio della tribù
colpevole, gli Abenaki, scopre però la sconvolgente verità: l'assalto indiano è stata una rappresaglia contro il padre Michael, ex-militare di grado, mercante d'armi e responsabile di numerosi eccidi di indigeni.
Questo notevole colpo di scena cambia completamente prospettive e intenti di Z., che in parte per riscattare
le colpe paterne si vota a protettore degli innocenti a prescindere dalla loro razza, stabilendosi in territorio
indiano e facendosi garante della pace fra le tribù: assume il nome autoctono di ZA-GOR-THE-NAY, indossa ua giubbia di foggia indiana sopra pantaloni occidentali e porta alla cintola un'arma per lato:la pistola dei bianchi e la scure pellerossa. Egli diviene così un tramite tra i due mondi contrapposti dei nativi americani e dei nuovi arrivati europei, elevando la giustizia morale a superiore arbitro e criterio di equilibrio e civiltà.
Nel panorama degli eroi western che dominavano la scena italiana del Dopoguerra, si trattava di un'innovazione straordinaria. Tex Willer era, sì, a capo della tribù Navajos per diritto coniugale (avendo sposato la figlia di un capo, Lilith, poi tragicamente scomparsa) col nome di Aquila della Notte: ma i suoi indiani vivevano fieri e perdenti nella loro riserva, rispettosi delle regole imposte dall'invasore bianco. Zagor ha invece con le leggi e con la civilizzazione un rapporto  fortemente critico, e non esita a mettersi contro di esse in nome della difesa dei deboli: l'arroganza dei bianchi, il militarismo e il sistema carcerario, il razzismo e la superficialità culturale borghese a turno sono stati denunciati con il linguaggio semplice e diretto tipico del
nostro eroe ( tratto,questo,comune al Ranger del Texas).
L'altra caratteristica fondamentale di Z. è il suo appartenere a un TERZO mondo che supera e trascende la contrapposizione tra nativi americani e colonizzatori: il più ampio mondo narrativo dell'Avventura in sè, i cui
orizzonti sono immensamente più ampi del suo genere di origine.
Il suo personaggio attraversa fantascienza, horror e fantasy con la massima disinvoltura, per poi ritornare alla quiete della sua base a Darkwood. Nei primi 100 episodi ha affrontato vampiri e uomini lupo, zombie e inventori pazzi con robot assassini , antichi vichinghi e creature alla frankenstein, ragni giganti , pirati, uomini volanti etc. , mentre il suo collega texano ce ne ha messi quasi 80 solo per incontrare Yama, lo stregone figlio
di Mefisto, suo antico nemico e sedicente mago, in realtà poco più che un illusionista.
Nessun altro personaggio prima di lui ha mai spaziato su una così vasta varietà di temi, toni e generi narrativi.

