sabato 23 febbraio 2013


EVENTO ZERO:
L' INCREDIBILE STORIA DEI PROTOTIPI MARVEL

1961.
Stanley Lieber, al secolo STAN LEE, sta studiando negli uffici della ATLAS COMICS - piccola casa editrice erede della TIMELY ed embrione nella ventura MARVEL - il lancio di una nuova generazione
di protagonisti di testate super-eroistiche, sulla scia del rinnovato successo del genere dopo l'eclissi di inizio anni '50 dovuto alla censura del periodo maccartista. La data spartiacque della pubblicazione del celebre
SHOWCASE 4, la prima apparizione del moderno FLASH, aveva riportato all'attenzione la grande famiglia della DC Comics: Superman,Batman,Wonder Woman e le nuove versioni di Green Lantern e,appunto,Flash.
Il progetto di Lee era inserirsi nel filone innovandolo creando eroi mai visti prima, più umani e problematici, incitando quindi l'identificazione del grande pubblico.
L'elaborazione dei personaggi da parte del suo staff - formato essenzialmente da Jacob Kurtzberg,entrato nella leggenda come JACK "THE KING" KIRBY, STEVE "DITKO" DITKOVITCH e DON HECK - ebbe luogo per due interi anni, dando luogo ad abbozzi,tentativi e "pilot" che in  vari casi costituiscono i cosiddetti "prototypes": dei veri e propri Eventi Zero in cui un futuro eroe o anti-eroe compare  in forma embrionale, a volte soltanto come proposta grafica e a volte come figura primaria o secondaria di una storia in cui compaiono già o uno o più dei suoi futuri tratti distintivi.
In questa dimensione hanno fatto la loro pre-comparsa sulle testate antologiche Atlas - contenitori di 3-4 racconti fantastici,fantascientifici o horror in genere di 6 pagine ciascuno, dai coloriti titoli STRANGE TALES, JOURNEY INTO MYSTERY, TALES OF SUSPENSE e TALES OF ASTONISH - non pochi futuri protagonisti dell'Era Marvel, in numeri oggi ricercatissimi e dai costi ragguardevoli. L'elenco comprende: HULK, IRON MAN, PETER PARKER (SPIDERMAN) e NORMAN OSBORN (GREEN GOBLIN),ZIA MAY e ZIO BEN,DR.STRANGE,L'ANTICO e il BARONE MORDO, PROFESSOR X,
ANT-MAN, LOKI, il DOTTOR DESTINO, L'UOMO SABBIA,ZZAX etc. In alcuni casi, invece, figure pensate come one-shot incontrarono un certo successo e vennero in seguito riprese, come il famoso drago FIN FANG FOOM , il titano alieno XEMNU - primo a portare il titolo di "Hulk" addirittura a metà 1960-e lo stregone atlantideo MASTER KHAN.
Questo è un indice ragionato dei principali Eventi Zero su cui esiste un consenso di massima , con maggior sostanza del semplice uso di un nome che sarà in seguito riciclato per un personaggio completamente diverso
- come MAGNETO,ELECTRO,SPIDER-MAN,COLOSSUS o lo stesso HULK.
Tutto ha veramente inizio a metà 1961, con il n.1 di AMAZING ADVENTURES, la quinta testata- conteni-
tore di short stories, che nonostante una breve e tormentata vicenda editoriale verrà consegnata alle crona-
che del fumetto per aver lanciato il nome di SPIDERMAN nel numero conclusivo (il 15). Ma è al suo esor-
dio assoluto che Lee e Kirby presentano il primo vero eroe della nuova era: il mistico DOCTOR DROOM,
adepto ed erede occidentale del manto di signore delle arti occulte orientali. Questo chiaro apripista del più
fortunato e famoso DOCTOR STRANGE durerà soli 6 numeri prima di cadere nell'oblìo, mentre il suo nome verrà riciclato- con una "r" in meno-per l'arcinemico dei futuri FANTASTICI QUATTRO. Molti anni dopo sarà ripescato come elemento mistico di una formazione di AVENGERS,con lo stesso insuccesso delle sue origini.
