venerdì 19 ottobre 2012




Il nome di nascita di Zagor è: PATRICK WILDING.
Nell'apparente stereotipia , sorta di Batman western, i suoi genitori vengono trucidati da un assalto indiano alla loro casa. Salvatosi e protetto e istruito da uno scanzonato vagabondo, Z. cresce prevedibilmente con
il culto della vendetta, a cui raggiunta la maturità decide di dedicarsi. Dato alle fiamme un villaggio della tribù
colpevole, gli Abenaki, scopre però la sconvolgente verità: l'assalto indiano è stata una rappresaglia contro il padre Michael, ex-militare di grado, mercante d'armi e responsabile di numerosi eccidi di indigeni.
Questo notevole colpo di scena cambia completamente prospettive e intenti di Z., che in parte per riscattare
le colpe paterne si vota a protettore degli innocenti a prescindere dalla loro razza, stabilendosi in territorio
indiano e facendosi garante della pace fra le tribù: assume il nome autoctono di ZA-GOR-THE-NAY, indossa ua giubbia di foggia indiana sopra pantaloni occidentali e porta alla cintola un'arma per lato:la pistola dei bianchi e la scure pellerossa. Egli diviene così un tramite tra i due mondi contrapposti dei nativi americani e dei nuovi arrivati europei, elevando la giustizia morale a superiore arbitro e criterio di equilibrio e civiltà.
Nel panorama degli eroi western che dominavano la scena italiana del Dopoguerra, si trattava di un'innovazione straordinaria. Tex Willer era, sì, a capo della tribù Navajos per diritto coniugale (avendo sposato la figlia di un capo, Lilith, poi tragicamente scomparsa) col nome di Aquila della Notte: ma i suoi indiani vivevano fieri e perdenti nella loro riserva, rispettosi delle regole imposte dall'invasore bianco. Zagor ha invece con le leggi e con la civilizzazione un rapporto  fortemente critico, e non esita a mettersi contro di esse in nome della difesa dei deboli: l'arroganza dei bianchi, il militarismo e il sistema carcerario, il razzismo e la superficialità culturale borghese a turno sono stati denunciati con il linguaggio semplice e diretto tipico del
nostro eroe ( tratto,questo,comune al Ranger del Texas).
L'altra caratteristica fondamentale di Z. è il suo appartenere a un TERZO mondo che supera e trascende la contrapposizione tra nativi americani e colonizzatori: il più ampio mondo narrativo dell'Avventura in sè, i cui
orizzonti sono immensamente più ampi del suo genere di origine.
Il suo personaggio attraversa fantascienza, horror e fantasy con la massima disinvoltura, per poi ritornare alla quiete della sua base a Darkwood. Nei primi 100 episodi ha affrontato vampiri e uomini lupo, zombie e inventori pazzi con robot assassini , antichi vichinghi e creature alla frankenstein, ragni giganti , pirati, uomini volanti etc. , mentre il suo collega texano ce ne ha messi quasi 80 solo per incontrare Yama, lo stregone figlio
di Mefisto, suo antico nemico e sedicente mago, in realtà poco più che un illusionista.
Nessun altro personaggio prima di lui ha mai spaziato su una così vasta varietà di temi, toni e generi narrativi.

2 - continua


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