2 - continua


mercoledì 17 ottobre 2012



LO SPIRITO CON LA SCURE ovvero L'EROE DEI TRE MONDI



Il più atipico tra i personaggi classici del fumetto italiano nasce nel 1961 dal desiderio di Sergio Bonelli di creare una serie di avventure a 360 gradi, emancipandosi dalle atmosfere western di TEX, celeberrima creatura del padre Gianluigi. L'ambientazione non è dissimile - l'America di fine Ottocento, allora massima palestra dell'immaginazione cinematografica e fumettistica - ma con una visuale e delle sfumature completamente diverse. Per cominciare, il protagonista non è nè un rappresentante della legge, nè un ribelle
nè alcun altro degli stereotipi di genere (pistoleri,cacciatori di taglie etc.): Z è un vigilante, elettosi al ruolo di
difensore dei deboli e di una giustizia morale e non istituzionale, al centro e a capo di un territorio selvaggio
chiamato DARKWOOD.
Risulta abbastanza evidente anche a una prima lettura come l'Autore abbia sapientemente mescolato varie
matrici narrative cercando una combinazione del tutto originale: se le affinità con Tarzan sono immediate e ovvie in più punti - il re della foresta, l'urlo di battaglia, la vaga assonanza del nome - altre sono meno palesi
ma di maggior sostanza. La foresta e il suo stesso nome richiamano SHERWOOD e il suo signore Robin Hood , mentre le caratteristiche di mistero e sacralità di cui Z si avvolge per mantenere una presa sulle tribù
locali riporta subito a PHANTOM, da noi noto come l'UOMO MASCHERATO. Proprio quest'ultimo è a mio avviso il predecessore ideale del nostro eroe: il "fantasma che cammina" mi pare il più chiaro antenato dello "spirito con la scure", che come lui ama fare le sue apparizioni cerimoniali tra le tenebre ed artigianali effetti speciali, suggerendo una sua valenza sovrannaturale, potente arma psicologica contro molti nemici.
"I criminali sono gente codarda e superstiziosa" afferma il capostipite di tutti i vigilantes, nientemeno che
BATMAN, il Cavaliere Oscuro. E con Batman Zagor ha in comune l'origine nell'uccisione dei genitori, per
vendicare i quali ha inizio la carriera di ciascuno. Ma qui finiscono le somiglianze, perchè proprio dalla vicenda della nascita di ZAGOR si sprigiona quell'unicità che darà un segno distintivo inconfondibile al personaggio, motivandone il fascino.
Gli eroi precedenti erano clear-cut, uomini alla John Wayne, interpreti di un'ideologia binaria di bene e male
chiari e contrapposti come il bianco e nero dei vecchi films: Z sarà l'eroe della dialettica tra i mondi, delle sfumature, esploratore delle tonalità di un grigio cui spesso apparteranno gli stessi suoi nemici, per la prima
volta interrogati nei loro moventi e non sempre condannati, anzi a volte persino redenti.
Come nasce, allora, l'enigmatico signore della foresta di Darkwood?

1- continua

lunedì 15 ottobre 2012







BATMAN : LA CONVERGENZA DEGLI OPPOSTI

Se il valore di un uomo viene misurato dai suoi nemici, allora quello di Batman esce da ogni scala: perchè al suo opposto simmetrico - l'opposto dell'ordine, della logica e della disciplina - sta un'entità sinonimo di caos,
follia ed entropia chiamata JOKER. Da sempre considerato la nemesi del Pipistrello , nato poco dopo
di lui nel 1940, è il solo abitatore del Volto Oscuro di Gotham su cui la cosiddetta ret-con , la retro continuity
che indaga e arricchisce il passato dei personaggi del fumetto, si sia sforzata invano.
Alan Moore, nel suo celebre THE KILLING JOKE, ha dato un passato al Principe del Crimine: anzi, ne ha
fatto una figura tragica, una vittima della casualità del Fato che lo ha privato degli affetti e della famiglia (la moglie incinta è morta per un banale incidente domestico) e poi dell'umanità, spingendolo in un vortice di eventi che trasformano anche il suo aspetto in una caricatura grottesca. Portato oltre ogni limite, di fronte
all'insensatezza devastante della sua vita , il cabarettista fallito Jas*** (l'inizio del nome è stato rivelato in "Immagini", Leggende di Batman USA 50) è sprofondato in una pazzia distruttiva priva di metodo che da allora infuria sulla Città che l'ha generata.
Questa caratterizzazione, benchè suggestiva, non toglie e non aggiunge davvero nulla al fascino terrificante
del clown malvagio che negli anni si è reso (si fa per dire) responsabile delle seguenti efferatezze:
1.Ha ucciso Jason Todd, il secondo ROBIN ("Una Morte in Famiglia")
2.Ha sparato alla schiena della figlia del Commissario Gordon, Barbara, paralizzandola ("Killing Joke")
3.Ha ucciso la moglie dello stesso Gordon, Sarah Essen ("Terra di Nessuno")
Nessuno come lui ha trascinato Batman sulla soglia della rottura dei suoi principi morali, più volte invitandolo
a mettere fine alla sua follia uccidendolo. Nessun come lui è ossessionato dalla figura del Pipistrello (che un autore malevolo come il Frank Miller de IL RITORNO DEL CAVALIERE OSCURO ha trasformato in
fissazione omoerotica ), ultimo baluardo inespugnabile di una ragione che rifiuta di cedere all'istinto e al disordine, non importa a che prezzo. Per questi motivi, la figura estrema del Joker più di ogni altra ha attirato
l'attenzione del cinema, che lo ha posto al centro di ben due film di enorme successo (il primo BATMAN di Burton e il secondo di Nolan) traendone grandi interpretazioni e un Oscar - quello postumo di Heath Ledger,
riuscito nell'impresa di surclassare il personaggio di Jack Nicholson.
Certo, la stessa cosa (meno l'Oscar) è capitata a CATWOMAN, ma per ragioni che hanno molto più a che fare con l'immaginario maschile che allo spessore psicologico del fumetto....