Subito dopo lo storico esordio del mitico Quartetto, il problema era di individuare in fretta un eroe individuale da provare e lanciare in una sua collana. Vari tentativi si succedettero in tutte le testate antologiche,fornendo vari embrioni: il primo ad essere selezionato fu il classico scienziato solitario dalla scoperta straordinaria, un biologo sperimentale di nome HANK PYM, il cui siero lo rendeva in grado di rimpicciolirsi a dimensioni d'insetto e comunicare/controllare le formiche.  Questo in TALES TO ASTON-
ISH 27. In TALES OF SUSPENSE 32, pochi mesi dopo, poteri simili vennero attribuiti a un apicultore mu-
tante. Il confronto tra i due pendette a favore del primo, che con il 35 di ASTONISH venne promosso a 1°
singolo eroe in costume col nome di ANT-MAN (mentre del teorico BEE-MAN rimasero solo prove su carta negli uffici della Casa delle Idee).
Il mese prima, SUSPENSE 31 aveva visto un mostro alieno indossare nient'altro che la futura maschera di
DOCTOR DOOM (senza "r"),la nemesi dei F4 che sarebbe apparso ufficialmente 60 giorni dopo,e il cui visual fu evidentemente completato raccogliendo spunti sulle varie testate.
Abbastanza chiara anche la fisionomia del futuro UOMO-SABBIA nemico abituale dei primi anni di SPIDERMAN, apparsa in forma di invasore alieno in JOURNEY INTO MYSTERY 70.
Ma forse il più clamoroso di questi casi è quello di Victor Avery, arrogante scienziato alla Dr.Jeckyll che trasforma se stesso in un colosso  mostruoso e invulnerabile di colore grigio, il cui aspetto è in modo incontestabile quasi identico alla prima versione di HULK, di qui estrapolata per la prima miniserie di 6 albi il cui n.1 sarebbe uscito nelle edicole due mesi dopo.
Non sempre , ancora ad oggi, sono stati individuati tutti i numerosi "try-outs" che gli artisti dello staff di Lee - Kirby e Ditko in primis - hanno sparso nelle cinque testate tra 1961 e 1962, e spesso le somiglianze hanno creato equivoci. Lo stesso Avery è stato superficialmente considerato un prototipo del nemico di Thor Mr.
Hyde, mentre solo il numero prima di JOURNEY - il 78 - è sfuggito ai più il fatto che le fattezze di Aaron lo Stregone , visitatore di un'altra dimensione inseguito da tre individui dalle fattezze e fogge vichinghe, è pres-
sochè identico al giovane Loki che conosceremo dal n.97 nei Racconti di Asgard, e che in versione più adulta già dall' 85 diverrà la regolare nemesi di Thor, suo fratellastro nonchè stregone supremo.
E d'altra parte, pochi si sono accorti da dove il grande Kirby ha sicuramente attinto per creare l'aspetto della COSA, il più inconfondibile dei FANTASTICI QUATTRO, dal massiccio e tozzo aspetto di ammasso antropomorfo di scaglie di pietra arancione...
E confrontate il look di queste spie marziane nella storia "I am Robot X" del 9/61 con quello degli agenti skrull, i primi alieni del nuovo universo Marvel, infiltrati a loro volta in FANTASTIC FOUR 2 del 1/62...
Meno  "inosservato" è stato il prototipo dell'OSSERVATORE, l'emissario extraterreste dal compito di neutrale cronista cosmico che incontrerà il Quartetto nel n.13, dopo una comparsata sotto le spoglie di "Zarkorr" in TALES OF SUSPENSE 35. Anche qui,ogni commento è superfluo.
Insomma, l'imponente lavoro di costruzione dell'edificio dei personaggi Marvel affonda le radici in un cantiere  di materie prime sparse, accumulate a volte per anni. Nel gennaio 1961 , ad esempio, usciva con questa copertina il n.16 di TALES OF SUSPENSE , con la storia portante su un uomo malato che occupava una gigantesca armatura metallica.
E nel Dicembre 1962, ai Fantastici Quattro e ad Ant-Man, a Hulk e a Thor si aggiungeva il protagonista del n.39 della stessa collana, dal fantasioso nome di IRON MAN.

