mercoledì 19 dicembre 2012







IL DIARIO DI GUERRA DELLA NUOVA AMERICA:
IL MONDO SECONDO IL PUNITORE

 Frank Castiglione nasce nel 1974.
Nel 1971 l'America delle strade delle grandi città aveva decretato il successo di "Dirty Harry" del regista Don Siegel, il film iniziale del celebre ciclo dell'ISPETTORE CALLAGHAN. Clint Eastwood, poliziotto
duro e impietoso, aveva dato voce al malcontento dei cittadini delle metropoli invase dalla violenza e dal
disagio sociale: sono gli anni in cui New York è considerata la città più pericolosa del mondo - e, inciden-
talmente, è anche quella che ospita la sede della Marvel Comics.
Lo sceneggiatore Gerry Conway è uno degli interpreti della ventata di rinnovamento che sta aggiornando e arricchendo l'organico Marvel con personaggi espressione delle nuove realtà e subculture: il detective ex-carcerato afroamericano LUKE CAGE (versione superumana dello SHAFT che sempre dal '71 spopo- lava nei cinema), i nuovi X-MEN intercontinentali e multietnici,il demoniaco biker vendicatore GHOST RIDER etc. Il mito del giustiziere è tradizionale nell'America erede dell'epopea western, fatta di Tom Mix, John Wayne, Gary Cooper e cavalieri delle valli solitarie: ma è rischioso se portato in un contesto metropoli- tano, dove le permissive leggi sul porto d'armi rendono potenzialmente esplosivo ogni invito alla giustizia privata - realtà che verrà di lì a poco documentata dal mitico "Taxi Driver" di Robert DeNiro.
 L'operazione PUNISHER viene quindi gestita con grande prudenza, introducendo dapprima il personaggio
come ospite in una puntata della serie più seguita del Paese, AMAZING SPIDERMAN 129, esaminando i risultati e ripetendo la cosa sei mesi dopo, nel 135. I responsi sono entusiasti, e lo staff Marvel decide di proseguire raccontando le origini di Frank in un numero di una serie "adulta", MARVEL PREVIEW 2 coi tempi e le atmosfere di un romanzo noir.
Il cognome di Frank verrà subito ri-anglizzato in CASTLE per timore delle reazioni presso la comunità italo-americana, già sufficientemente associata alla violenza criminale dal serial "Il Padrino" di Coppola , e solo negli anni 2000 verrà ribadito che il cognome italiano è l'originale, poi cambiato dallo stesso Frank per cancellare il ricordo del ghetto dove era cresciuto. Verrà confermato il suo dossier di militare decorato e di reduce dal Vietnam, e dettagliata la strage della sua famiglia dopo la casuale testimonianza ad un'esecuzione criminosa durante un picnic a Central Park. Incidentalmente, notiamo che anche la moglie di Harry Callaghan era stata uccisa da un rapinatore in fuga in automobile. La motivazione alla vendetta, frequente e iconica fin dai tempi di Batman, acquista però in Castle un'ampiezza e un estremismo mai visto prima: il simbolo stesso,il grande teschio che indossa sul petto,è un programma inequivocabile del fatto che il Punitore non fa domande e non prende prigionieri. La legge del taglione già gli suonerebbe come un compromesso: Frank conduce una guerra solitaria al crimine ed attua la sua personale legge marziale. Il sangue chiama altro sangue, in un ciclo di violenza senza fine.

1- continua


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