Passo e chiudo,
Janisch

venerdì 5 ottobre 2012







TRA LE PIEGHE DEL PIPISTRELLO
Altri Lati Oscuri di Batman...

Uno tra i luoghi comuni diffusi sul conto di Bruce Wayne, e spesso usato in contrapposizione all'altra icona pop che è Superman, è che si tratti di un'identità fittizia rispetto alla persona reale del Cavaliere Oscuro.
Quindi, mentre il Semidio di Metropolis non è che un costume messo addosso a Clark Kent, l'alieno allevato dal Mulino Bianco americano che esprime le migliori qualità della civiltà umana, Batman è la vera identità di cui Bruce non sarebbe che una maschera senza sostanza.
Quest'idea è suggestiva, ma semplifica la realtà di un personaggio di cui la complessità è il marchio di fabbrica e il tratto distintivo. Bruce Wayne stesso è caratterizzato da più livelli: il rampollo viziato e  fatuo che
alimenta le riviste gossip gothamite ( elemento che sarà in un primo periodo ripreso per il Tony Stark di IRON MAN) è in effetti una finzione messa in piedi non tanto per sviare i sospetti sulla sua identità notturna,che a nessuno dotato di senno potrebbe apparire verosimile, quanto per rendere plausibile le sue continue assenze dalla gestione delle sue industrie e per liberarlo più possibile dagli ingombri che presenza e impegno sociale comporterebbero.
La realtà del secondo livello Wayne è completamente diversa.
Bruce è un uomo iperattivo e ipercritico, con chiari problemi con l'autorità e una certa tendenza ad assumere
ruoli paterni/padronali: ha difficoltà col sonno e gestisce la sua rabbia spostandola sulle sue prede. Predilige i rapporti conflittuali, il che lo porta a intrecciare relazioni con donne impegnative e problematiche, sulle quali tende a fissarsi per poi rimuoverle. Una volta si è innamorato della sua terapista riabilitativa, Shondra (aveva avuto la schienza spezzata da BANE), la quale ha però fatto rapidamente una brutta fine. Di fatto, gli unici
romance duraturi di Bruce sono con due cattive ragazze di altissimo calibro: Talia Al Ghul, dal 1987 madre
dell'unico figlio del Pipistrello - Damian - e l'ineffabile Catwoman, con la quale le vicende sfiorano il segno
di un gioco di dominazione sadomasochista. In realtà estreme e simmetriche - Talia è una donna tradizionale,figlia devota e lieta di soggiacere alla preminenza del maschio, mentre Selina è un'anarchica femminista dalle sfumature quasi-lesbo - , queste due figure si equivalgono nell'attrarre e respingere Bruce
creando due posizioni di eterno stallo. L'una non può rinunciare alla lealtà al padre, uno spietato ecoterrorista e sterminatore di massa , l'altra non vuole abbandonare la sua fiera indipendenza e lo spregio delle leggi costituite.
Inutile dire che, se mai questa situazione venisse risolta da un impavido sceneggiatore a favore dell'una o dell'altra, Bruce/Batman si rivelerebbe un marito ancora peggiore di quanto ciascuna potrebbe essere come compagna. Perchè il vero amore ultimo del Nostro va oltre ogni possibile persona o figura, e nessuna forza
o sentimento al mondo potrebbe distoglierlo a lungo dalla sua implacabile crociata senza fine.
Questo spiega senz'altro come Batman intrattenga rapporti altrettanto intensi con il polo opposto di ogni sua azione, cioè con ogni figura che si avvicini al centro oscuro del disordine,della violenza, del Male Assoluto.
E nessun avversario ha mai svolto questo ruolo meglio del Principe della Follia, il JOKER.

