mercoledì 17 ottobre 2012



LO SPIRITO CON LA SCURE ovvero L'EROE DEI TRE MONDI



Il più atipico tra i personaggi classici del fumetto italiano nasce nel 1961 dal desiderio di Sergio Bonelli di creare una serie di avventure a 360 gradi, emancipandosi dalle atmosfere western di TEX, celeberrima creatura del padre Gianluigi. L'ambientazione non è dissimile - l'America di fine Ottocento, allora massima palestra dell'immaginazione cinematografica e fumettistica - ma con una visuale e delle sfumature completamente diverse. Per cominciare, il protagonista non è nè un rappresentante della legge, nè un ribelle
nè alcun altro degli stereotipi di genere (pistoleri,cacciatori di taglie etc.): Z è un vigilante, elettosi al ruolo di
difensore dei deboli e di una giustizia morale e non istituzionale, al centro e a capo di un territorio selvaggio
chiamato DARKWOOD.
Risulta abbastanza evidente anche a una prima lettura come l'Autore abbia sapientemente mescolato varie
matrici narrative cercando una combinazione del tutto originale: se le affinità con Tarzan sono immediate e ovvie in più punti - il re della foresta, l'urlo di battaglia, la vaga assonanza del nome - altre sono meno palesi
ma di maggior sostanza. La foresta e il suo stesso nome richiamano SHERWOOD e il suo signore Robin Hood , mentre le caratteristiche di mistero e sacralità di cui Z si avvolge per mantenere una presa sulle tribù
locali riporta subito a PHANTOM, da noi noto come l'UOMO MASCHERATO. Proprio quest'ultimo è a mio avviso il predecessore ideale del nostro eroe: il "fantasma che cammina" mi pare il più chiaro antenato dello "spirito con la scure", che come lui ama fare le sue apparizioni cerimoniali tra le tenebre ed artigianali effetti speciali, suggerendo una sua valenza sovrannaturale, potente arma psicologica contro molti nemici.
"I criminali sono gente codarda e superstiziosa" afferma il capostipite di tutti i vigilantes, nientemeno che
BATMAN, il Cavaliere Oscuro. E con Batman Zagor ha in comune l'origine nell'uccisione dei genitori, per
vendicare i quali ha inizio la carriera di ciascuno. Ma qui finiscono le somiglianze, perchè proprio dalla vicenda della nascita di ZAGOR si sprigiona quell'unicità che darà un segno distintivo inconfondibile al personaggio, motivandone il fascino.
Gli eroi precedenti erano clear-cut, uomini alla John Wayne, interpreti di un'ideologia binaria di bene e male
chiari e contrapposti come il bianco e nero dei vecchi films: Z sarà l'eroe della dialettica tra i mondi, delle sfumature, esploratore delle tonalità di un grigio cui spesso apparteranno gli stessi suoi nemici, per la prima
volta interrogati nei loro moventi e non sempre condannati, anzi a volte persino redenti.
Come nasce, allora, l'enigmatico signore della foresta di Darkwood?

1- continua

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