giovedì 29 novembre 2012






LE MOLTE CENERI DEL SOGNO AMERICANO
La Morte Ciclica di Capitan America

Dal 1964 in avanti Steve Rogers, attraverso il suo alter ego in un costume che susciterebbe ampie risate se non ci fosse lui dentro , interpreterà il percorso politico e spirituale di un'America sempre più tormentata e
dubbiosa. Il segno caratteristico della storia del personaggio diventerann le crisi periodiche che sembreranno
determinarne la fine e poi l'inevitabile resurrezione.
Una prima volta nel 1969 il genio dei comics Jim Steranko simulò la scomparsa di Cap facendo ritrovare una maschera con le fattezze di Rogers (C.A.111),per convincere il mondo che si trattasse di un'identità fittizia dietro la quale si celava un mistero governativo. Questo per proiettare l'eroe nel mondo narrativo dello spionaggio internazionale che spopolava all'epoca attraverso il successo di James Bond, che aveva il suo equivalente Marvel nella figura di NICK FURY, capo dell'organizzazione SHIELD.
Gli interventi per aggiornare il personaggio e renderlo attuale sia per il pubblico più giovane che per quello
progressista, che tendeva a identificarlo con i valori conservatori dell'establishment, proseguì l'anno successivo con l'introduzione di FALCON (CA 117): primo eroe afro-americano Marvel ( il PANTERA NERA presentato in FANTASTIC FOUR 52 era interamente africano,e regnante dello stato di Wakanda) e di estrazione schiettamente popolare e metropolitana. I due presto comporranno una squadra operativa, fino ad associare per un pò il nome di Falcon al titolo stesso della testata.
La seconda "operazione rinascita" raggiungerà il culmine nel 1971, quando con il n.139 Steve Rogers prenderà la storica decisione di arruolarsi nel corpo di Polizia di New York per essere vicino ed imparare a
conoscere la gente comune che protegge, libero dall'ombra oppressiva della sua identità in costume.
In questo modo gli echi della rivoluzione culturale del '68 si esauriranno dopo aver fatto di Cap il prototipo
dell'eroe impegnato ma non ideologico, socialmente attivo ma non socialista, servitore pubblico ma critico di
un sistema politico che ha dimostrato grande difficoltà nel correggere se stesso. Famosa la frase pronunciata
da Falcon al proposito: "In questo Paese c'è qualcuno che lavora per rendere i ricchi più ricchi e i poveri più poveri, e questo a me non sta bene!"
Questo ci porta alla seconda grande crisi nella storia di Cap,nata come l'ennesima trama di lotta contro un
gruppo di potere criminale di nome IMPERO SEGRETO, ma che avrebbe acquisito in corsa uno sviluppo dirompente: perchè nello stesso periodo 1973-74 si disegnava alla cronache la fosca vicenda dello scandalo
Watergate,che avrebbe alla fine provocato le dimissioni dello stesso Presidente Richard Nixon.
Malgrado le successive smentite dello staff Marvel, l'autore di allora Steve Engleheart decise polemicamente
di mostrare la fuga del capo dell'Impero all'interno della Casa Bianca e il suo suicidio finale alla scrivania dell'Ufficio Ovale, la sala di lavoro del Presidente (CA 175). Il volto rimane nell'ombra e si dichira soltanto (in didascalia) che si tratta di "un alto funzionario del governo": ma lo shock della scoperta per Cap si giustifica solo alla luce dell'intendimento dello scrittore, ed è tale da causare in lui la decisione di rinunciare al ruolo di difensore pubblico di uno Stato che gli appare irrimediabilmente compromesso.
Con il n.176 Steve Rogers abbandonerà per la prima volta l'immagine di Capitan America, per assumere poco dopo l'identità alternativa di eroe popolare e senza bandiera, dal significativo nome di NOMAD.

