domenica 9 settembre 2012

"ANCHE SE IL MONDO PUO' FARSI BEFFE DI PETER PARKER, IL TIMIDO TEENAGER...PRESTO SBALORDIRA' DAVANTI ALLA TREMENDA FORZA DELL'
UOMO RAGNO!"
Così recita il testo sulla copertina di AMAZING FANTASY 15, dove un individuo alto e snello
in posa plastica dentro uno stranissimo costume rosso e blu trasporta senza alcuno sforzo un figuro
corpulento dall'aria losca, reggendosi a un'esile fune nera.
E così, con scaltrezza inaudita da venditore, Stan Lee sbatte in prima pagina l'identità segreta di un nuovo eroe ancora prima che il lettore apra a pagina 1, ottenendo il duplice effetto di dare a 'sto Parker la notorietà di uno che sembri obbligato a conoscere quasi fosse il tuo vicino di casa; e in secondo luogo dichiara che
sotto la maschera di SPIDERMAN c'è un timido teenager che tutti prendono in giro...scatenando in tre
parole un meccanismo di possente identificazione in tutti gli adolescenti d'America, in particolare l'enorme
maggioranza degli "sfigati". Un genio.
Davanti ai dati di vendita dell'albo Martin Goodman, per quanto non convinto, tenne fede all'impegno e concesse a "Parker" lo spazio lasciato libero da INCREDIBLE HULK.Impose l'aggettivo AMAZING nel
titolo della serie per cercare di mantenere il pubblico (peraltro scarso) dedlla vecchia rivista e lasciò carta
bianca a Lee e al disegnatore Ditko, che aveva ideato al 100% l'aspetto del protagonista.
E così andò in scena la triste storia un 15enne orfano cresciuto da zii da libro Cuore, cui un caso della sorte dà gli stupefacenti poteri di un ragno, e che li usa come ogni adolescente  povero ed emarginato farebbe:per
rivalsa, cercando attenzione e successo presso i media. Il che funziona per circa 5 minuti, sino a che Peter
evita di intervenire nella fuga di un ladro inseguito da un agente...."è il tuo lavoro,non il mio:io d'ora in poi mi
occuperò soltanto di me stesso"...per poi scoprire che l'uomo che quella notte stessa ucciderà suo zio durante un furto in casa sua, è proprio il ladro da lui ignorato.
Romanzo d'appendice,dite? 1 possibilità su milioni di abitanti a New York nel 1962? Senz'altro...ma nel
panorama dei modelli di eroe, Peter Parker è la Vittima del Destino, una variante di Edipo i cui poteri da
dono sconfineranno sempre e di continuo nella maledizione. Non solo non gli migliorano la vita,ma sarà
costretto a nasconderli per non dover rivelare alla zia superstite che la fine del marito è colpa sua.
Altro che Clark Kent che sorride da dietro gli occhiali, altro che Bruce Wayne che rimugina nella caverna
sotto la sua enorme villa...Peter deve subire ogni giorno della sua vita il mobbing di bulletti che potrebbe
fare a pezzi in cinque secondi,farsi trattare come un disabile dalla zia senile e pantofobica,e dedicarsi anima e corpo ad assumersi le responsabilità che i suoi poteri comportano proteggendo gli innocenti dal crimine non solo senza venir neanche ringraziato, ma venendo trattato come una minaccia pubblica dalla stampa e dalla
gente (grazie anche senz'altro al fatto che....tutti odiano i RAGNI!!!).
Ecco perchè la natura di Peter di magnete naturale per la sfiga,il suo essere incompreso e infelice e disadattato a vita,causò l'immane risonanza di un pubblico che per la PRIMA VOLTA DI SEMPRE incontrava un eroe che non suscitava invidia ma compassione e condiscendenza: SPIDERMAN! THE HERO WHO COULD BE YOU!!
Stan Lee,un genio.

2 - continua

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