mercoledì 13 febbraio 2013






X-MEN: L'ODISSEA DELLA DIFFERENZA
Parte Terza

Il concetto espresso dal nuovo serial mutante è, in quel tardo 1963: esiste una nuova America differente da quella passata, e forse migliore. Se la ignoreremo, sarà a nostro rischio. Se la perseguiteremo, sarà a nostro
danno. La strada da percorrere è il dialogo, per imparare gli uni dagli altri.
La prima composizione del gruppo è molto interessante e indicativa.
Scott Summers, alias Ciclope, leader del gruppo, è un giovane introverso e schivo, un orfano la cui unica famiglia è il gruppo: nel Professor Xavier ha una chiara figura paterna, per la cui approvazione mostra inso-
spettabili qualità di guida sul campo. Anche il suo potere è rivelatore: i suoi occhi emettono scariche incon-
trollabili di energia, che vanno bloccate da occhiali dalle lenti rosse che è costretto a portare 24 ore su 24.
Quale migliore immagine del potenziale di forza inespressa della giovane nazione invisibile di domani, e della sua difficoltà di manifestazione e comunicazione?
Gli occhiali di Ciclope possono nascondere ogni segreto del futuro anteriore: dal grido di libertà del popolo
nero di Luther King all'emancipazione degli stili di vita propugnato dai cantori del rock, dal disagio giovanile affermato dalle figure di James Dean e Marlon Brando di "Gioventù Bruciata" e "Il Selvaggio" al coming out della sessualità diversa che prenderà voce nella rivolta di Stonewall.
Warren Worthington, l'Angelo, è il sogno dell'America WASP: bello e nordico, ricco e disinvolto, un vincitore nato. Ma la sua è forse la diversità più stridente: perchè le ali che nasconde ripiegate sotto gli abiti , se da un lato lo rendono esteriormente simile a una figura biblica che tradizionalmente è simbolo di perfezione e di annuncio del volere divino, dall'altro ne fanno paradossalmente un mutante e quindi un paria. Il messaggio di Stan Lee qui è trasparente: la mutazione non discrimina per aspetto o ricchezza , è ovunque.
Hank McCoy, la Bestia, possiede insieme le caratteristiche fisiche e atletiche tipiche della tradizionale figura del bruto forzuto (tipo l'assistente nero del mago Mandrake, Lothar) , ma coniugate a un intelletto superiore di scienziato, che ostenta un eloquio forbito anche nelle scene di lotta più serrate. Ancora un paradosso, inteso svecchiare la rigidità delle vecchie categorie e i clichè di cinema e fumetto.
Jean Grey, Marvel Girl, tutt'altro che la tipica bellezza di spalla della tradizione, primeggia nello studio ed è assistente diretta del Professor Xavier: esile e rossa di capelli (caratteristiche poco convenzionali all'epoca),il suo potere psicocinetico in breve si dimostra quello dai maggiori margini di sviluppo che ne farà presto il membro più potente del gruppo - mentre la splendida simil-Marylin Sue Storm di FANTASTIC FOUR per i primi due anni di serial oscillerà dal ruolo di ostaggio a quello di peso morto della band, prima di venire finalmente accolta nel nascente aspetto di "donna emancipata".
Infine Bobby Drake, l'Uomo Ghiaccio, tendenziale mascotte a causa della sua età giovanissima, mostrerà precocemente doti di responsabilità e maturità che al Robin di BATMAN avevano richiesto oltre due decenni di preparazione.
Paradosso principe, infine, quello del fondatore e nume tutelare Charles Xavier, il Professor X: non solo genio scientifico, ma addirittura la mente più potente del pianeta - capace di penetrare i pensieri altrui e di proiettare i propri a distanza - , pensatore illuminato e motore di un'idea di fraternità e convivenza civile globale, eppure fisicamente disabile confinato su una sedia a rotelle. Stephen Hawking e Gandhi insieme.
Primo serial Marvel disegnato su uno sfondo dichiaratamente politico-sociale, X-MEN nella sua prima fase contenne il suo potenziale innovatore segliendo di non coinvolgere la dimensione etnica nei suoi temi, ed evitando di presentare personaggi di colore, orientali o semitici. La lotta razziale era in pieno svolgimento e mobilitava energie polarizzate: prendere posizioni definite avrebbe potuto colpire negativamente le vendite.
La situazione , intrinsecamente instabile, sarebbero però in pochi anni mutata fino al punto di rovesciarsi completamente.

3 - continua

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