Ma la storia più affascinante e intricata di prototipi è quella della nascita di SPIDERMAN, di cui in parte ho
già trattato nel primissimo articolo di questo blog. Nato per volontà di Stan Lee, che voleva a tutti i costi portare alla nuova Casa un eroe di tipo metropolitano, meno fantascientifico e più quotidiano dei precedenti e dei concorrenti, il futuro Peter Parker è l'esito di studi e selezioni complesse da parte del suo ideatore Steve Ditko,i cui passi e indizi possono essere mappati più o meno come segue.
Come tutti i fans sanno, PETER PARKER e il suo celebre alter ego sono comparsi ufficialmente nell'Agosto 1962 sul numero 15 di AMAZING FANTASY , albo conclusivo della collana e punto di lancio della successiva serie di AMAZING SPIDERMAN. Ma due mesi prima, in Giugno, sul n.97 di STRANGE TALES (la cui copertina è riportata in apertura di articolo) Ditko metteva a punto i comprimari di Peter,la coppia ZIO BEN e ZIA MAY.
Le poche pagine di "Goodbye to Linda Brown" sono oggi tra gli oggetti più ricercati dagli appassionati. Ma il mese successivo, in AMAZING 14 di Luglio, Ditko ci mostra addirittura lo stesso Peter sotto le spoglie di Tad Carter, protagonista di "The Man in the Sky", storia in cui un teenager scopre improvvisamente di avere poteri telepatici e per questo viene emarginato e aggredito dai compagni di scuola.
"Tad" viene sottratto al linciaggio dall'azione a distanza di uno sconosciuto che lo trasporta telecineticamente in volo, e parlandogli con la mente gli annuncia di essere come lui un mutante, e che lo condurrà al sicuro in un luogo dove le persone come lui potranno vivere in pace sino al giorno in cui l'umanità sarà pronta ad accettare i suoi successori.