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mercoledì 21 novembre 2012







LA SECONDA VITA DI CAPITAN AMERICA: UN UOMO FUORI DAL TEMPO

1964.
L'America di Kennedy si sveglia diversa da quella sorridente e repressa che l'isteria conservatrice della Caccia alle Streghe aveva cercato di congelare come un dipinto di Norman Rockwell.
L'America di Kennedy, prima di tutto, ammette i suoi problemi. Il disagio giovanile e l'ingiustizia sociale
portano la violenza nelle strade metropolitane. La popolazione nera sfila con Martin Luther King per reclamare i suoi diritti: I HAVE A DREAM, dice a Washington, il centro politico della nazione.
Poi, l'America di Kennedy perde Kennedy: ucciso da chi,poco importa. Il trauma è inimmaginabile per chi,
come gli europei,  guarda senza capire a un Paese così vicino e così lontano, che aveva sognato di essere perfetto e si scopre diviso, diseguale, tradito.
Stan Lee e Jack Kirby hanno tracorso dieci anni a creare storielle brevi su mostri,fantasmi e minacce aliene per riviste-contenitori dai titoli tipici - STRANGE TALES, JOURNEY INTO MYSTERY, TALES OF SUSPENSE e TALES TO ASTONISH. Il successo nel 1961 di FANTASTIC FOUR - una serie di gruppo su supereroi dall'aspetto inquietante e dalle dinamiche interne da famiglia litigiosa, con un mostro,un teenager e una donna guidati da uno scienziato nerd  che sembravano uno spaccato del Paese dell'epoca - aveva dato loro forza economica e commerciale. Il boato di SPIDERMAN nel '63 aveva messo in scena i
disagi della gioventù americana, dalle difficoltà economiche ai problemi d'integrazione e di lavoro. X-MEN aveva per la prima volta fissato col concetto di "mutante" il valore positivo della diversità in sè, dopo esser stata la realtà rimossa dell'intero decennio precedente.
I due autori decisero che era il momento per riproporre uno standard morale al di sopra delle parti, un simbolo di unità e di integrità che potesse superare i sospetti e le divisioni e dal medium popolare del fumetto lanciasse un appello di speranza all'America orfana della sua guida spirituale. E l'unico candidato possibile era Steve Rogers, il James Stewart dei comics, l'uomo perfetto nella sua onestà e modestia, limpido ed esemplare aldilà del genere,la razza,il credo e l'opinione politica.
L'unico problema era che Capitan America era svanito dalle cronache, era poco più che un ricordo.
L'operazione di recupero che Lee architettò per riportarlo nel presente fu scaltra al limite del geniale.

La testata anziana della neonata Marvel (che aveva rilevato le serie Atlas ex-Timely degli anni '50) era STRANGE TALES, che dal n.101 ospitava le storie della Torcia Umana, il popolarissimo eroe teenager dei Fantastici Quattro. Il fatto che il personaggio riprendesse di fatto la primissima creazione della Timely - la
prima Torcia datava Ottobre 1939, ed era comparso in MARVEL COMICS 1, in onore del quale era stata ri-nominata la nuova casa editrice - agli occhi di Stan Lee era una circostanza in più per il piazzamento dell'Operazione Rinascita.
Fu così che nel n.114 del Novembre '63 un abile impostore si presentò sotto le spoglie di Capitan America per coprire, in realtà, un progetto criminale poi sventato dalla Torcia: ma per la prima volta il Paese rivedeva il suo antico eroe, assistendo a una sorta di prova generale del suo ritorno; e alla fine della storia la redazione invitatava i lettori ad esprimersi sulla possibilità di un ritorno vero e proprio.
L'improvvisato referendum ebbe un esito incoraggiante, per cui Lee e Kirby si misero al lavoro: si decise di non rischiare un rilancio su una testata singola, ma di andare per gradi inserendo Cap in un contesto di gruppo. Fu scelta la serie AVENGERS, un contenitore che già riuniva eroi provenienti dai loro titoli indivi-
duali: THOR, HULK, IRON MAN e GIANT-MAN. Lo storico numero 4 del Marzo 1964, il cui prezzo si
aggira oggi sui 7000 dollari, vide questo eterogeneo team ritrovare nelle acque dell'Artico un blocco di ghiaccio contenente il nostro eroe, rimasto congelato in animazione sospesa fin dagli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale.
Una metafora ironica, cui fu data sostanza narrativa con un intervento di Ret-Con (retro-continuity, termine per designare la riscrittura di eventi passati in un continuum di narrazione) che vedeva Cap disperso nel '45 in un'azione bellica in territorio europeo, volta a sventare il lancio di un missile contro l'America da parte dello scienziato nazista Zemo.
Nello stesso episodio perdeva la vita Bucky, trauma il cui senso di colpa diventerà un tormentone negli anni a venire- e cui porrà fine in tempi recenti la discutibile resurrezione della giovane spalla, che verrà rivelato essere stato salvato e catturato dai Sovietici per divenire poi un temibile agente al servizio del KGB.
Ora, l'abilità di Stan Lee fu di ridisegnare la periferia narrativa di Cap, mantenendo intatti i valori e i principi che lo definivano, ma spostandoli nel contesto problematico e in divenire dei nuovi anni '60: Steve Rogers si
troverà quindi ad essere un uomo fuori dal tempo, sintesi e bandiera dello spirito costituzionale americano ma portato di fronte ai dilemmi e alle spaccature che il cambiamento sociale ha comportato. Cap dovrà affron-
tare i temi della contestazione e del razzismo, della diseguaglianza e dell'alienazione con un impatto e una partecipazione che nessun altro eroe del fumetto  avrebbe potuto presentare.
Ancora più del SUPERMAN della DC, la sua resterà nei decenni la voce autentica dell'America di fronte al mondo: un'America con gli occhi aperti, che cresce e si interroga confrontando di continuo i principi a cui si ispira con la realtà della vita e della Storia.

