venerdì 28 dicembre 2012






IL DIARIO DI GUERRA DELLA NUOVA AMERICA Parte 2.

L'esistenza di Frank Castle è incompatibile con ogni forma di politica correttezza: in quasi 40 anni di attività ha rotto pressochè tutti gli standard di violenza: nell'ultima pagina di MARVEL PREVIEW 2 (la sua terza apparizione pubblica)piazza una fucilata al ventre di una donna - per autodifesa (si trattava di una killer e stava per pugnalarlo), ma fino ad allora MAI si era vista una cosa del genere. Il repertorio si precisò ulteriormente in SPIDERMAN GIANT SIZE 4 del 1975 e in  MARVEL SUPER ACTION 1 di inizio 1976, ma l'Editore continuò a preferire limitare le apparizioni del personaggi a costosi speciali per il pubblico adulto, anzichè rischiare una serie che avrebbe di sicuro attirato attenzione e creato polemiche indesiderate per una Casa che destinava comunque gran parte delle sue testate alla lettura di adolescenti.
La situazione cambiò soltanto negli Anni Ottanta, quando la moda dei giustizieri alla Rambo suggerì alla redazione un tentativo di cavalcare l'onda del reaganismo imperante e provare una miniserie pilota, che nel 1986 venne affidata all'esperto scrittore di BATMAN Steven Grant e disegnata da Mike Zeck.
CIRCLE OF BLOOD toccava temi delicati come la situazione carceraria e la possibilità di una lobby in grado di finanziare un suo sistema di giustizia privata: mostrava situazioni scabrose e dipingeva figure di una zona grigia tra bene e male, dove il tema eroico scompariva per lasciare il posto alla lotta per la sopravvivenza,all'inganno e alla manipolazione, al teatro della debolezza e della meschinità umana su cui il Punitore si staglia come una figura spietata ma dolente, quasi shakespeariana.
Superata la prova del grande pubblico, il semaforo si fa verde per la prima serie ufficiale dedicata a Frank
Castle. L'anno seguente debutta THE PUNISHER, e il suo successo immediato porterà addirittura a una
seconda testata di nome PUNISHER WAR JOURNAL (dall'abitudine di Frank di registrare quotidianamente il suo diario di guerra) nel 1988.
Gli americani non sembrano avere mai abbastanza delle sanguinose gesta di Castle, che abbatte criminali  senza distinzioni di etnìa, colore e genere (anche se per una regola non scritta tende ad evitare le donne).
Il solo limite che il Nostro si pone è di  non colpire mai le forze dell'ordine che normalmente cercano di arrestarlo e/o gli sparano addosso , neppure se si tratta di poliziotti corrotti. Questo principio verrà meno solo nel 1993, quando al termine della lunga saga SUCIDE RUN Frank eliminerà lo psicopatico agente Blackwell,colpevole però di aver ucciso un suo stesso collega.
La richiesta popolare giungerà nel 1992 ad attribuirgli addirittura una terza serie, WAR ZONE, disegnata
dallo straordinario figlio d'arte John Romita jr., mentre le comparsate di Frank sulle altre testate, da SPIDERMAN a DAREDEVIL a GHOST RIDER, si moltiplicheranno sino all'inflazione.
Difficile dire se il declino successivo delle testate sia stato dovuto a saturazione del mercato o a un mutamento dei gusti del pubblico: ma sicuramente l'America di Clinton, più socialmente consapevole e scottata dalla Prima Guerra del Golfo, è molto più tiepida nei confronti del Punitore. Le sue serie si riducono
man mano ad una, sino a scomparire di nuovo con PUNISHER 104 del 1995. Il Giustiziere viene lasciato solo con la sua crociata , ormai percepita come il ripetersi monotono di un ciclo di violenza fine a se stesso.