Questo è il racconto più importante di tutto il periodo pre-eroico Marvel  - presentato in Italia soltanto nello splendido volume SPIDERMAN COLLECTION 1 del 2004, Panini Comics: qui si intrecciano le due tematiche che Lee intendeva sviluppare come linee portanti delle nuove serie: quella del singolo eroe teenager e quella sociale della mutazione e della persecuzione del diverso (ricordiamoci che l'intero gruppo creativo di Lee era ebraico e che ancora fresco era il ricordo della Shohah,rinnovato dalle voci delle deportazioni sovietiche).
E così, mentre Ditko esplorava i suoi try-outs grafici definendo l'aspetto del personaggio, lo scrittore sceglie-
va una netta separazione tra le due linee, ritenendo che la provenienza dei poteri di Peter Parker da una fonte innata come la mutazione avrebbe danneggiato il meccanismo di identificazione con il giovane medio americano. Al tema mutante sarebbe stata riservata la serie ventura di X-MEN, a cui è dedicata l'attuale serie di articoli L'ODISSEA DELLA DIFFERENZA.
Che invece l'elaborazione ditkiana venisse da più lontano del contest interno tra ipotesi di eroi dai nome di insetto (Ant-Man,"Bee-Man" o Spider-Man), è rivelato da un suo racconto dell'Aprile '61 dall'ironico titolo "A Look in the Future", apparso sul n.27 di una rivista della Charlton Comics e riedizione di una sua più vecchia storia del '57: e se già la copertina mette i fans di SPIDERMAN sul chi vive, mostrando un primo piano di un personaggio decisamente identico a NORMAN OSBORN, la tavola d'apertura ha un effetto a dir poco sconvolgente. Vediamo infatti "Norman" alla sua scrivania di dirigente mentre,con la postura sprezzante che gli sarà abituale in futuro, ammaestra un giovane postulante di nome "Peters"...in tutto e per tutto UGUALE A PETER PARKER...!
Questa sola tavola - che può essere visionata su uno dei siti USA dedicati alle edizioni Charlton, ed è stata ristampata in Inghilterra nel n.16 della rivista in b/n WEIRD PLANETS, delle edizioni Alan Class - , oltre a confermare la versione per cui sia Parker che Osborn sono creazioni visual interamente opera di Ditko, ci
rivela l'iter di selezione grafica dei personaggi che verranno presto trasferiti in quello che sarà il più popolare serial Marvel di sempre ( e avvalora la versione ditkiana dell'annosa disputa con Stan Lee circa il fatto che Osborn , che Ditko avrebbe introdotto in incognito nei nn.23 e 25 di AMAZING prima della presentazione ufficiale del 31, sarebbe nato da subito come antitesi negativa di Spidey anche al di fuori della sua identità criminale di GOBLIN). Non solo, ma a tavola 4 "Norman" si dedica addirittura ad abbattere con un pugno un massiccio personaggio in tutto e per tutto identico al futuro UOMO SABBIA...!
Questo lavoro di progettazione interna è stato abituale per Ditko, che ad esempio a due mesi  dall'esordio del DR.STRANGE su STRANGE TALES 110 nel Luglio 1963, e per la precisione nel n.108, ha già definito nel dettaglio le sembianzer del suo arcinemico stregone BARONE MORDO, infilato nel racconto "The Iron Warrior" alle prese nientemeno che col Mago Merlino! Nessuna coincidenza, naturalmente.
Lo stesso Jack Kirby nella creazione del parco-personaggi del nuovo universo Marvel avrebbe derivato fattezze ed effetti vari dalle sue storie trascorse: i mutanti Quicksilver e lo stesso Professor X devono molto a figure comparse in STRANGE TALES 67 e 69, ancora nel lontano '59.
I nomi stessi, come ho anticipato,vennero a volte recuperati da antiche creazioni dimenticate, spesso mostri alieni di fine anni '50: MAGNETO, COLOSSUS (una statua animata di provenienza sovietica, il che dirà credo qualcosa ai lettori di X-MEN), ELECTRO, nonchè HULK erano dei già sentiti per gli appassionati
dell'era Atlas. Persino SPIDERMAN  era stato usato per una creatura che campeggia sulla copertina di JOURNEY INTO MYSTERY 73 dell'Ottobre 1961.
Ad oggi, non mi risulta siano ancora stati catalogati tutti i tryouts,o precursori o prototipi che dir si voglia che Kirby,Ditko,Heck e i meno noti Reinman e Sinnott possono aver sparso tra le pagine delle centinaia di short stories del periodo Atlas. Questa introduzione ha voluto appunto fare da spinta per uno studio più approfon-
dito dei lavori di questi artisti anche aldilà delle riviste proto-Marvel (vedi la nota sul Ditko della Charlton),che potrebbero riservare ancora svariate sorprese.