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domenica 18 novembre 2012




IL VOLTO DELL'AMERICA : I TEMPI CHE CAMBIANO

Il primo Capitan America di Simon & Kirby fa sfoggio di uno scudo di forma tradizionale, forse leggermente ridicolo,e porta una pistola alla cintura. Questa fisionomia muterà rapidamente a causa delle rimostranze di una casa editrice di nome MLJ, che osserverà la somiglianza dello scudo con il simbolo sul costume di un
loro eroe patriota di nome, appunto, SCUDO, inducendo l'editor Goodman a chiedere agli autori una modifica immediata. Così, col n.2 della serie Cap riceverà in dotazione il  celebre scudo circolare stellato,
mentre la pistola scomparirà in favore di un approccio interamente atletico all'azione.
Nessun intervento invece sulla figura di BUCKY, l'aiutante teenager chiaramente analogo al Dusty di Scudo,
che aveva riscosso ampio gradimento presso il pubblico più giovane.
Tra il 1941 e il 1945 Steve simboleggiò con immensa conosonanza popolare il sogno sia il sogno americano
dell'Uomo Qualunque la cui volontà trascende ogni difficoltà , sia l'immagine della Democrazia che l'ombra nazifascista sembrava oscurare in Europa.
Steve Rogers compone, con le sue qualità totalmente terrestri - è semplice e sobrio-quasi-schivo di carattere, solido e posato ma con una squadratura incompatibile con ogni compromesso - , una triade di elementi con i suoi due alleati dell'epoca: la Torcia Umana, un uomo artificiale in grado di infiammarsi a volontà e volare, e il principe di Atlantide Namor, anfibio invicibile nel mare suo elemento.
Stanley Lieber, altro ebreo di origine germanica, entrerà nello staff creativo col n.3 della testata : sarà lui a
riprendere la sostanza del personaggio Torcia a vent'anni di distanza, e a inserirlo in un nuovo gruppo di
eroi chiamati FANTASTICI QUATTRO, che porteranno l'ex Timely (poi chiamata MARVEL) a nuove
vette di popolarità mondiale. Ma per tutto il periodo bellico, sarà CAPT.AMERICA COMICS il periodico più venduto del Paese, tanto da sorpassare col suo milione e più di copie mensili la stessa rivista principe
TIME.
Con la fine del Conflitto, però, il personaggio si troverà privato delle condizioni da cui era nato, e l'interesse dei lettori andrà rapidamente scemando. La prima vittima del calo di vendite sarà Bucky, messo a riposo e
da parte nel 1948 a favore di un'eroina fidanzata di Cap, nel tentativo di cavalcare il successo di serial d'azione e di coppia come L'UOMO OMBRA cinematograficocon Dick Powell e Myrna Loy, o gli stessi FLASH GORDON e MANDRAKE, sempre affiancati dalle loro Dale e Narda.
Ma il sotterfugio non diede esiti, e nel giro dei due anni successivi il pubblico abbandonò la testata insieme al genere bellico in generale. Dopo un maldestro tentativo di convertire la serie in una delle antologie horror pulp allora di moda, il febbraio del 1950 vide col numero 75 l'ultima apparizione del nostro eroe.
Tre anni dopo, la nuova casa ATLAS che aveva rilevato i diritti delle uscite Timely si segnalò per il bieco
tentativo di rilanciare Cap in veste di "Spacca-Comunisti", proseguendo la numerazione interrotta con tre
beceri episodi di ruffianeria nei confronti della dilagante atmosfera di caccia alle streghe. L'infamia ebbe fortunatamente termine già col n.78, nell'indifferenza generale.
Capitan America a tutti sembrava editorialmente finito, e per sempre.