3- continua

mercoledì 3 ottobre 2012






IL LATO OSCURO DEL CAVALIERE OSCURO
Tutto Quello che Pensavate di Sapere di Batman ( e Robin)

Batman è mediaticamente, alla pari di Superman e di spiderman, l'eroe del fumetto più popolare del mondo e di sempre. Ed è quello, però, la cui frammentazione d'immagine a nuociuto di più: il Batman dei fumetti di oggi è immensamente distanteBatman, a quello degli anni '50 e '60, ed altrettanto da quello delle famigerate serie televisive vintage, come pure da quello dei sette film di successo planetario che si sono succeduti in questi decenni. Oggi non esiste un'idea unitaria di B. aldilà del fatto che vive a Gotham, agisce di notte, guida una spettacolare auto ipertecnologica nera opaco e dà la caccia ai criminali vestito come un enorme pipistrello.
Ma B. è primariamente un personaggio dei fumetti, ed è nel suo medium di origine che dobbiamo cercare la risposta ad alcune domande che lo hanno riguardato in modo persistente:
- Batman sta con Robin?
- Che rapporti ha con B.con Catwoman?
- Che rapporti ha B.con Bruce Wayne?
-Chi è il Joker?

La prima domanda, più di tutte, ci dà l'opportunità di chiarire un fatto ovvio a chiunque sia un lettore di qualsivoglia fumetto, ma non al più ampio pubblico dei profani.
Il fatto è che B., come qualsiasi altro personaggio di fantasia,ha l'identità che gli viene data da chi lo scrive.
Già chiedere di una persona se "è gay" ha poco senso se riportata sull'arco temporale di una vita - perchè vi assicuro che poche cose sono veramente stabili nel tempo, e l'orientamento sessuale per il 20-30% della popolazione mondiale NON è tra quelle - , ma chiederlo di una finzione scenica non ne ha del tutto.
Nel tempo, Wayne ha assunto caratteristiche diverse e a spesso incongrue: negli anni '40 è un freddo e spietato vigilante del quale Robin è l'apprendista e l'elemento sdrammatizzatore,  come pressochè tutte le spalle (sidekick) degli eroi: lo Spirit di Eisner ha Ebony, il piccolo e buffo taxista di colore, Capitan America ha Bucky,  recluta impulsiva e arrogante - un modulo che verrà quasi generalizzato e che ha nelle no-stra-
ne  coppie Zagor/Cico e Dylan Dog/Groucho gli esempi più tardivi.
Il B.degli anni '50-'60, viceversa, agirà all'ombra oppressiva del COMICS CODE - un'istituto di autocensura creato dagli editori per scongiurare la temuta attenzione del Comitato per le Attività Anti-
Americane del Senatore McCarthy, che dopo cinema ed editoria stava setacciando anche il fumetto alla ricerca di propaganda socialista,disfattista e degenerata da estirpare. In particolare B. era sotto sorveglianza
per lo stato di ambigua convivenza di un adulto e un ragazzino, come pure la figura di Wonder Woman, vista come modello lesbo-femminista fortemente diseducativo. In questo contesto, scrittori omosessuali daranno
vita a una selva di sottotesti allusivi, sia per sfogo che per dileggio nei confronti della repressione dilagante, che formerà la leggenda del B.pedofilo così caro alla cultura gay post '68. Alla quale sfugge - quando non la ignora stizzita - il succedersi di compagne,complici e amanti che Wayne allinea invece dai primi anni '70: innanzitutto Talia Al Ghul, l'unigenita dell'arcinemico Ra's (opposto e simmetrico di B. per molti versi come lo sarà poi Bane negli anni '90, al punto che il primo finirà per designare il secondo come suo successore criminoso) dal quale Bruce avrà addirittura un figlio, Damian. Poi Vicky Vale, reporter (una Lois Lane gothamita) e la stessa Selina Kyle alias Catwoman, i cui rapporti con B.sono così intricati e torbidi da sfiorare la psicopatologia: indubbiamente, Bruce Wayne predilige le cattive ragazze dal cattivo carattere,che devono stimolare la sua fin troppo evidente propensione a dominare. Selina ne è attratta e lo sfugge in quanto portatore di ordine e di possesso,lo irride come esecutore della legge ma lo ammira come giustiziere, lo rincorre come master salvo poi scivolare al suo abbraccio così ingombrante.
In questa ridda di desideri frustrati e di rinunce ascetiche, Wayne trova buon gioco a privarsi di quell'amore che teme frenerebbe e fiaccherebbe l'unica emozione in cui pare abbandonarsi e trovare un significato alla vita: la feroce sete di vendetta appena trattenuta nell'ordine della  giustizia dal suo rifiuto di uccidere in cui
si traduce il suo slancio animale, e che gli provoca un appagamento che nessun rapporto umano, con qualsvoglia genere, gli potrebbe mai dare.

2- continua