Dario Janese,
23.2.13






























mercoledì 13 febbraio 2013






X-MEN: L'ODISSEA DELLA DIFFERENZA
Parte Terza

Il concetto espresso dal nuovo serial mutante è, in quel tardo 1963: esiste una nuova America differente da quella passata, e forse migliore. Se la ignoreremo, sarà a nostro rischio. Se la perseguiteremo, sarà a nostro
danno. La strada da percorrere è il dialogo, per imparare gli uni dagli altri.
La prima composizione del gruppo è molto interessante e indicativa.
Scott Summers, alias Ciclope, leader del gruppo, è un giovane introverso e schivo, un orfano la cui unica famiglia è il gruppo: nel Professor Xavier ha una chiara figura paterna, per la cui approvazione mostra inso-
spettabili qualità di guida sul campo. Anche il suo potere è rivelatore: i suoi occhi emettono scariche incon-
trollabili di energia, che vanno bloccate da occhiali dalle lenti rosse che è costretto a portare 24 ore su 24.
Quale migliore immagine del potenziale di forza inespressa della giovane nazione invisibile di domani, e della sua difficoltà di manifestazione e comunicazione?
Gli occhiali di Ciclope possono nascondere ogni segreto del futuro anteriore: dal grido di libertà del popolo
nero di Luther King all'emancipazione degli stili di vita propugnato dai cantori del rock, dal disagio giovanile affermato dalle figure di James Dean e Marlon Brando di "Gioventù Bruciata" e "Il Selvaggio" al coming out della sessualità diversa che prenderà voce nella rivolta di Stonewall.
Warren Worthington, l'Angelo, è il sogno dell'America WASP: bello e nordico, ricco e disinvolto, un vincitore nato. Ma la sua è forse la diversità più stridente: perchè le ali che nasconde ripiegate sotto gli abiti , se da un lato lo rendono esteriormente simile a una figura biblica che tradizionalmente è simbolo di perfezione e di annuncio del volere divino, dall'altro ne fanno paradossalmente un mutante e quindi un paria. Il messaggio di Stan Lee qui è trasparente: la mutazione non discrimina per aspetto o ricchezza , è ovunque.
Hank McCoy, la Bestia, possiede insieme le caratteristiche fisiche e atletiche tipiche della tradizionale figura del bruto forzuto (tipo l'assistente nero del mago Mandrake, Lothar) , ma coniugate a un intelletto superiore di scienziato, che ostenta un eloquio forbito anche nelle scene di lotta più serrate. Ancora un paradosso, inteso svecchiare la rigidità delle vecchie categorie e i clichè di cinema e fumetto.
Jean Grey, Marvel Girl, tutt'altro che la tipica bellezza di spalla della tradizione, primeggia nello studio ed è assistente diretta del Professor Xavier: esile e rossa di capelli (caratteristiche poco convenzionali all'epoca),il suo potere psicocinetico in breve si dimostra quello dai maggiori margini di sviluppo che ne farà presto il membro più potente del gruppo - mentre la splendida simil-Marylin Sue Storm di FANTASTIC FOUR per i primi due anni di serial oscillerà dal ruolo di ostaggio a quello di peso morto della band, prima di venire finalmente accolta nel nascente aspetto di "donna emancipata".
Infine Bobby Drake, l'Uomo Ghiaccio, tendenziale mascotte a causa della sua età giovanissima, mostrerà precocemente doti di responsabilità e maturità che al Robin di BATMAN avevano richiesto oltre due decenni di preparazione.
Paradosso principe, infine, quello del fondatore e nume tutelare Charles Xavier, il Professor X: non solo genio scientifico, ma addirittura la mente più potente del pianeta - capace di penetrare i pensieri altrui e di proiettare i propri a distanza - , pensatore illuminato e motore di un'idea di fraternità e convivenza civile globale, eppure fisicamente disabile confinato su una sedia a rotelle. Stephen Hawking e Gandhi insieme.
Primo serial Marvel disegnato su uno sfondo dichiaratamente politico-sociale, X-MEN nella sua prima fase contenne il suo potenziale innovatore segliendo di non coinvolgere la dimensione etnica nei suoi temi, ed evitando di presentare personaggi di colore, orientali o semitici. La lotta razziale era in pieno svolgimento e mobilitava energie polarizzate: prendere posizioni definite avrebbe potuto colpire negativamente le vendite.
La situazione , intrinsecamente instabile, sarebbero però in pochi anni mutata fino al punto di rovesciarsi completamente.