2- continua


mercoledì 19 dicembre 2012







IL DIARIO DI GUERRA DELLA NUOVA AMERICA:
IL MONDO SECONDO IL PUNITORE

 Frank Castiglione nasce nel 1974.
Nel 1971 l'America delle strade delle grandi città aveva decretato il successo di "Dirty Harry" del regista Don Siegel, il film iniziale del celebre ciclo dell'ISPETTORE CALLAGHAN. Clint Eastwood, poliziotto
duro e impietoso, aveva dato voce al malcontento dei cittadini delle metropoli invase dalla violenza e dal
disagio sociale: sono gli anni in cui New York è considerata la città più pericolosa del mondo - e, inciden-
talmente, è anche quella che ospita la sede della Marvel Comics.
Lo sceneggiatore Gerry Conway è uno degli interpreti della ventata di rinnovamento che sta aggiornando e arricchendo l'organico Marvel con personaggi espressione delle nuove realtà e subculture: il detective ex-carcerato afroamericano LUKE CAGE (versione superumana dello SHAFT che sempre dal '71 spopo- lava nei cinema), i nuovi X-MEN intercontinentali e multietnici,il demoniaco biker vendicatore GHOST RIDER etc. Il mito del giustiziere è tradizionale nell'America erede dell'epopea western, fatta di Tom Mix, John Wayne, Gary Cooper e cavalieri delle valli solitarie: ma è rischioso se portato in un contesto metropoli- tano, dove le permissive leggi sul porto d'armi rendono potenzialmente esplosivo ogni invito alla giustizia privata - realtà che verrà di lì a poco documentata dal mitico "Taxi Driver" di Robert DeNiro.
 L'operazione PUNISHER viene quindi gestita con grande prudenza, introducendo dapprima il personaggio
come ospite in una puntata della serie più seguita del Paese, AMAZING SPIDERMAN 129, esaminando i risultati e ripetendo la cosa sei mesi dopo, nel 135. I responsi sono entusiasti, e lo staff Marvel decide di proseguire raccontando le origini di Frank in un numero di una serie "adulta", MARVEL PREVIEW 2 coi tempi e le atmosfere di un romanzo noir.
Il cognome di Frank verrà subito ri-anglizzato in CASTLE per timore delle reazioni presso la comunità italo-americana, già sufficientemente associata alla violenza criminale dal serial "Il Padrino" di Coppola , e solo negli anni 2000 verrà ribadito che il cognome italiano è l'originale, poi cambiato dallo stesso Frank per cancellare il ricordo del ghetto dove era cresciuto. Verrà confermato il suo dossier di militare decorato e di reduce dal Vietnam, e dettagliata la strage della sua famiglia dopo la casuale testimonianza ad un'esecuzione criminosa durante un picnic a Central Park. Incidentalmente, notiamo che anche la moglie di Harry Callaghan era stata uccisa da un rapinatore in fuga in automobile. La motivazione alla vendetta, frequente e iconica fin dai tempi di Batman, acquista però in Castle un'ampiezza e un estremismo mai visto prima: il simbolo stesso,il grande teschio che indossa sul petto,è un programma inequivocabile del fatto che il Punitore non fa domande e non prende prigionieri. La legge del taglione già gli suonerebbe come un compromesso: Frank conduce una guerra solitaria al crimine ed attua la sua personale legge marziale. Il sangue chiama altro sangue, in un ciclo di violenza senza fine.