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mercoledì 14 novembre 2012


CAPITAN AMERICA ovvero  IL PRIMO VENDICATORE

I personaggi del mondo del fumetto ( o arte sequenziale) hanno due storie: una interna al fumetto stesso, ed una esterna nel mondo reale , il nostro, che li ha creati.
Una loro biografia completa deve quindi scorrere ambo le vite parallele che gli appartengono, quella della loro narrazione e quella di chi li ha narrati.
Il caso di CAPITAN AMERICA è esemplificativo più di qualsiasi altro perchè, come personaggio scelto
come simbolo e sintesi delle qualità di una nazione, ha accompagnato ogni passo significativo di quella nazione stessa.

STEVEN GRANT ROGERS  nasce inevitabilmente il 4 Luglio, nell'anno 1922 in un quartiere popolare di
New York. E' figlio di poveri immigranti irlandesi, e rimane da subito orfano di padre. Viene cresciuto dalla madre Sarah, che muore di polmonite aggravata dagli stenti e dalla fatica quando lui è ancora adolescente:
magro al limite del macilento, è però portato per le arti grafiche, studia disegno e inizia a lavorare come il-
lustratore quando il destino lo porta in una sala cinematografica dove prima di un film viene proiettato un
cinegiornale sull'ascesa del regime hitleriano in Europa.
L'odio immediato per il nazismo induce Steve a offrirsi volontario in un centro di reclutamento dell'Esercito,
dove, respinto per debolezza di costituzione, colpisce però per convinzione e caparbietà l'attenzione del
generale Phillips il quale lo propone come cavia per il test umano di un siero destinato a produrre una generazione di super-soldati americani. Il progetto, codificato come Operazione Rinascita, è condotto da
uno scienziato ebreo tedesco fuggito dalla Germania, il dr.Abraham Erskine. Questi viene ucciso da un infiltrato nazista subito dopo il successo del test, lasciando Steve come unico esponente di una nuova armata
che non sarà mai, causa l'irriproducibilità della formula, nota al solo Erskine.

Joseph Simon, scrittore, e Jacob Kurtzberg (per la Storia JACK KIRBY), disegnatore, sono autori di origine ebrea allarmati e indignati per la ritrosia americana ad entrare nel conflitto dilagante in Europa contro
la Germania delle leggi razziali e dell'aggressione a Cecoslovacchia e Polonia. E' l'autunno 1940 quando il
nuovo simbolo della democrazia militante prende forma nelle loro menti come protagonista consapevole di
una rarità come un fumetto esplicitamente politico, fin dalla clamorosa copertina di CAPTAIN AMERICA
COMICS che esce in Dicembre vendendo quasi 1.000.000 di copie.


Il primo nome studiato da Simon è "Super American", ma la presenza sul mercato di un "super" precedente e illustre per la concorrente DC è di ingombro e alla fine l'Autore opta per una qualifica militare, dotandolo di un attendente ("sidekick") adolescente come era in uso all'epoca per attrarre il pubblico dei teenager, sulla scorta del ROBIN di BATMAN. La datazione di copertina ha fatto spesso collocare la nascita del personaggio al 1941, ma la prassi editoriale americana era di postdatare la data di uscita formale di 3 mesi,
ma le edicole accolgono CA Comics 1 nel 12.40, un anno prima dell'attacco giapponese a Pearl Harbor.
Le reazione popolare è entusiasta, e le cifre di vendita saranno imponenti per tutti gli anni del Conflitto, ma
la destra radicale e i gruppi anti-interventisti opporranno aspre critiche al fumetto, definendolo di volta in volta militarista, guerrafondaio e strumento  ora della borghesia conservatrice ora della lobby ebraica newyorkese. La redazione della Timely Comics dovette essere messa sotto scorta di polizia, e il Sindaco La Guardia espresse la sua solidarietà agli Autori per il flusso costante di minacce subite dalle opposte frange dell'estremismo politico.

Due importanti dettagli dello scenario di Operazione Rinascita verranno successivamente alterati: intanto il processo medico di intervento su Steve passerà da una serie di inezioni a una semplice assunzione orale ,
causa le disposizioni del Codice di Autoregolamentazione che dal 1954 proibirà di illustrare qualsiasi atto di somministrazione di droghe (in fondo Steve viene sottoposto a una sorta di doping definitivo!). Quindi, la goffa fine di Kruger, la spia tedesca che uccide il Dr.Erskine, nel 1968 verrà rettificata da incidente - il nazista fuggendo dalla collera di Steve andava a urtare un macchinario ad alta tensione - in giustizia sommaria
in quanto sarà lo stesso Rogers a scagliare il nemico contro la macchina. Il primo atto di CAPTAIN AMERICA sarà dunque, per quanto preterintenzionale, un'esecuzione capitale - una differenza forte, che
vuole caratterizzare la natura responsiva e vendicativa del torto che sarà attribuita al personaggio.

1- continua