3 - continua

martedì 5 febbraio 2013






X- MEN : L'ODISSEA DELLA DIFFERENZA
S e c o n d a   P a r t e

Quando il primo numero della nuova serie X-MEN vede gli scaffali delle edicole, si verifica uno strano e inquietante connubio tra finzione e realtà.
Un gruppo di ragazzi dagli straordinari potere innati , addestrati da un enigmatico scienziato paralitico in grado di leggere e controllare i pensieri degli uomini, interviene per salvare una base militare sequestrata da un terrorista capace di piegare la forza basilare del magnetismo alla sua volontà.
Fin qui, niente di straordinario... se non che le due forze opposte appartengono alla stessa razza, l'ipotetico
Homo Superior, nata dalle recenti mutazioni causate dall'avvento dell'Atomo e delle sue radiazioni: e mentre l'una intende affiancare l'Homo Sapiens nel governo del pianeta, l'altra è determinata a soppiantarlo e ad accelerarne l'estinzione.
Questa prospettiva colpisce profondamente l'immaginazione americana: l'idea del nemico interno un tempo vestiva i panni dell'ideologia comunista o nazista, mentre ora acquisisce un'ampiezza antropologica e si sfrangia, si articola in orientamenti guidati da principi e valori tra loro opposti. La visione di Xavier, fondatore e guida spirituale e politica degli X-Men, è pacifista e mira alla coesistenza razziale, mentre quella di Magneto, padre-padrone di una sua Confraternita Mutante, è aggressiva e di impronta totalitaria. Non a caso il primo ha potere sovrano della forza della mente, mentre l'altro domina le energie primordiali della materia. Lo spacco tra le due scuole percorrerà l'intera storia mutante sino ad oggi, arricchendosi in seguito di specificità e retroscena che rifletteranno il progressivo sfaccettarsi della situazione politica mondiale.
La grande intuizione di Chris Claremont, lo scrittore che nel 1974 riceverà da Stan Lee le redini della gestione della serie e che la porterà alla vetta dell'attenzione e delle vendite internazionali, sarà di fare di
Magneto stesso un perseguitato, segnato dallo sterminio della sua famiglia nei lager nazisti, e di trasformare quindi quella che fin lì era stata l'ennesima crociata per il potere assoluto da parte di un aspirante tiranno,in un titanico atto di vendetta che inscena la tragedia della vittima che si fa carnefice.
Forse per questo Claremont aveva evitato per Magneto - al secolo Erik Lensherr - l'ovvietà dell'appartenenza ebraica: troppo forte e diretto sarebbe stato il richiamo alla vicenda del conflitto tra lo Stato di Israele e la Palestina, la cui violenza era all'epoca costantemente sotto i riflettori , e non avrebbe mancato di generare polemiche e speculazioni -; le quali  oggi sono anzi usate come strumento di marketing,
ma allora erano temute ed evitate il più possibile, perchè ancora fresca era la memoria del periodo delle censure maccartiste e del codice di autodisciplina del Comics Code (infranto per la prima volta proprio da Stan Lee nel 1971 con una celebre storia di AMAZING SPIDERMAN sul tema proibito della droga).
Il leader dei Mutanti Malvagi sarà quindi rivelato di origine zingara, e vittima non solo di Auschwitz prima,ma del regime stalinista in seguito: emigrato in Ucraina, infatti, il primo manifestarsi dei suoi poteri attrarrà l'attenzione delle autorità locali ed Erik vedrà la figlia arsa viva in un assalto alla sua casa da parte di una folla
ignorante guidata dal locale capo di sezione. L'orrore della scena ne causerà un'esplosione incontrollata di energia che ucciderà tutti i presenti tranne la moglie Magda, che atterrita e inorridita fuggirà da quello che ora vedrà come un mostro. Rimasto solo al mondo senza una vera colpa, Erik compirà il transito irrevocabile da vittima a giusitiziere , rinunciando al suo stesso nome per divenire una forza di natura e una funzione della Storia: l'agente dell'estinzione dell'Homo Sapiens.
E' interessante e indicativo dei tempi attuali notare come dagli anni '90, mutante le circostanze di politica interna e internazionale, un'operazione di cosiddetta retro-continuità ("retcon") altererà l'identità razziale di Magneto rendendolo effettivamente ebreo, dandogli un nuovo nome (Max Eisenhardt) e nazionalità polacca,e spiegando come Erik Lensherr sia stata una creazione di un falsario romeno commissionata dallo stesso Max per nascondere la sua reale provenienza. 
Comparativamente molto più banale il passato di Charles Xavier, figlio di un ricco scienziato WASP (white anglo-saxon protestant), afflitto solo da un fratellastro malvagio dal fantasioso nome di Cain e da uno psicotico figlio anche lui mutante, nato dal rapporto di gioventù  con una ricercatrice israeliana di nome Gabrielle Haller. Proprio ad Haifa aveva incontrato "Erik", allora assistente in un ospedale psichiatrico,e ne era divenuto amico, senza che nessuno dei due rivelasse la propria natura all'altro (qui come in vari altri punti e storie la tematica della mutazione può essere facilmente trasposta a quella dell'orientamento sessuale). Ciò si verificherà in modo traumatico durante un confronto con la banda di un criminale e terrorista nazista, dando modo a ciasuno dei due di prendere coscienza sia della loro affinità, che delle loro insormontabili differenze nel modo di affrontare la loro diversità in rapporto all'umanità che li circonda.
Gandhi e Che Guevara, Luther King e Malcom X : Xavier e Magneto intrecceranno una polarità fatta di
rispetto e ostilità mortale, portata sul più ampio palcoscenico del mondo dai successi della trasposizione cinematografica, e ancor oggi lontana dal trovare una soluzione - come ancora non l'ha trovata alcuna delle grandi opposizioni (di etnìa, di religione, di sessualità, di classe ) che affliggono la modernità.

2 - continua