1- continua


lunedì 10 dicembre 2012






LE MOLTE CENERI DEL SOGNO AMERICANO - Conclusione
G U E R R A   C I V I L E

L'America di Reagan, dei McDonalds e della Coca Cola Light non ebbe mai cittadinanza nelle serie Marvel,
nate nell'era del maccartismo e sempre profondamente diffidenti nei confronti del paternalismo conservatore
e della cultura della competizione che intanto invadeva gli altri media, soprattutto il cinema. La parabola del
secondo Capitan America - il sostituto prescelto dalla Commissione per le Attività Superumane al posto di Steve Rogers - è pienamente significativa. Militare di carriera dall'ironico nome di John Walker (sostanzialmente una marca di whisky), il nuovoCap si rivela rapidamente uno psicotico reazionario manipolato dal nazista Teschio Rosso, la vera forza nascosta dietro la Commissione. A un anno e mezzo  dalla sua uscita di scena, Rogers nel n.350 della serie tornerà trionfalmente al suo ruolo storico, per vedere in poco tempo il sogno reaganiano spiaggiato sulle sabbie del Golfo Persico.
La Prima Guerra del Golfo è un colpo pesante per l'America dei ceti medi, il cui sogno di consumatrice acritica di benessere si infrange sulla prima grande crisi economica che il conflitto si porta dietro. La risposta politica porterà alla filosofia dell'"I CARE" di Clinton, all'interventismo in campo sociale e alla riscoperta della solidarietà: ma i fumetti degli anni '90 porteranno a lungo i segni del trauma, riflettendo un incupirsi dei toni e un inasprirsi dei modi simboleggiati dall'epopea della Morte di Superman (1992): sono gli anni del sorgere della Casa Image, editrice fondata da disegnatore fuoriusciti dalla Marvel e autori di una generazione di eroi cinici e violenti in cui il lettore medio può trovare sfogo alle sue frustrazioni. Anche i nomi più classici risentono della tensione generale: Batman,ferito gravemente,lascia la scena a un giustiziere psicopatico di nome Azrael,Lanterna Verde impazzisce e diventa un assassino,e via dicendo.
In questo panorama la figura di Capitan America cessa di essere un riferimento, e si ritrae nelle retrovie a lungo. Emblematica sarà la storyline "Fighting Chance", in cui uno Steve Rogers progressivamente abbandonato dagli effetti del siero che lo ha reso Capitan America scivola alla fine in un coma quasi simbolico, dal quale riemergerà grazie a una scaltra operazione di rilancio quasi umoristicamente ri-nominata OPERAZIONE RINASCITA, condotta dal rampante scrittore Mark Waid, fautore della linea di ritorno agli elementi classici dell'universo eroico Marvel.
Da CA 445 del tardo 1995 Cap assumerà lo status di cardine morale dello scenario Marvel , sancendo lo standard morale dal quale altri personaggi misureranno la distanza (il Punitore,Wolverine,Ghost Ridet etc).
Questo ruolo acquisterà un rilievo assoluto e definitivo con la svolta psicologica epocale dell'America post-
Undici Settembre.
Il Capitan America del nuovo decennio riprenderà quelle caratteristiche di libertarismo ispirate allo spirito della Costituzione che già lo avevano portato in urto col Governo nei tardi '80: e di fronte alla realtà del neoconservatorismo espressa in leggi come il Patriot Act, di fronte all'imperialismo paranoico dei Bush e dei Cheney e alla sindrome da controllo giustificata dalla lotta al terrorismo (vedere il celebre documentario
e Oscar APOCALYPSE 9/11 di Michael Moore), era solo questione di tempo prima di arrivare allo scontro frontale chiamato Guerra Civile (CIVIL WAR).
Casus belli è una legge sulla registrazione obbligatoria degli individui dotati di capacità supernormali, in quanto potenzialmente pericolosi per la popolazione civile, e l'arruolamento obbligatorio degli eroi alle dipendenze del Governo. La legge spacca in due la comunità superumana, dividendone i fautori - capeggiati da un Tony Stark/IRON MAN profondamente diverso da quello estroso e anarcoide ritratto dal cinema - e gli oppositori, guidati da Cap stesso, la cui esperienza diffida profondamente della deriva autoritaria di ogni Stato che discrimini i cittadini e ne violi il diritto a privatezza e libera scelta.
L'esito del contrasto è uno scontro di immane violenza, per porre termine al quale Steve sceglie di costituirsi  per perorare la sua causa in sede giudiziaria anzichè su un campo di battaglia metropolitano. Ma all'ingresso del tribunale l'eroe viene apparentemente abbattuto da un cecchino di Teschio Rosso, il quale ha visto nel disordine e nella paura forze da fomentare per favorire il possibile instaurarsi di una dittatura.
L'ennesima dipartita di Cap, che avrà durata di circa un anno, servirà questa volta all' autore di punta Marvel
Brian Michael Bendis a precipitare l'America immaginaria in una sorta di stato di polizia sorvegliato da un'esercito superumano chiamato l'Iniziativa dei 50 Stati, poi a destabilizzarlo tramite la scoperta di un'infiltrazione aliena e a portarlo al parossismo con l'incarico di guida della difesa del Paese al folle Norman Osborn, l'omicida nemico dell'Uomo Ragno, il quale porterà rapidamente la situazione al disastro.
Dalle macerie di una inverosimile campagna contro Asgard (regno degli Dèi nordici temporaneamente installato nel bel mezzo della nazione) il redivivo Steve Rogers uscirà ancora una volta come l'Uomo al servizio dell'Idea, l'eroe che per quanto maltrattato ed emarginato dal suo Paese legale, in nome del Paese reale si ripresenta ad argine delle forze del caos e del totalitarismo. Capitan America appartiene al Sogno Americano di libertà e giustizia, che nulla ha a che fare col dominio delle corporations , delle operazioni di polizia internazionale e dell'irresponsabilità sociale delle lobbies finanziarie.
Per questo nel 2011 si vedrà assegnare la direzione di tutti i corpi di sicurezza governativi, diventando ad ogni effetto - e secondo le sue parole - il "top soldier" d'America, simbolo e garanzia di un' America ancora sana e ad ogni costo determinata a ritrovare se stessa, in quella che la Marvel brillantemente presenterà come la nuova HEROIC AGE: l'Età degli Eroi di cui Steve Rogers, figlio di poveri immigrati irlandesi della Lower East Side di Brooklyn, è stato il primo e il più grande, autentico protagonista.

Janisch




giovedì 6 dicembre 2012




LE MOLTE CENERI DEL SOGNO AMERICANO : PARTE SECONDA
"Sono Fedele Soltanto al Sogno"

Dopo la breve parentesi trascorsa nelle vesti di Nomad, riflettendo sul bisogno della nazione di un simbolo di ciò che ancora è integro nell'America di oggi,  Steve Rogers ritorna al suo ruolo storico. Il manto di Nomad passerà a Jack Monroe, un giovane che negli Anni '50 era stato scelto come equivalente di Bucky per affiancare un Capitan America governativo e anti-comunista (un modo per la Marvel dei '70 per distanziarsi dall'effimero e imbarazzante tentativo dei predecessori Atlas di schierare Cap nella Caccia alle Streghe della
Commissione McCarthy).
Sempre più spesso Cap verrà a confrontarsi con realtà scomode come la segregazione razziale, i rigurgiti di nazifascismo sintetizzati dal suo memico per eccellenza TESCHIO ROSSO, la diseguaglianza sociale e l'omosessualità - nel 1982 accetterà serenamente la decennale convivenza del suo ex-compagno di scuola Arnie Roth ( ebreo e gay) con l'insegnante Michael, che verrà ucciso dal criminale nazista Zemo in una toccante e intensa storyline del franco-americano Jean-Marc DeMatteis, esperto in temi scabrosi e responsabile anche di una famosa Spider-storia in cui per la prima volta si parla di pedofilia ("Il Bambino Dentro").
La Storia, però, tra le sue scelte di marcia ha anche la retro: e l'America di Reagan, della prosperità, degli yuppies e del neo-conservatorismo era dietro l'angolo.
Nel 1985, al culmine della leggendaria saga BORN AGAIN, in cui il vigilante DAREDEVIL sta cercando di proteggere il suo quartiere di nascita (Hell's Kitchen, zona degradata della periferia newyorkese) da un folle commando di nome NUKE, Cap interviene e di fronte al questa psicotica macchina omicida è colto da un dubbio angosciante. La fisiologia  potenziata e inumana del marine  (si noti,un reduce del Vietnam paranoico che è a tutti gli effetti una polemica trasposizione del RAMBO di Stallone che spopolava all'epoca) è molto, troppo simile alla sua.
Nel confronto con un generale per scoprire se il Dipartimento della Difesa  abbia ripreso il Progetto Rinascita che aveva portato alla nascita di Capitan America creando una nuova generazione di super-soldati, Steve si sente ricordare il suo grado militare inferiore, e il dovere di fedeltà al suo Governo.
"Io non sono fedele a niente altro che al Sogno" risponde lui, accarezzando la bandiera nell'ufficio senza nemmeno guardarlo. E' un momento definitorio, che attraverso lo scrittore Frank Miller toglie Cap da ogni
schieramento politico collocandolo al di sopra delle parti, nello spazio dei principi fondanti della democrazia
e infinitamente distante da chi trasforma soldati in pazzi assassini noleggiati al migliore offerente a rischio della popolazione civile. Una prova di indipendenza che avrà delle conseguenze, generando un filone narrativo che chiarirà ulteriormente la distanza della linea editoriale Marvel dalla filosofia dell'era reaganiana.
Con il famigerato n.332 del 1987, infatti, Steve si troverà di fronte a una Commissione che gli ordinerà di assumere un ruolo ufficiale di rappresentanza e difesa del Governo degli Stati Uniti, oppure di abbandonare nome,divisa e scudo in quanto legale proprietà della Casa Bianca. Per tutta risposta i funzionari si vedranno consegnare maschera e costume appoggiati sullo scudo più famoso dedl mondo, mentre il Primo Vendicatore se ne andrà nella sera e in un futur incerto, senza dire una sola parola.

4- continua